RSPP e ASPP - Modulo base "A"
Corso
A Prato
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Descrizione
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Tipologia
Corso
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Livello
Livello base
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Luogo
Prato
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Ore di lezione
28h
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Durata
7 Giorni
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Inizio
Scegli data
Si tratta di un percorso formativo le cui caratteristiche sono specificatamente normate a livello nazionale/regionale, che prepara all'esercizio di una specifica attività lavorativa nell'ambito dei servizi di prevenzione e protezione dei vari macro-settori di attività ATECO.
Informazioni importanti
Documenti
- mod.+01+domanda+di+iscrizione.doc
- MM.04-02_Contratto iscrizione corsi_rev1.pdf
Sedi e date
Luogo
Inizio del corso
Inizio del corso
Profilo del corso
L' obiettivo del corso è quello di preparare i Responsabili e gli addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione all'esercizio di una specifica attività lavorativa nell'ambito dei servizi di prevenzione e protezione dei vari Macro- Settori di attività ATECO.
Il corso è rivolto ai Responsabili e agli addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP e ASPP)
Corso rivolto a responsabili e addetti del servizio di prevenzione e protezione, datori di lavoro che possono svolgere le funzioni del servizio di prevenzione e protezione, consulenti, operatori della prevenzione.
er ricevere la nomina di RSPP bisogna avere un titolo di studio non inferiore al diploma. Trattasi di modulo di base, obbligatorio per lo svolgimento delle funzioni di Responsabile e addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione ed è propedeutico agli specifici moduli di specializzazione.
Le nostre qualità sono competenza, puntualità e qualità del servizio.
Trattiamo il nostro cliente come se fosse il nostro unico cliente.
Troverete a vostra disposizione operatori cordiali e preparati che vi daranno tutte le informazioni che vorrete in merito al nostro catalogo della formazione.
Dopo aver ricevuto la vostra richiesta d' informazioni il nostro staff provvederà nel minor tempo possibile a contattarvi tramite mail o telefonicamente
Opinioni
Materie
- Corso di formazione obbligatoria
- Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione
- Modulo base "A"
Professori
DOTT. PASQUALE CASALE
LAUREA IN GIURISPRUDENZA
ING. RICCARDO GANNI
LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA
ING. STEFANO RENZI
LAUREA IN INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO
ING.IR ANNA SINICO
LAUREA IN INGEGNERIA DELL’AMBIENTE E DELLE RISORSE
Programma
Il sistema legislativo: le normative di riferimento in materia di prevenzione, sicurezza e salute dei lavoratori:
D.Lgs 81/08 e S.M.I. in riferimento all'organizzazione di un sistema di Prevenzione Aziendale, alle procedure di lavoro rapporto uomo macchina e uomo ambiente/sostanze pericolose ; alle misure generali di tutela della salute dei lavoratori e alla valutazione dei rischi. La gerarchia della fonti giuridiche; le direttive Europee; la Costituzione, Codice Civile e codice penale; Evoluzione della normativa sulla sicurezza e igiene del lavoro; Statuto dei lavoratori e normativa sulla assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e malattie professionali; Dlgs. 81/08 e S.M.I.: organizzazione della prevenzione in azienda, i rischi considerati e le misure preventive esaminati in modo associato alla normativa vigente collegata; La legislazione relativa a particolari categorie di lavoro: minorile, lavoratrici madri, lavoro notturno, lavori atipici etc; le norme tecniche UNI, CEI e loro validità.
I soggetti del Sistema di Prevenzione aziendale secondo il D.Lgs. 81/08 e S.M.I: i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali:
Il Datore di lavoro, i Dirigenti e i Preposti; il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), gli Addetti del SPP; il Medico Competente (MC); il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST); gli Addetti alla prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori e pronto soccorso; I Lavoratori, I Progettisti, i Fabbricanti, i Fornitori e gli Installatori, I lavoratori autonomi; Vigilanza e controllo; Il sistema delle prescrizioni e delle sanzioni; Le omologazioni, le verifiche periodiche; Informazione, assistenza e consulenza; Organismi paritetici e Accordi di categoria.
Criteri e strumenti per la valutazione dei rischi e il Documento di valutazione dei rischi:
Concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione; Principio di precauzione, attenzione al genere, clima delle relazioni aziendali, rischio di molestie e mobbing; Analisi degli infortuni: cause, modalità di accadimento, indicatori, analisi statistica e andamento nel tempo, registro infortuni. Le fonti statistiche: strumenti e materiale informativo disponibile; La valutazione dei rischi: criteri, metodi e strumenti (Linee guida regionali, linee guida CEE, modelli basati su check list, la Norma UNI EN 1050/98,ecc.); Contenuti e specificità e metodologia della valutazione e criteri utilizzati; Individuazione e quantificazione dei rischi, misure di prevenzione adottate o da adottare; Priorità e tempistica degli interventi di miglioramento; Definizione di un sistema per il controllo della efficienza e della efficacia nel tempo delle misure attuate.
La classificazione dei rischi in relazione alla normativa ed il rischio incendio ed esplosione:
Rischio da ambienti di lavoro; Rischio elettrico; Rischio meccanico, Macchine, Attrezzature; Rischio movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto); Rischio cadute dall'alto; Le verifiche periodiche obbligatorie di apparecchi e impianti; Il quadro legislativo antincendio e C.P.I.; Gestione delle emergenze elementari.
La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I):
Principali malattie professionali; Rischio cancerogeni e mutageni; Rischio chimico; Rischio biologico; Tenuta dei registri di esposizione dei lavoratori alle diverse tipologie di rischio che li richiedono.
La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di igiene del lavoro (II):
Rischio rumore; Rischio vibrazioni; Rischio videoterminali; Rischio movimentazione manuale dei carichi; Rischio da radiazioni ionizzanti e non ionizzanti; Rischio da campi elettromagnetici; Il microclima; L'illuminazione.
Le ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio:
Il piano delle misure di prevenzione; Il piano e la gestione del pronto soccorso; La sorveglianza sanitaria: (definizione della necessità della sorveglianza sanitaria, specifiche tutele per le lavoratrici madri, minori, invalidi, visite mediche e giudizi di idoneità, ricorsi); I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): criteri di scelta e di utilizzo; La gestione degli appalti; La informazione, la formazione e l'addestramento dei lavoratori (nuovi assunti, RSPP, RLS, RLST ,addetti alle emergenze, aggiornamento periodico).
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