Kendo Mantova

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kevin ferrari

07/12/2019
Sul corso: Ho avuto una formazione ottima.
Corso realizzato: Dicembre 2019
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Descrizione

Kendo ( 剣道, kendō), letteralmente "la via (do 道) della spada (ken 剣) è l'arte marziale giapponese che racchiude l'essenza della disciplina della spada samurai.

L'associazione Kendo Mantova offre un corso, diretto da Christian Filippi (V Dan di kendo, capitano della nazionale, direttore tecnico cat. juniores), al Mercoledì presso la Polisportiva Levata di Curtatone (MN) della durata di 90 minuti.

La pratica del Kendo:

Si pratica indossando un'armatura (bogu) costituita da men (a copertura di testa, viso, spalle, gola), dō (corpetto rigido), tare (intorno ai fianchi), kote (guanti rigidi), tenogui (fazzoletto che viene legato alla testa prima di indossare il men). La classica sciabola (katana) è stata sostituita dal bokutō (detto anche bokken), usato solo per una serie di dieci esercizi, i kata, che racchiudono l'essenza del kendō, e dallo shinai, una spada costituita da quattro listelli di bambù uniti dal manico di pelle (tsuka), che è usata per il combattimento vero e proprio (jigeiko).

In un combattimento, è lecito colpire a men, kote, dō o tsuki (gola), e la vittoria è data al primo che realizza due colpi convalidati dagli arbitri. Complessi sono gli influssi religiosi e le tradizioni giapponesi nella pratica e nella gestualità: il kendō non è visto come una tecnica di combattimento, ma come un percorso di crescita personale; in questo senso, si dice che il kendōka (colui che pratica il kendō) deve essere grato al compagno che lo colpisce perché gli mostra i suoi punti deboli, e deve colpire con spirito di generosità.

La pratica si svolge all'interno di un dōjō, un'ampia stanza con pavimento ricoperto di parquet; solitamente si inizia e finisce sempre con il triplice saluto (al dōjō, ai compagni e al maestro), c'è un breve riscaldamento che coinvolge tutte le catene muscolari e poi si passa allo studio delle tecniche vere e proprie per poi, alla fine, passare alla pratica del jigeiko.

Vi sono gare di kendō, dirette da tre arbitri che assegnano i colpi secondo la filosofia del ki-ken-tai-icchi (気剣体一致): spirito, spada e corpo devono essere nel colpo un tutt'uno armonico affinché questo possa essere considerato valido. Allo scopo di valutare la presenza del ki, dello spirito, nel colpo, è stata introdotta la regola che impone a chi colpisce il kiai, un grido di concentrazione, al momento del colpo.

Vi sono campionati italiani, europei, mondiali, ma non è sport olimpico, poiché la federazione giapponese non ha ancora preso decisioni in tal senso, anche se ci sono alcune federazioni che spingono perché il kendo diventi sport olimpico. Il kendō, insieme allo iaidō ed al jōdō afferisce alla Zen Nippon Kendō Renmei (全日本剣道連盟), associazione giapponese che ne promuove lo sviluppo a livello mondiale.

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