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A Monza

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Descrizione

  • Tipologia

    Corso

  • Luogo

    Monza

  • Durata

    9 Mesi

Sedi e date

Luogo

Inizio del corso

Monza (Monza e Brianza)
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Via Savonarola 19, 20052

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La nobile arte

Il pugilato è uno degli sport più antichi che si conoscano.

Nei graffiti preistorici risalenti al III millennio prima di Cristo e conservati presso il British museum of London è possibile riconoscere le figure di persone che combattono con i pugni chiusi. Nel XVIII secolo nel pugilato cominciarono a svilupparsi le prime tecniche di combattimento che fecero diventare questa attività sportiva uno sport vero e proprio e non solo un combattimento cruento.

Nei primi anni del 1700 il pugile inglese James Figg (1665- 1740) concepì il pugilato come uno sport dove era più importante difendersi che attaccare. Lo stesso Figg fu il primo a definire il pugilato noble art. Nel 1719 vinse il campionato d'Inghilterra e si autoproclamò campione del mondo di pugilato dopo 15 incontri vinti consecutivi.

Il pugile inglese Jack Broughton, allievo di Figg, definì nel libro London Prize Ring Rules le prime regole per la boxe pubblicato nel 1743, da allora gli incontri furono organizzati secondo queste regole. Broughton era più intelligente che forte. Capì che la boxe non era solo un combattimento violento e cieco ma un precisa armonia tra difesa e attacco. Introdusse la tecnica del colpire e ritirarsi e del fermarsi e bloccare il colpo avversario. Broughton rimase famoso sia per la sue vittorie sia per la sua grande onestà, durante e dopo gli incontri.

Nel 1867 J.S. Douglas, marchese di Queensberry, scrisse il codice della boxe scientifica che, a parte qualche piccola differenza, contiene le regole principali della boxe moderna:

  • Obbligatorio l'uso dei guantoni;
  • L'incontro è diviso in più riprese di tre minuti l'una, non vi era limite di riprese;
  • Il pugile perdeva se non si riprendeva dai colpi ricevuti entro 10 secondi, il pugile avversario doveva aspettare il comando dell'arbitro per riprendere a colpire;
  • I pugili sono divisi in categorie di peso. Non possono avvenire incontri tra atleti di categorie differenti. Le categorie erano tre: leggeri, medi e massimi;

Le nuove regole rendevano il pugilato molto meno violento e lo trasformavano in uno sport di abilità, destrezza e velocità. Per il momento non era ancora stato fissato un numero massimo di riprese, si procedeva quindi ad oltranza fino al KO di uno dei due pugili. Le regole di Douglas vennero assorbite con molta lentezza. Ancora alla fine del XIX secolo molti incontri i pugili si affrontavano secondo le vecchie regole del London Prize Ring Rules, nonostante numerose nazioni vietassero l'organizzazione di incontri in cui non era previsto l'uso dei guantoni protettivi.

Nei primi anni del 1900 si fissarono altre categorie di peso e per limitare la durata degli incontri si stabilì che il numero massimo di riprese doveva essere: 15 per gli incontri validi per titoli europei e mondiali, 12 per titoli nazionali. Limitando la durata dell'incontro, si imponeva la necessità di individuare criteri per la vittoria ai punti, il problema fu risolto con l'istituzione dei giudici di gara.

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