La Grande Scuola Pianistica Napoletana
Corso
A Napoli
Hai bisogno di un coach per la formazione?
Ti aiuterà a confrontare vari corsi e trovare l'offerta formativa più conveniente.
Descrizione
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Tipologia
Corso
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Luogo
Napoli
Obiettivo del corso: A. Il Pianoforte solista b. Il Pianoforte nella musica da camera c. Il Pianoforte nella musica vocale e strumentale. Rivolto a: tutti.
Sedi e date
Luogo
Inizio del corso
Inizio del corso
Profilo del corso
nessuno.
Opinioni
Programma
I fondamenti stilistici della Scuola Pianistica Napoletana li troviamo nei brevi precetti che Thalberg premise a "L'arte del canto applicata al pianoforte". Thalberg aveva scoperto per primo il modo di unire insieme il canto espressivo e la figurazione ornamentale virtuosistica e brillante, rendendoli nettamente diversificati e inconfondibili. La continuità della Scuola Pianistica Napoletana consiste nella conservazione di una concezione della sonorità attraverso un adattamento della tecnica alle mutate caratteristiche dello strumento, una tecnica che rende possibile la sopravvivenza sul pianoforte moderno di una concezione del suono nata sul pianoforte romantico.
Gli alunni di Thalberg a Napoli furono C. Palumbo, A. Rendano e Beniamino Cesi considerato l'unico vero suo discepolo e iniziatore della cosiddetta Scuola Pianistica Napoletana. Gli allievi di Beniamino Cesi furono G. Martucci, A. Longo, F. Rossomandi, F. Cilea ma fu Vincenzo Vitale, allievo di Sigismondo Cesi, figlio di Beniamino, a rivoluzionare la Scuola Pianistica Napoletana, mettendo in discussione i principi tecnici su cui erano fondati i suoi criteri didattici.
Vincenzo Vitale riuscì in maniera geniale ad estrarre e ad elaborare quei principi tecnici importantissimi contenuti nel trattato del 1926 di Attilio Brugnoli "La Dinamica Pianistica" evidenziandone gli aspetti scientifici relativi all'anatomia dei movimento del braccio, dell'avanbraccio, della mano fino alle dita. In proposito Vitale scriveva: "...eseguire un passaggio melodico ben legato, cantato, con bel suono è anche un fatto tecnico; di una tecnica di acquisizione difficile, ma che i giovani pianisti, oggi, chiedono di imparare, convinti della sua indispensabilità e della necessità di teorizzarne i principi fondamentali."
Alla Scuola di Vincenzo Vitale si sono diplomati grandi nomi come: Riccardo Muti, uno dei più grandi direttori d'orchestra del mondo; Michele Campanella e Laura De Fusco due tra i più noti concertisti dello scenario mondiale; Carlo Bruno, pianista del famoso Quartetto Beethoven; Renato di Benedetto, noto musicologo e Massimo Bertucci, didatta di fama internazionale e naturale erede della Scuola di Vincenzo Vitale
Corsi e Master hanno forma intensiva e residenziale.
Le modalità didattiche previste sono:
CORSO DI ALTA SPECIALIZZAZIONE (12 mesi)
MASTER DI PERFEZIONAMENTO (3 mesi)
I programmi
a. Il Pianoforte solista
b. Il Pianoforte nella musica da camera
c. Il Pianoforte nella musica vocale e strumentale
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La Grande Scuola Pianistica Napoletana