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A071 - La responsabilità delle pubbliche amministrazioni verso terzi

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Descrizione

  • Tipologia

    Corso

  • Ore di lezione

    6h

  • Durata

    2 Giorni

RELATORE
Dott. Paolo PASSONI
Presidente di Sezione TAR Campania PROGRAMMA
L’art. 28 della Costituzione: la responsabilità diretta del dipendente pubblico e la responsabilità che si “estende” allo Stato secondo le leggi penali, civili ed amministrative; l’interpretazione adeguatrice della norma nel diritto vivente della Corte Costituzionale anche alla luce degli artt. 22 e 23 del T.U. 3/1957.
Il nesso organico che determina l’estensione di responsabilità dell’ente pubblico per danni recati da atti o comportamenti del suo dipendente: la cd. occasionalità necessaria ed i casi di interruzione del nesso organico per fatti estranei all’occasione del servizio. La giurisprudenza estensiva della Corte di cassazione sulla responsabilità della P.A. per illeciti anche dolosi e di rilevanza penale dei propri dipendenti (Cass. 13799/2015).
I gradi di colpevolezza sufficienti per rispondere dei danni recati a terzi: differenze fra l’amministrazione-apparato e il dipendente pubblico; giudizio di rivalsa della Corte dei conti per il dipendente che ha recato danni all’ente pubblico: il nuovo processo contabile e le rinforzate garanzie di difesa del funzionario inquisito. La diligenza qualificata del “bravo funzionario” ex art. 1176 comma 2 c.c. secondo la Corte di cassazione.
La responsabilità dell’amministrazione per la violazione di interessi legittimi e l’abolizione (apparente) della pregiudizialità amministrativa; l’art. 30 del CPA e il concorso di colpa del creditore nell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato n. 3/2011. L’art. 30 CPA, i termini decadenziali per l’azione risarcitoria e la posizione della Corte costituzionale (sentenza n. 94/2017)..
Responsabilità contrattuale, extracontrattuale e precontrattuale della Pubblica Amministrazione nella violazione di interessi legittimi t. 6 bis della l. 241/90.
La responsabilità dell’amministrazione per gli atti illegittimi e per il mancato esercizio dell’autotutela ai sensi delle...

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  • Pubblica amministrazione
  • Giurisprudenza
  • Interpretazione
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Professori

dott. Paolo  Passoni

dott. Paolo Passoni

Presidente di Sezione TAR Campania

Programma

PROGRAMMA
L’art. 28 della Costituzione: la responsabilità diretta del dipendente pubblico e la responsabilità che si “estende” allo Stato secondo le leggi penali, civili ed amministrative; l’interpretazione adeguatrice della norma nel diritto vivente della Corte Costituzionale anche alla luce degli artt. 22 e 23 del T.U. 3/1957.
Il nesso organico che determina l’estensione di responsabilità dell’ente pubblico per danni recati da atti o comportamenti del suo dipendente: la cd. occasionalità necessaria ed i casi di interruzione del nesso organico per fatti estranei all’occasione del servizio. La giurisprudenza estensiva della Corte di cassazione sulla responsabilità della P.A. per illeciti anche dolosi e di rilevanza penale dei propri dipendenti (Cass. 13799/2015).
I gradi di colpevolezza sufficienti per rispondere dei danni recati a terzi: differenze fra l’amministrazione-apparato e il dipendente pubblico; giudizio di rivalsa della Corte dei conti per il dipendente che ha recato danni all’ente pubblico: il nuovo processo contabile e le rinforzate garanzie di difesa del funzionario inquisito. La diligenza qualificata del “bravo funzionario” ex art. 1176 comma 2 c.c. secondo la Corte di cassazione.
La responsabilità dell’amministrazione per la violazione di interessi legittimi e l’abolizione (apparente) della pregiudizialità amministrativa; l’art. 30 del CPA e il concorso di colpa del creditore nell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato n. 3/2011. L’art. 30 CPA, i termini decadenziali per l’azione risarcitoria e la posizione della Corte costituzionale (sentenza n. 94/2017).
Responsabilità contrattuale, extracontrattuale e precontrattuale della Pubblica Amministrazione nella violazione di interessi legittimi. La culpa in contrahendo della stazione appaltante nelle procedure di evidenza pubblica; la questione della rilevanza o meno della colpa per fasi di gara anteriori alla scelta del contraente (CdS III sez., ord. 5492/17); la questione della risarcibilità o meno del danno da chance all’impresa che lamenta un affidamento diretto ad altra ditta concorrente (CdS V sez., ord. 118/18). Prova del danno, consulenza tecnica, liquidazione equitativa e criteri direttivi per la quantificazione risarcitoria nel processo amministrativo; onere rinforzato di prova nel danno emergente e ricorso a criteri presuntivi per il lucro cessante.
Le responsabilità del funzionario e della P.A. da silenzio-inadempimento: le modifiche e le integrazioni all’art. 2 della l. 241/90. La sostituzione del funzionario inerte con avocazione della pratica ai vertici apicali. La chiamata in causa "ad personam" del funzionario firmatario per danni recati dal provvedimento della P.A.: concorrenza di giurisdizione del GA e sull'AGO; Il risarcimento in forma specifica e l'esecuzione in forma specifica, differenze; la cd. esecuzione del giudicato per equivalente (Consiglio di Stato A.P. 2/2017). Le astreinte da inesecuzione del giudicato (art. 114 comma 4 lett. e CPA) fra risarcimento e sanzione a carico della P.A.; l'adunanza plenaria del Consiglio di Stato 15/2014;
I danni derivanti dalla inesecuzione del giudicato. La cd. esecuzione del giudicato per equivalente, come interpretata da Consiglio di Stato Adunanza plenaria 2/2017; Il responsabile del procedimento e il titolare del provvedimento: riparto di responsabilità in relazione ai distinti ambiti di competenze. Il conflitto di interessi introdotto con l’art. 6 bis della l. 241/90.
La responsabilità dell’amministrazione per gli atti illegittimi e per il mancato esercizio dell’autotutela ai sensi delle modifiche all’art. 21 nonies della l. 241/90 ad opera della l. 164/14. L'autorità nazionale anticorruzione: i nuovi poteri contenziosi alla luce dei commi 1 bis, 1 ter e 1 quater dell’art. 211 del nuovo Codice dei contratti, introdotti dalla l. 96/17.
La responsabilità dell’amministrazione nelle procedure di evidenza pubblica: gli artt. 120-125 del CPA; l’inefficacia ex nunc ed ex tunc del contratto in corso di esecuzione nel caso di annullamento degli atti di gara; la sanzione pecuniaria introdotta dall’art. 123 CPA. le materie a rischio di corruzione e il monitoraggio rinforzato di legalità nel d.l.vo 33/13 e successive modifiche ed integrazioni.
Il danno non patrimoniale ex art. 2059 nella più recente giurisprudenza della Corte di cassazione e del giudice amministrativo. La lesione dei diritti fondamentali da parte della Pubblica Amministrazione e le connesse problematiche di riparto della giurisdizione; il caso "Englaro"; Le responsabilità del funzionario e della P.A. da silenzio-assenso ex artt. 14 bis comma 4, 17 bis e 21 comma 2 ter della l. 241/90; le responsabilità del funzionario per i pareri chiesti e non resi (art. 16 l. 241/90); le conseguenze delle false attestazioni del privato sul procedimento e sul provvedimento finale: incongruenze fra artt. 19 e 21 l. 241/90.
Il danno da chance e il danno da disturbo nella giurisprudenza amministrativa. Il danno da ritardo cd. puro, l’art. 2 bis della l. 241/90 e l’art. 30 comma 5 del CPA. L’efficienza amministrativa, la specifica giurisdizione del G.A. mirata a ripristinarla (d.l.vo 198/09 cd. "class action pubblica") e le connesse responsabilità della P.A. soccombente. Le responsabilità delle amministrazioni assenteiste nella nuova conferenza di servizi regolata dal d.l.vo 30/5/16 n. 126; L’inerzia pubblica nel nuovo accesso civico così come modificato dal d.l.vo 97/16: in particolare l’accesso civico generalizzato ex art. 5 d.l.vo 33/13 e smi.
i rapporti con il procedimento e le sanzioni disciplinari: l’abolizione della cd. pregiudiziale penale anche per i militari. La responsabilità dirigenziale.

Responsabilità dirigenziale e procedimento disciplinare nel pubblico impiego dopo la legge anticorruzione 190/12, il decreto "trasparenza" 33/13 modificato dal d.l.vo 97/16 e il d.l.vo 25/5/17, n. 75. Il licenziamento disciplinare per falsa attestazione della presenza in servizio ex d.l.vo 116/16. La responsabilità dirigenziale del responsabile anticorruzione e del responsabile della trasparenza; l’applicazione della normativa anticorruzione anche agli Ordini professionali; la rotazione dei dirigenti e dei dipendenti, come strumento per contrastare la corruzione: inconvenienti e criticità.

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