Corso

A Teramo

500 € +IVA

Chiama il centro

Hai bisogno di un coach per la formazione?

Ti aiuterà a confrontare vari corsi e trovare l'offerta formativa più conveniente.

Descrizione

  • Tipologia

    Corso

  • Luogo

    Teramo

  • Ore di lezione

    25h

Obiettivo del corso: Laboratorio didattico-musicale per un primo approccio allo studio della musica. Rivolto a: Ragazzi ed adulti Sezione speciale per diversamente abili.

Sedi e date

Luogo

Inizio del corso

Teramo
Visualizza mappa
Via dei Mosaici, 2, 64100

Inizio del corso

Consultare

Profilo del corso

Nessun requisito minimo richiesto

Domande e risposte

Aggiungi la tua domanda

I nostri consulenti e altri utenti potranno risponderti

Chi vuoi che ti risponda?

Inserisci i tuoi dati per ricevere una risposta

Pubblicheremo solo il tuo nome e la domanda

Opinioni

Programma

La fabbrica della musica
Progetto e obiettivi formativi

Sezione 1 – Propedeutica
(Dott.ssa Soriana Martegiani)

RITMO MIO: è un approccio alla propedeutica musicale che si propone di avvicinare i bambini alla musica a partire dalla scuola dell’infanzia, rispondendo anche alle attuali esigenze della scuola sia sul piano dell’integrazione sia per quanto riguarda gli aspetti del rilassamento, la concentrazione e l’autocontrollo.
Una particolarità di questa pratica è l’introduzione all’educazione musicale attraverso il gioco, integrando il fare e ascoltare musica con l’espressione corporea e l’utilizzo di tecniche grafico-pittoriche intese come prime forme di notazione non-convenzionale.
Accompagnati da strumenti musicali etnici e da alcuni strumenti dello strumentario di Orff, i bambini vivono la spontaneità di un salto, una capriola, una corsa, ma anche l’esecuzione di innumerevoli posizioni, movimenti e posture che permettono di enfatizzare le sensazioni che provengono dalla stimolazione sonora o dai silenzi.
In questo modo anche i più piccoli vengono stimolati ad ascoltare e ascoltarsi, ricercando tra le esperienze sonore più varie - come l’utilizzo di oggetti di uso comune - i suoni che provengono dal corpo che si muove, dalla voce, dal respiro, ecc.
Durante il gioco riescono facilmente a parlare attraverso la musica e a servirsene come mezzo di espressione e di comunicazione.
Grazie all’integrazione dei vari linguaggi non verbali l’attività diventa inoltre un importante tramite per superare le differenze individuali, in modo che anche i bambini stranieri o i soggetti in difficoltà possano trovare un più equilibrato inserimento nel gruppo.

Prospetto dei moduli
(Laboratori per bambini dai 3 ai 10 anni)
Questo percorso formativo è strutturato in vari moduli ideati sulla base dei programmi ministeriali di educazione musicale per la Scuola dell’Infanzia ed Elementare.
Ogni modulo sviluppa un tema specifico e tocca trasversalmente vari argomenti, offrendo una proposta completa che può esaurirsi in un numero circoscritto di lezioni oppure svilupparsi in vari livelli di approfondimento.

PRIMO MODULO: Ascoltare il silenzio dai 3 ai 6 anni

La percezione del silenzio può diventare un momento di ascolto e riflessione dove ogni suono che si conclude trova un contrasto che ne evidenzia il ricordo e dove le emozioni appaiono ancora più manifeste.
In realtà, percepire il silenzio in un laboratorio musicale significa scoprire che attraverso ogni espressione sonora si possono comunicare infinite sensazioni ed emozioni.
Ne consegue che ciascun silenzio può assumere caratteristiche diverse a seconda delle sonorità che lo precedono e lo seguono. Alternando attimi di immobilità/silenzio a movimenti, suoni, canti e musiche, i vari silenzi diventeranno un mezzo per imparare ad ascoltarsi, ascoltare, concentrarsi, rilassarsi.
In questo percorso i piccoli hanno inoltre la possibilità di cominciare a prendere coscienza e a controllare i suoni del respiro. Ciascuno imparerà ad ascoltarsi anche intimamente, ricercando svariate sensazioni nella percezione del silenzio e del movimento all’interno del proprio corpo.

SECONDO MODULO: Suoni di tutti i colori

Attraverso gesti, schemi motori e incastri ritmici e melodici sempre più complessi si impara a interagire con strumenti musicali tratti da tradizioni di tutto il mondo, con la voce, con oggetti di uso comune e con materiali di ogni tipo.
Il gruppo diventa “un’orchestra in movimento” dove i suoni che i singoli imparano a eseguire si intrecciano con quelli dei compagni per creare particolari effetti timbrici, strutture ritmiche, combinazioni armoniche.
Un’esperienza musicale che si costruisce insieme, rispettando il proprio turno d’intervento, osservando le proposte degli altri, ascoltando e discriminando le varie suggestioni sonore che l’intero gruppo riuscirà a creare.

TERZO MODULO: Ascoltare musica suonando (dai 6 ai 10 anni)

Creare un gruppo che suona e si muove su un brano musicale diventa un modo per imparare più facilmente ad ascoltare musica di ogni genere e approfondire la conoscenza dei parametri musicali di base durante l’ascolto.
Il percorso darà la possibilità ai bambini di vivere attivamente l’ascolto di brani tratti da svariati repertori suonando strumenti musicali di ogni genere, e di scoprire attraverso il gioco dell’ascolto attivo le varie emozioni che un brano può nascondere.

Obiettivi generali :

• Garantire in modo spontaneo e coinvolgente l’effettiva acquisizione delle capacità di ripetere, discriminare, rielaborare i parametri musicali di base (suono, silenzio, altezza, intensità, timbro, durata, ritmo, melodia, armonia), permettendo di potenziare le capacità dei singoli e di non penalizzare i meno dotati musicalmente.


• Integrare i parametri musicali di base con movimenti particolari (schemi motori, posture e pratiche respiratorie) per una ricerca di sensazioni ed emozioni volte allo sviluppo di autocontrollo, concentrazione, rilassamento: obiettivi valutabili non soltanto durante il laboratorio ma anche successivamente nel corso delle normali attività di sezione previste per tutti i campi di esperienza.


• Permettere al gruppo di alunni una graduale cooperazione fino all’autogestione dell’attività dal momento che le indicazioni degli orientamenti raccomandano di collegare i nuovi apprendimenti alle richieste e alle tracce suggerite dai bambini stessi.


• Favorire l’integrazione di soggetti in difficoltà. (Difficoltà linguistiche e Diversamente Abili) in collaborazione con la cattedra del M° Monica Chiarini.

Sezione 2 – Accademica
(M° Umberto De Baptistis, pianoforte - M° Concetta Rastelli, canto)
I maestri si riservano di avvalersi di qualificati colleghi per l’insegnamento di altre discipline musicali

Premessa
Ovvie ragioni di opportunità didattica ci consigliano, come affermato in precedenza, di miscelare quella parte decisamente teorica (che sarà comunque spiegata ai ragazzi con linguaggio adatto alla loro età) con un percorso squisitamente pratico.
Dobbiamo tenere presenti alcuni aspetti fondamentali per poter iniziare questo discorso musicale con la popolazione studentesca:
- la loro situazione familiare, in rapporto alla musica (già studiano musica, alcuni familiari sono musicisti oppure appassionati di musica, ascoltano musica e quale tipo di musica);
- la loro attitudine alla pratica musicale, fermo restando che non esiste ragazzo/a inidoneo a questa pratica, semmai è questione di scarsa educazione alla musica;
- la loro propensione al linguaggio artistico in generale, ricordando che la musica porta con sé una naturale sensibilità verso il testo letterario, gli stili…;
- i loro gusti in fatto di strumenti musicali, poiché fare musica presuppone l’impiego di strumenti (non solo quelli tradizionali) ovvero della voce, oppure la possibilità di rivestire ruoli di coordinamento e direzione (regista, scenografo, coreografo…).
Questi aspetti, che offrono già abbondanti spunti di studio e ricerca, ci consentiranno di impostare meglio il lavoro con e dei ragazzi.

Programma/Obiettivi
Non è possibile stilare un programma a priori, dovendo soddisfare l’indagine tra la popolazione cui si faceva sopra riferimento.
Tuttavia, mi sembra opportuno definire “programma” il raggiungimento di tre finalità:
1. Formazione e metodologia musicale (aspetto teorico)
2. Formazione strumentale (piccola orchestra)
3. Formazione vocale (coro)

La sintesi di questi percorsi formativi sarà la realizzazione di uno spettacolo a fine corso interamente prodotto e gestito dagli allievi.

Sezione 3 – Diversamente abili
(M° Monica Chiarini)

Merita una sottolineatura speciale l’attenzione rivolta ai ragazzi “diversamente abili”. La nostra esperienza didattica quotidiana ci insegna che il linguaggio dei suoni è quello più idoneo per attuare un processo comunicativo che una presunta diversità sembrerebbe rendere impossibile.

Per il disabile musica ed attività musicale possono dare esperienze intense ed intelligibili che non richiedono pensieri teorici; possono permettere di utilizzare la propria voce ed il proprio corpo valorizzando le proprie potenzialità; attraverso l’utilizzo di strutture ritmo-melodiche si può ricercare un sostegno valido ai fini della comunicazione.

La musica diviene, quindi, un mezzo di comunicazione come base per le attività nelle quali i disabili possono scoprire diversi gradi di libertà per sopperire alle disfunzioni che limitano la loro vita.

Esiste un bisogno innato, essenziale e precoce di comunicare; la musicoterapica si presenta ormai come uno dei più efficaci canali di stimolo alla comunicazione sia verbale (quando possibile) che non verbale.

Gli obiettivi prevedono tre ambiti per lo sviluppo delle competenze:
diagnosticare (stimolare le capacità di base, sviluppare ed affinare la manualità per il recupero grafo-motorio);
relazionarsi (sviluppare l’abilità di collaborare e di assumere ruoli all’interno di un gruppo, prendere contatto con diversi codici espressivi);
affrontare (saper esprimere i propri bisogni, role-play).

Le attività terranno in considerazione gli obiettivi in cui la musica assume il valore di mezzo attraverso il quale diversi tipi di contenuto possono venire approfonditi:
a) nell’ambito socio affettivo si proporranno attività che implichino l’acquisizione di regole al fine di migliorare i comportamenti individuali, per una più fattiva integrazione nel gruppo classe;
b) nell’area psico-motoria si attueranno esercizi riferiti al movimento, al gesto, al segno, esercizi e giochi per la scoperta della propria voce.

Dettagli organizzativi

Periodo di svolgimento: giugno - settembre 2007

Sedi di svolgimento: Laboratorio culturale Ars nova
sede centrale Teramo, via dei Mosaici n.2
sede distaccata Montorio al Vomano, via Cavour n.1

Responsabili del progetto: M° Umberto De Baptistis sede centrale Teramo
Dott.ssa Soriana Martegiani sede distaccata Montorio al Vomano

Corsi attivati: sezione Propedeutica
propedeutica, musica d’insieme vocale e strumentale (docente: dott.ssa S. Martegiani)

sezione Accademica
Teoria e solfeggio, pianoforte (docente M° U. De Baptistis)
Canto lirico, moderno e jazz, tecnica vocale (docente M° C. Rastelli)
Flauto e ottavino (docente M° M. Chiarini)
A richiesta saranno attivati tutti i corsi strumentali e teorici previsti dall’ordinamento accademico per i Conservatori e gli Istituti Musicali Pareggiati, garantendo la nomina di Docenti diplomati e qualificati.

Sezione Diversamente abili
Musicoterapia, Psico-pedagogia della musica, musica d’insieme vocale e strumentale (docente M° Monica Chiarini)

Ulteriori informazioni

Stage: non presente
Alunni per classe: 10

Chiama il centro

Hai bisogno di un coach per la formazione?

Ti aiuterà a confrontare vari corsi e trovare l'offerta formativa più conveniente.

La Fabbrica della Musica

500 € +IVA