Comunicazione, Stili di Relazione e Gestione della Conflittualita'

Corso

A Rimini

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Descrizione

  • Tipologia

    Corso

  • Luogo

    Rimini

  • Ore di lezione

    12h

Rivolto a: Il corso è accreditato a tutte le categorie sanitarie. E' diviso in tre Aree ciascuno della durata di 12 ore suddiviso in 3 lezioni teorico/pratiche da svolgersi in orario preserale dalle 18.00 alle 22.00: Area COMUNICAZIONE E RELAZIONE : 3 - 8 - 10 maggio -Area RICONOSCERE IL PROPRIO STILE COMUNICATIVO : 15 - 17 - 24 maggio - Area GESTIONE DEI CONFLITTI : 29 - 31 maggio 5 giugno Permette di maturare 15 crediti ECM per ogni modulo seguito Docente: Dott.ssa Antonella Scalognini Presso: C/O CNA Rimini.

Sedi e date

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Inizio del corso

Rimini
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P.le L. Tosi n. 4, 47900

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Opinioni

Programma

333333;">Area: COMUNICAZIONE E RELAZIONE

  • “Non c’è atteggiamento comunicativo che non sia influenzato dalle nostre intenzioni e dalle rappresentazioni che abbiamo di noi stessi, dalle emozioni che ci allietano o che ci affliggono”. (Ghiglione, 1986)

I messaggi verbali costituiscono solo una parte limitata della comunicazione. Un grande spazio viene dato alla comunicazione analogica, non verbale.

La comunicazione è un atto dialogico e circolare in un dato contesto.

Il dialogo presuppone l’ascolto.

Non c’è dialogo senza il nostro impegno a comprendere quanto l’altro ci vuole comunicare.

L’ ascolto è un atto volontario che oltrepassa le parole. Per ascolto non intendiamo tacere per permettere all’altro di parlare;

L’ ascolto non si affida al semplice registrare ciò che l’altro dice.

Ascoltare attivamente significa immaginare noi stessi nella situazione vissuta dall’altro, comprendere le emozioni che proviamo identificandoci nell’altro, ma attenzione!!! per uscire indenni dal “pericolo empatia” ricordare la “regola di platino”: dopo che ho compreso ciò che proverei, desidererei in quella situazione se fossi l’altro, “ritirare la proiezione” e chiedere all’altro se quello che ho pensato, sentito, immaginato (empatia) è vero anche per lui o se desidera, se ha bisogno per sé di qualche cosa di diverso. L’altro è il titolare ultimo del proprio sentire e noi con l’ascolto attivo ne riconosciamo la legittimità

L’ ascolto attivo è un

  • Ascoltare

  • Domandare (svelare cioè gli impliciti comunicativi attraverso uno sforzo metacomunicativo)

  • Rispondere (attraverso uno strumento di pace rappresentato dal feedback fenomenologico)

Programma svolto nelle tre giornate

  • Comunicazione verbale e comunicazione non verbale

  • Assiomi della comunicazione

  • La comunicazione efficace

  • L'importanza dell'ascolto

  • Principi base per il dialogo

  • La comprensione del - mondo- dell'interlocutore

  • Le barriere alla comunicazione

  • Funzione della autostima nella comunicazione

333333;">Area: RICONOSCERE IL PROPRIO STILE COMUNICATIVO

TIPI PSICOLOGICI

Identificati da Carl Jung celebre psichiatra svizzero, negli anni ‘20

  • Egli classificò gli uomini in “tipi psicologici” in base alle caratteristiche del loro adattamento.

  • Le variazioni del comportamento umano, appaiono casuali ma in realtà sono coerenti, alle differenze di base nel modo in cui le persone “approcciano” il mondo, la realtà, gli altri

  • Il tipo è una descrizione di COME abbiamo imparato a comunicare, non di CHE COSA comunichiamo

Concetto di preferenza:

  • Tendenza innata a scegliere in modo inconsapevole, di comportarsi in una determinata maniera

  • Questo comportamento, poiché è allineato alle proprie caratteristiche più profonde, genera un senso di benessere, energia, soddisfazione

  • Ognuno è nato con “un mazzo di carte” e ciascuno sceglie come “giocarle” (influenze di famiglia, ambiente, cultura)

Programma svolto nelle tre giornate

  • Presentazione dei “tipi psicologici”

  • “La preferenza non è una competenza: schede di autovalutazione delle proprie preferenze per individuare il proprio tipo psicologico e sua “rappresentazione scenica”

  • Le 4 dicotomie principali: Estroversione/Introversione; Sensorialità/Intuizione; Pensiero/Sentimento; Giudizio/Percezione

  • Stili comunicativi: conoscerli per comprendere meglio se stessi e l’Altro

  • Come uno stile comunicativo di un tipo psicologico può accendere o smorzare una situazione conflittuale

  • Simulazione in vivo di situazioni conflittuali, ricerca del proprio e altrui tipo psicologico e ristrutturazione del dialogo interpersonale ed interno utilizzando le competenze apprese sullo stile di preferenza e gli strumenti della teatro-analisi

333333;">Area: GESTIONE DEI CONFLITTI

Il conflitto è una parte costitutiva della nostra quotidianità e si manifesta a livelli diversi di complessità. Il problema, quindi, non è tanto la sua esistenza quanto la modalità con cui si sceglie di affrontarlo che permette a volte di trasformarlo fino a risolverlo e altre volte di lasciarci “corrodere” fino ad sentirci “bruciati, arrabbiati, privati di energie e di motivazioni per continuare a svolgere il nostro lavoro, abbandonati anche dai famigliari e non capiti…”, entrando cioè nella spirale negativa del distress.

Programma svolto nelle tre giornate

  • Discernere tra contrasto e conflitto,

  • Comprendere che i conflitti interpersonali possono essere il risultato di due persone con stili di comportamento molto differenti che cercano di interagire o di comunicare tra di loro.

  • Imparare che identificare il proprio stile e gli stili comportamentali degli altri è una chiave per ridurre il numero dei conflitti.

  • Analisi delle cause del conflitto

  • Le domande da porsi di fronte ad un conflitto

  • Strategie di gestione del conflitto: la metacomunicazione, l'utilizzo di una terza persona

  • Dinamiche dei conflitti attraverso la simulazione

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