Il mondo affettivo come prassi psicologica: la cura

Programma

- L’essere umano: la nascita del mondo affettivo

Il bambino nasce con un mondo affettivo sano che è speranza e desiderio di trovare rapporti umani validi che rispondono alle sue esigenze profonde e quindi permettono la crescita.

Lo psicologo deve cercare e trovare questa realtà affettiva in ciò che il paziente racconta, come base per la cura.

- La patologia: la perdita del mondo affettivo

La psicopatologia origina da rapporti che, non rispondendo e deludendo le esigenze profonde, costringono l’essere umano ad una difesa che porta all’irrigidimento del mondo affettivo e al blocco evolutivo.

Lo psicologo deve far emergere le difese affinché, all’interno del rapporto, il paziente possa vederle e così elaborarle.

- La cura e il recupero del mondo affettivo

La cura è possibile attraverso il rapporto con lo psicologo che aiuta il paziente a mandare via le difese e a recuperare il mondo affettivo che credeva perduto. Ritrovando la sua parte valida, il paziente può superare le rigidità che lo bloccavano e riscoprire le proprie possibilità di vita e di crescita.

- La prassi clinica: la centralità del mondo affettivo

La prassi clinica si fonda su un rapporto valido con lo psicologo che giorno per giorno conferma le realtà affettive del paziente che riescono dapprima a contenere, per poi mandar via, le difese.

Per fare questo lo psicologo non si ferma all’ascolto dei fatti materiali, ma ne trova il senso profondo, ponendo al centro il mondo affettivo del paziente, tanto nelle dinamiche difensive, tanto nelle realtà di nascita.