Le Voci del Coro
Corso
A Roma
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Descrizione
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Tipologia
Laboratorio
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Luogo
Roma
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Ore di lezione
20h
Obiettivo del corso: A conoscere sé stessi attraverso la parola universale del teatro, ad agire con gli altri in un gesto teatrale che è ricerca e necessità. Rivolto a: Il laboratorio si rivolge ad attori e non, interessati ad un lavoro sulla vocalità e sul senso del gruppo; ascolto, armonia, ritmo, i segni nascosti della parola ed altro saranno i punti dell?indagine.
Sedi e date
Luogo
Inizio del corso
Inizio del corso
Profilo del corso
nessuno
Opinioni
Programma
La nascita della tragedia, le baccanti
Nelle baccanti il coro è sempre accompagnato da tamburi, ed è indirizzato ad una forma astratta: la sacralità. Qui il coro si interroga sulla potenza dei lumi e sull’impossibilità da parte dell’uomo di sfuggire alla loro vendetta.
NIETZCHE sviluppa l’idea di “sintesi dialettica dei cantori”, o più semplicemente, lo scontro tra Apollineo e Dionisiaco. C’è un rapporto fra forze all’interno dell’uomo singolo che nello sviluppo della civiltà può essere paragonato alla dualità dei sessi.
Tutta la cultura umana è frutto del gioco dialettico di questi due impulsi.
Seneca e Le Troiane
Seneca elabora il mito già abbondantemente trattato nel mondo classico della guerra di Troia; le donne troiane fatte prigioniere costituiscono il coro che piangerà sulla fine della patria gloriosa: queste madri mostreranno ai figli che solo una nuvola di fumo sopravvisse alla distruzione e che l’unico sentimento che possono provare è la desolazione dei vinti che hanno perduto tutto.
Macchiavelli
Nella breve canzone che introduce la Mandragola, scritta per un coro di ninfe e pastori, è sintetizzato il pensiero e l’esperienza di questo autore: “perché la vita è breve / e molte son le pene / che vivendo e sostentando ognun sostiene …”.
Manzoni e l’Adelchi
È interessante mettere a confronto due cori della stessa opera.
Il primo vede protagonista la gente italiana che non ha ancora una propria identità di popolo, che sogna di essere liberato dall’antica schiavitù attraverso, metafore e immagini legate alle antiche virtù.
Il coro di Ermengarda esprime magnificamente il senso della pace raggiunta, possibile solo dopo essersi liberati dai dolori terreni, un premio, una consolazione.
Eliot. Il coro delle donne di Canterbury
Le donne del coro, che sembrano dialogare tra di loro, manifestano la paura, la stanchezza del vivere quotidiano, l’inquietudine dell’essere donna che non solo fiuta i pericoli, ma avverte “sapore di carne putrefatto nel cucchiaio… ha mangiato l’aragosta ancora viva, il granchio…che ora vivono e si riproducono nelle viscere…”.
Ulteriori informazioni
Alunni per classe: 16
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