Formazione Part Time in Osteopatia

Corso

A Genova - Ospedale S. Martino/IST

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Descrizione

  • Tipologia

    Corso

  • Luogo

    Genova - ospedale s. mar...

  • Ore di lezione

    1600h

Obiettivo del corso: Professione di Osteopata D.O. Membro del Registro degli Osteopati d'Italia ( R.O.I.). Rivolto a: Medici, Odontoiatri, Fisioterapisti, Laureati in Scienze Motorie o ISEF, Laureati in Scienze infemieristiche, Laureati triennali di corsi universitari delle Facoltà di Medicina, Massofisioterapisti ( diploma triennale ), possessori dei crediti universitari dei primi tre anni della Facoltà di Medicina e Ch.

Sedi e date

Luogo

Inizio del corso

Genova - Ospedale S. Martino/IST (Genova)
Largo Rosanna Benzi 10, 16132

Inizio del corso

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Profilo del corso

Interesse spiccato per la Medicina manuale, per le conoscenze anatomo-fisiologiche e per la Medicina olistica. Attitudine al lavoro interdisciplinare

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Programma

Programma didattico ( 6 anni - 1500 ore di frequenza obbligatoria). Autorizzazione all'Insegnamento del Ministero dell'Istruzione ( M.I.U.R.)

• Anatomia dell'apparato locomotore
• Fisiologia articolare in osteopatia:

• I punti di repere e i Test di mobilità

1) Esame del bacino (soggetto in ortostasi, supino e prono);
2) T.F.E. e T.F.S.;
3) Test di Downing;
4) i test di mobilità del sacro;
5) esame palpatorio dell'anca e test di mobilità (F.AB.ER.E.)
6) esame palpatorio del ginocchio;
7) test della rotazione, dell'abduzione, dell'adduzione del ginocchio;
8) test per gli scivolamenti laterali del ginocchio;
9) test dell'anteriorità e posteriorità della tibia;
10) test per le disfunzioni meniscali;
11) test dei legamenti collaterali e crociati;
12) palpazione specifica della rotula;
13) esame palpatorio del diaframma toracico in rapporto agli atti respiratori;
14) esame palpatorio del diaframma pelvico ;
15) esame palpatorio dei muscoli I.P.T., ileopsoas, quadrato dei lombi, piramidale;
16) osservazione e test dinamici per le retrazioni muscolari dei muscoli 15).

• Le disfunzioni del bacino, dell'arto inferiore e del diaframma
(e meccanismi disfunzionali)

1) Iliaca anteriore
2) Iliaca posteriore
3) Iliaca in disfunzione bilaterale e torsione iliaca
4) Disfunzioni della sinfisi pubica (superiorità e inferiorità pubica)
5) Disfunzioni atipiche iliache (chiusura "in flare", apertura "out flare", in superiorità)
6) Sacro anteriore
7) Sacro posteriore
8) Sacro anteriore e posteriore unilaterale
9) Sacro in torsione sx/sx e dx/dx
10) Sacro in torsione sx/dx e dx/sx
11) Coccige anteriore
12) Anca in rotazione esterna
13) Anca in rotazione interna
14) Anca in posteriorità
15) Anca in anteriorità
16) Anca in inferiorità
17) Anca in abduzione
18) Anca in adduzione
19) Rotazione interna della tibia
20) Rotazione esterna della tibia
21) Disfunzioni in abduzione e adduzione del ginocchio
22) Disfunzione in scivolamenti laterali del ginocchio
23) Disfunzioni abd.-add./scivolamenti laterali associate
24) Tibia in anteriorità e posteriorità
25) Disfunzioni meniscali
26) Disfunzioni rotulee
27) Diaframma toracico in inspirazione mono e bilaterale
28) Diaframma toracico in espirazione mono e bilaterale
29) Deficit parietali
30) Retrazione dei muscoli I.P.T., ileopsoas, quadrato dei lombi, piramidale
31) Correlazioni disfunzionali (concetti di primarietà, secondarietà, adattatività)
32) Riconoscimento e obiettivazione dei compensi statici posturali conseguenti alle disfunzioni elencate
33) Conoscenza dei compensi dinamici conseguenti alle disfunzioni elencate
34) Esempi di catene disfunzionali e loro diagnosi
35) Riconoscimento delle perdite di compenso.

• Normalizzazioni
Per ogni disfunzione osteopatica in elenco, dopo accurato posizionamento, praticare:

1) TECNICHE DIRETTE:
a) Bassa ampiezza, alta velocità
b) Di energia muscolare
c) Articolatorie o per soggetti lassi.

2) TECNICHE RIFLESSE:
a) sec. Vogler
b) sec. Knapp
c) massaggio connettivale.

3) Trattamento attraverso le catene muscolari per l'allungamento muscolare e il riequilibrio posturale.

• Neurofisiologia

• Patologia generale e Semeiotica (*)

• Radiologia (*)


• Anatomia dell'apparato locomotore

• Fisiologia articolare in Osteopatia
• I punti di repere e i Test di mobilità

1) Palpazione e Test di mobilità della caviglia nel suo insieme:
a) test di mobilità di astragalo, calcagno, scafoide/cuboide e per le articolazioni sottoastragaliche;
b) test di mobilità per l'interlinea di Chopart, per i cuneiformi, i metatarsi e le falangi.
2) test di mobilità per le articolazioni tibio peroneali prossimali e distali.
3) Rachide lombare:
a) osservazione in ortostasi, Test "della Comare" (della caduta dell'anca);
b) palpazione per la localizzazione dei reperi (spinose e trasverse);
c) Test di Lombarol, test delle posizioni, test con l'ausilio della respirazione nella diagnostica differenziale intervertebrale;
d) Segno di Lasegue.
4) Rachide dorsale:
a) osservazione e palpazione dei reperi con localizzazione dei metameri;
b) test di mobilità passivi del dorso (paz. seduto) e con l'ausilio della respirazione (paz. supino).
5) Torace:
a) palpazione e localizzazione dei dieci anelli costali e delle coste fluttuanti;
b) diagnosi palpatoria e costo respiratoria nei tre distretti toracici e nelle tre componenti di mobilità;
c) diagnosi costale in rapporto alla mobilità vertebrale;
d) valutazione costo cartilaginea e sternale.

• Le disfunzioni della caviglia, del piede, del rachide e del torace

1) La distorsione tibio-tarsica tradizionale:
a) schema disfunzionale a carico dell'astragalo, del tarso, del mortaio peroneo tibiale, perone e tibia;
b) catena disfunzionale ascendente con implicazioni del ginocchio, del bacino e del rachide;
c) adattamenti disfunzionali muscolari.
2) La distorsione sotto astragalica.
3) Le disfunzioni specifiche del piede:
a) astragalo anteriore e posteriore;
b) calcagno in retroversione, anteversione, eversione e inversione;
c) disfunzioni dello scafoide e del cuboide;
d) " di inversione ed eversione sottoastragalica;
e) interlinea di Chopart: disfunzioni in rotazione/abduzione-adduzione;
f) disfunzioni dei cuneiformi dei metatarsi e delle falangi.
4) Disfunzioni distali della fibula.
5) Disfunzioni prossimali della fibula:
a) fibula in anteriorità;
b) fibula in posteriorità.
6) Le disfunzioni dorso lombari simmetriche in flessione o estensione bilaterale
7) Le disfunzioni asimmetriche dorso lombari:
a) disfunzioni di tipo I o N S R, in prima legge di Fryette;
b) disfunzioni di tipo II (E.R.S. o F.R.S.), in seconda legge di Fryette.
8) Disfunzioni vertebro costali.
9) Disfunzioni costo vertebrali inspiratorie (parametro di BdP o MdS)
10) Disfunzioni costo vertebrali espiratorie (parametro di BdP o MdS)
11) Disfunzioni costo cartilaginee
12) Disfunzioni sterno cartilaginee
13) Disfunzioni sternali
14) La pseudo rotazione del bacino (L5 - S1)

• Normalizzazioni

Per ogni disfunzione osteopatica in elenco, dopo accurato posizionamento, praticare tutte o alcune delle seguenti tecniche:

1) TECNICHE DIRETTE:
a) bassa ampiezza, alta velocità;
b) di energia muscolare;
c) di energia muscolare, con l'ausilio della respirazione;
d) articolatorie.
2) TECNICHE INDIRETTE
3) TECNICHE RIFLESSE
4) Trattamento attraverso le catene muscolari per la riarmonizzazione posturale.

• Neurofisiologia

• Patologia generale e Semeiotica

• Radiologia (*)

• Osteopatia cranio sacrale (*)

1) Osteologia del cranio
2) Artrologia del cranio
3) La mobilità cranica del Movimento Respiratorio Primario (le cinque componenti del M.R.P.)
4) La flesso estensione cranica. Presa per la volta.
5) Le ossa della linea centrale: articolazione nei movimenti di flesso estensione
a) anatomia dello sfenoide e dell'osso occipitale, fisiologia, assi di movimento flesso estensorio;
b) la Sincondrosi Sfeno Basilare.
6) Le ossa della periferia in rapporto all'azione della S.S.B.:
a) osso temporale: anatomia, fisiologia, asse di rotazione nel movimento flesso estensorio cranico;
b) osso parietale: anatomia, fisiologia, asse di rotazione nel movimento flesso estensorio cranico;
c) mandibola: anatomia, fisiologia, asse di rotazione nel movimento flesso estensorio cranico;
d) osso zigomatico: anatomia, fisiologia, asse di rotazione nel movimento flesso estensorio cranico;
e) osso sacro: anatomia, fisiologia, asse di rotazione nel movimento flesso estensorio cranico;
f) etmoide e vomere: anatomia, fisiologia, asse di rotazione nel movimento flesso estensorio cranico;
g) osso frontale: anatomia, fisiologia, asse di rotazione nel movimento flesso estensorio cranico;
h) osso mascellare: anatomia, fisiologia, asse di rotazione nel movimento flesso estensorio cranico;
i) ossa palatino, nasali, cornetti: anatomia, fisiologia, asse di rotazione nel movimento flesso estensorio cranico.
7) Le membrane intra craniche nella flesso estensione della S.S.B.
8) Le membrane intraspinali nella flesso estensione della S.S.B.
9) Apprezzamento della quantità e della qualità del ritmo cranico alla volta e al sacro
10) Correlazioni del M.R.P. col movimento fasciale. Concetto osteopatico di fasce.
11) Guida all'ascolto del movimento fasciale profondo.

• Anatomia dell'apparato locomotore

• Fisiologia articolare in Osteopatia.

• I punti di repere e i Test di mobilità

1) Palpazione e localizzazione dei metameri cervicali:
a) Test di mobilità generali attivi e passivi;
b) Test sulla inclinazione rotazione di ogni vertebra del rachide cervicale inferiore;
c) Test della flesso estensione
2) Test sulla rotazione e sulla flesso estensione dell'atlante
3) Esame clinico dell'occipite e test di mobilità, in rotazione e inclinazione laterale
4) Test di mobilità passivi della spalla:
a) per l'articolazione sterno costo clavicolare;
b) per l'articolazione acromioclavicolare;
c) per l'articolazione scapolo omerale;
d) per i complessi articolari del gomito, del polso e della mano.

• Le disfunzioni del rachide cervicale, del cingolo scapolare e dell'arto superiore

1) Le disfunzioni in flesso estensione bilaterale del rachide cervicale inferiore
2) Le disfunzioni in FRS e ERS del rachide cervicale inferiore
3) Le algie cervicali irradiate
4) La disfunzione flesso estensoria simmetrica dell'atlante
5) La posteriorizzazione e l'anteriorizzazione unilaterale dell'atlante
6) Le disfunzioni in flessoestensorie simmetriche dell'occipite
7) L'occipite posteriore o anteriore unilaterale
8) L'occipite laterale
9) L'occipite in rotazione
10) Le restrizioni muscolari cervico scapolari (trapezio, scaleni, SCOM, paravertebrali, suboccipitali, vertebrali del collo, etc.)
11) Articolazione sterno costo clavicolare:
a) disfunzione pre sternale;
b) disfunzione sopra sternale;
c) disfunzione retro sternale;
12) Disfunzioni dell'articolazione acromio clavicolare:
a) disfunzione sopra acromiale;
b) disfunzioni in rotazione anteriore e posteriore.
13) Articolazione scapolo omerale:
a) disfunzione gleno omerale antero superiore;
b) disfunzione gleno omerale inferiore;
c) malposizione del capo lungo del bicipite.
14) Disfunzione omero ulnare in abduzione
15) Disfunzione omero ulnare in adduzione
16) rotazione esterna
17) rotazione interna
18) Disfunzioni anteriore e posteriore del capitello radiale
19) Disfunzione combinata del gomito
20) Disfunzione posteriore della testa dell'ulna
21) Disfunzione anteriore della testa dell'ulna
22) Disfunzioni radio carpali in flessione, estensione e adduzione
23) Disfunzione medio carpale in abduzione
24) Disfunzione anteriore del semilunare
25) Disfunzioni carpo metacarpali: anteriorità, posteriorità, in riduzione
26) Disfunzione dell'articolazione trapezio metacarpale
27) Disfunzione anteriore della prima falange
28) Disfunzioni metacarpo falangee e interfalangee.

• Normalizzazioni

Per ogni disfunzione in elenco, dopo accurato posizionamento, praticare tutte o alcune delle seguenti tecniche:

1) TECNICHE DIRETTE:
a) bassa ampiezza, alta velocità;
b) di energia muscolare;
c) articolatorie.
2) TECNICHE INDIRETTE
3) TECNICHE RIFLESSE
4) TECNICHE CRANIO SACRALI
a) Occipite - C1;
b) Legamento nucale;
c) SCOM, etc.
5) TECNICHE FASCIALI
6) Trattamento attraverso le catene muscolari per il riequilibrio muscolo tensivo e posturale.

• Neurofisiologia

• Patologia generale e Semeiotica (*)

• Radiologia

• Osteopatia cranio sacrale (*)

1) Reperi cranici:
a) fossa temporale, Pterion, Glabella, Nasion, Bregma, Vertex, Lamda, Asterion, Inion, Opistion;
b) suture craniche esterne ed interne
c) Fosse e fori cranici.
2) Le membrane intracraniche e le meningi: inserzioni, decorso, funzioni
3) Disfunzioni craniche (SSB, effetti sulla linea centrale, sulla volta e sul movimento respiratorio sacrale, assi del movimento disfunzionale, variazione dei diametri, quadranti, variazione del contatto manuale sulla volta, eventuale alterazione della quantità e della qualità del ritmo, eziologia, normalizzazioni indirette):
a) Cranio in flessione;
b) Cranio in estensione;
c) Cranio in torsione sx e dx;
d) Cranio in rotazione-lateroflessione ("sidebending rotation");
e) Strain verticale superiore;
f) Strain verticale inferiore;
g) Strain laterale sinistro;
h) Strain laterale destro;
i) Compressione della Sincondrosi Sfeno Basilare.
4) Rotazione esterna e interna isolata dei temporali
5) "V" SPREAD (indicazioni e applicazioni sulle suture craniche)
6) Stimolazione dei seni venosi (indicazioni e applicazione)
7) trattamento cranio sacrale del WHIPLASH.

• Nozioni di immunologia (*)

• Splancnologia e Fisiologia viscerale.

• Fisiopatologia viscerale osteopatica

1) Concetti mobilità volontaria, mobilità automatica (cuore, diaframma, peristalsi), mobilità intrinseca (M.R.P.) dei visceri
2) Concetti di articolazione viscerale: superfici di scivolamento e sistemi di inserzione
3) Mesi ed epiploon
4) Effetto "turgor"
5) Concetti di fissazione articolare (aderenza), fissazione legamentosa (ptosi), fissazione muscolare (viscerospasmo)
6) Mobilità dello stomaco pieno e vuoto, rapporti con diaframma, milza e fegato. Disfunzioni
7) Mobilità del fegato, rapporti,
8) Fisiologia del complesso addominale superiore. Disfunzioni
9) Fisiologia del complesso addominale medio (duodeno-pancreas, tenue-cieco colon ascendente). Disfunzioni.
10) Fisiologia del colon trasverso. Disfunzioni.
11) Fisiopatologia del complesso addominale basso.

• Punti di repere e Test di mobilità

1) ESAME CLINICO VISCERALE:
a) palpazione (tonicità e collocazione della parete del viscere);
b) percussione (localizzazione e dimensione dell'organo);
c) test diretti di mobilità (struttura, elasticità, spasmi, assi e qualità di movimento);
d) test di motilità (ascolto Mrp-fasce).
2) Palpazione classica bimanuale del fegato, secondo Mathieu, secondo Glenard. Percussione
3) Palpazione e percussione dello stomaco
4) Battito epigastrico, sensibilità epigastrica, aerofagia. Interpretazione.
5) Palpazione e percussione della corda colica
6) Palpazione del duodeno e del pancreas
7) Palpazione del cieco, del colon ascendente e trasverso
8) Palpazione del colon discendente e della milza
9) Diagnostica differenziale addominale. 1. Test di Lasegue "completato" e test di Hudson-White
10) Corrispondenze neurologiche vertebro-viscerali.

• Normalizzazioni (*)

1) Esofago e ernia iatale
2) Tecniche di detensione-inibizione addominale in generale (5 punti)
3) Grande manovra addominale
4) Regolarizzazione "Sutherland" delle tensioni addominali
5) Decongestione del fegato in decubito laterale e dorsale
6) Elevazione epatica (posizione seduta e decubito laterale)
7) Normalizzazioni della colecisti
8) Elevazione stomaco in decubito laterale
9) Trattamento del cardias e del piloro (posizione seduta)
10) Tecniche per l'ernia iatale
11) Elevazione splenica (decubito dorsale)
12) Normalizzazioni della milza in decubito laterale. Tecnica del pollice
13) Svuotamento, riposizionamento ed elevazione trasversa del cieco
14) Tecnica per il colon ascendente
15) Tecnica per la valvola ileocecale
16) Elevazione del sigma secondo Brandt

• Altre disfunzioni parietali e loro normalizzazioni (*)

1) Revisione e integrazione dei test sul bacino
2) Le disfunzioni sacro iliache parafisiologiche ("non fisiologiche"): il sacro superiore
3) Il diaframma toracico superiore:
a) le disfunzioni della Prima costa. Richiami;
b) valutazione dello spazio costo clavicolare (Test di Hudson e di Sotto-Hall);
c) La distorsione costale parafisiologica (l'entorce costal);
d) Le coste fluttuanti;
e) altre tecniche strutturali per il rachide e il bacino (*)

• Patologia generale e Semeiotica (*)

• Radiologia

• Osteopatia cranio sacrale (*)

1) Tecniche dirette per le suture craniche: significato e modalità di esecuzione:
a) elevazione del frontale, "frontal lift";
b) fronto-sfenoidale;
c) etmoido sfenoidale;
d) sfenoide vomere;
e) sfenoide temporale (sfeno petrosa e sfeno squamosa);
f) sfenoide osso zigomatico;
g) petro basilare;
h) petro giugulare e petro squamosa;
i) occipito mastoidea;
l) occipito parietale;
m) parieto squamosa;
n) parieto mastoidea;
o) temporo zigomatica;
p) fronto etmoidale;
q) finestra atmoidale e crista galli;
r) fronto nasale, fronto zigomatica;
s) fronto parietale;
t) lift parietale; (*)
u) sutura interparietale;
v) riequilibrio del foro occipitale e tecniche occipito atlantoidee;
z) tecniche sul palato: indicazioni ed esecuzione.
2) Compressione del IV° ventricolo: indicazioni e modalità di esecuzione.
3) "Poussy foot": indicazioni e modalità di esecuzione
4) Tecniche dei seni venosi: indicazioni e modalità di esecuzione.
5) Sincronizzazione del diaframma cranico:
a) i TRE DIAFRAMMI: indicazioni ed esecuzione
6) Esame e trattamento del Sistema nervoso neurovegetativo:
a) cenni di embriologia e anatomia:
b) fisiologia e patologia del S.N.V.;
c) sintomatologia funzionale e riflessa;
d) esame neurovegetativo;
e) sindromi neurovegetative;
f) trattamento del sistema ortosimpatico e parasimpatico;
g) incidenza delle disfunzioni cinetiche craniche sul tono neurovegetativo.

• Splancnologia

• Fisiopatologia e Semeiotica (*)

1) Fisiopatologia del rene e dell'apparato urinifero:

2) Fisiopatologia ginecologica:

3) Fisiopatologia cardiaca e polmonare:

• Osteopatia mediastinica (*)

• Radiologia

1) Reni, ureteri, vescica, uretra, prostata e ghiandole surrenali

• Osteopatia e posturologia

• Osteopatia ed Otorinolaringoiatria

• Osteopatia e Oculistica

• Osteopatia, neonatologia e pediatria

• Osteopatia e ortodonzia (*)

Ulteriori informazioni

Stage: 27 giorni annui organizzati in 7 seminari intensivi.
Alunni per classe: 20

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