Corso di Tai-chi Chuan
Corso
A Napoli
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Descrizione
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Tipologia
Corso
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Luogo
Napoli
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Durata
1 Anno
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Inizio
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Obiettivo del corso: Insegna una corretta respirazione donando flessibilità , vigore e rilassamento . Rivolto a: Ad appassionati di Discipline Orientali.
Sedi e date
Luogo
Inizio del corso
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Profilo del corso
Passione per le Discipline Orientali .
Opinioni
Programma
La leggenda narra che Zhang sanfeng (張三丰), mistica figura della cultura taoista cinese vissuto presumibilmente tra la dinastia Yuen e quella Song, ebbe la prima ispirazione sul TaijiQuan osservando il combattimento tra una gazza e un serpente. La gazza attaccava dall'alto ripetutamente ma il serpente con il suo movimento fluido e circolare schivava i potenti colpi del nemico alato.
Fonti storiche, invece, riportano agli inizi del 1800 la creazione del taiji stile CHEN da parte dell'omonima famiglia e con il maestro Yang Luchan (楊露禪, 1799-1872) la creazione dello stile YANG. "se lui non si muove io non mi muovo, ma se lui attacca io arrivo prima ".
Tale stile, a causa della sua apparente semplicità e alla combinazione naturale di un'arte marziale con un metodo per mantenersi in buona salute, sotto la repubblica popolare cinese ebbe una codificazione e un’ampia diffusione a livello mondiale.
Il taiji agli occhi di un osservatore inesperto o poco attento si mostra in tutta la sua semplicità ma sotto la sua superficie armoniosa nasconde tutta la sua vastità riassumibile in un vero e proprio punto d’incontro tra medicina terapeutica cinese (气, qi”energia spirituale” – Jing e Luo “meridiani e collaterali”), ginnastica (气功, qigong) e arti marziali (武术/工夫,wushu/gongfu).
Il nome stesso, taijiquan, richiama il concetto di un principio supremo (太极, taiji) di filosofia taoista che può essere identificato con il Dao (道). Daodejing: “Il Dao di cui si può parlare non è l'eterno Dao.
Ulteriore riferimento filosofico si ritrova nel simbolo chiave di quest'arte marziale:
Il taijitu (太极图), famoso diagramma rappresentante un cerchio suddiviso in due forme, simili a pesci, una bianca e l'altra nera. Tali figure simboleggiano lo Yin e lo Yang, le due polarità opposte complementari della cosmogonia taoista.
Così tutti i movimenti del taijiquan seguono l'alternarsi degli opposti, e questo modo di agire costituisce anche la base del sistema marziale:
Non bisogna contrastare il "pieno" di un attacco, ma occorre cedere, utilizzando la forza dell'avversario a proprio vantaggio.
Ma la piena espressione dei principi del Taiji Quan la ritroviamo nel famosissimo testo oracolare del taoismo: L’ I-CHING (易經, LIBRO DEI MUTAMENTI).
Nel Taiji nel pieno rispetto di questi principi potremo dire: “mente e corpo sono rilassati e Il respiro è regolare. La postura è tonda e i movimenti leggeri e circolari. Il Qi fluisce senza interruzioni permettendo il mutamento. Il gesto è continuo Yin e Yang fluiscono in equilibrio dal morbido nasce il duro e dalla lentezza la velocità”.
Il lavoro pratico del Taijiquan, come in tutte le discipline marziali, parte dall’apprendimento meccanico, di tecniche di base e forme (套路, taolu).
Questa iniziale meccanicità, in un artista marziale esperto, si trasforma in gesto consapevole e in un’accresciuta percezione interiore ed esteriore, a dimostrazione degli enormi benefici psicomotori di quest’arte sublime.
In conclusione il percorso in apparenza semplice è lungo e richiede sacrificio ma come direbbe Laozi “Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo” ed io mi permetto di aggiungere “nessuna metà è impossibile o troppo lontana”.
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