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Corso post-qualifica / post-diploma

Online

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Descrizione

  • Tipologia

    Post-diploma / post-qualifica

  • Metodologia

    Online

  • Ore di lezione

    350h

  • Durata

    3 Anni

  • Campus online

  • Invio di materiale didattico

  • Servizio di consultazione

  • Tutoraggio personalizzato

  • Lezioni virtuali

Artedo, è Ente Accreditato MIUR ai sensi della Direttiva Ministeriale 90/2003 con decreto prot. AOODPIT.852 del 30/07/2015. I corsi di formazione in Arti Terapie di Artedo sono Qualificati CEPAS, Ente per la Certificazione delle Professionalità e dei percorsi formativi, numero di Registro 130, Scheda SH241. OlisticArte Associazione di Promozione sociale e culturale del Benessere Olistico attraverso le Arti e le Discipline Bio Naturali ha aderito alla Scuola di Arti terapie Italiana Artedo, dando vita alla realtà presente nella provincia barese Scuole di Arti Terapie Artedo Bari. Con l'entrata in vigore della Legge 4/2013 hanno ottenuto un sostanziale riconoscimento tutte le professioni non organizzate in ordini e collegi, indipendentemente dal fatto che esse siano il risultato di un apprendimento formale, non formale o informale. Tra queste, anche le Arti Terapie.

Profilo del corso

Acquisire conoscenze specifiche teoriche di Musicoterapia, nelle seguenti materie:
Pedagogia generale
Psicologia(eta' evolutiva, Dinamica, Sociale, dei Gruppi)
Psicopatologia
Neurologia(Neurofisiologia,Neurofisiopatologia, Neuropsicologia)
Metodologia della progettazione e degli interventi con le Arti Terapie
Teorie e Tecniche delle Arti Terapie
Storia del Teatro e della Teatroterapia

A chiunque voglia avvicinarsi al mondo della Musicoterapia

Maggiore età; - Diploma di Scuola Media Superiore; - Motivazione alla relazione d’aiuto. Eventuali difformità di requisiti potranno essere valutate da caso a caso.

Corso Triennale E-Learning da 350 ore in Teatroterapia

Il Corso è Qualificato Cepas, Ente per la Certificazione delle Professionalità e dei percorsi formativi, numero di Registro 130, Scheda SH241, ed Artedo è Ente Accreditato MIUR

Appena riceveremo la tua richiesta, ti invieremo una mail di risposta e sarai contattato telefonicamente da un responsabile che ti fornirà tutti i dettagli del corso, ti darà informazioni su le modalità di iscrizione e sui metodi di pagamento.

Si, ottenendo la convalida di tutte le attività svolte

Complessivamente vale 175 ECP

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Opinioni

Materie

  • Teatro
  • Drammaterapia
  • Capacità professionale
  • Psicologia
  • Pedagogia
  • Psicopatologia
  • Neurologia
  • Teorie e tecniche delle Arti Terapie
  • Storia del Teatro e della Teatroterapia
  • Psicologia dei gruppi

Professori

Protocollo Discentes

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Programma

Il modello di Teatroterapia Corporeo-Relazionale (TT C-R)
Ogni essere umano vive la sua esperienza terrena sul palcoscenico della vita. Ma chi ha calcato quelli teatrali può condividere la sintesi shakespeariana:
“Il teatro possiede la terribile e indipendente capacità terapeutica di demistificare gli intrighi e le illusioni che intessono la nostra esperienza: è dunque indispensabile per un vivere autentico”. (W. Shakespeare)
Il modello di Teatroterapia Corporeo-Relazionale è incentrato sulla dimensione corporea e sociale dell’uomo in una visione unitaria ed olistica.

In questo senso, il teatro diventa strumento terapeutico di gruppo con il fine di attenuare, o in alcuni casi risolvere, i condizionamenti limitanti la normale manifestazione delle capacità dell’individuo, sia nei suoi aspetti individuali che in quelli delle relazioni sociali. Il modello di TT CR utilizza il gioco, il movimento, la creatività e il comportamento prosociale come mezzi per costruire una cornice scenica all’interno della quale si attua il processo di cambiamento. Esso non muove dal modello psicologico incentrato sulla psicologia del personaggio, pur riconoscendo il territorio della psicologia e la sua diffusione nelle arti terapie. Il processo terapeutico, secondo il modello di TT CR, si realizza nella riappropriazione dell’individuo della corporeità espressiva e nella maturazione di nuove abilità sociali.

La corporeità espressiva
Il concetto di corporeità al quale il modello fa riferimento può essere ricondotto all’approccio filosofico fenomenologico–esistenzialistico di H. Husserl e M. Merleau Ponty. Il corpo, in questa chiave di lettura, acquista i caratteri del corpo vissuto determinato dal compenetrarsi degli elementi organici, psichici e spirituali. Il corpo vissuto esprime le sfumature del rapporto tra le forze che percepiamo come interiori che "spingono" per uscire e gli stimoli esterni. Ecco che esso diventa allora uno strumento fondamentale della conoscenza di sé (utili, a tal fine, le tecniche psicomotorie e psicocinetice adottate del Vayer e Le Boulch).
La capacità espressiva permetterà la comunicazione corporea sviluppando un linguaggio comunicativo immediato ed accessibile a tutti attraverso il quale trasmettere sensazioni, sentimenti e stati emotivi. L’espressione corporea consentirà la riscoperta delle potenzialità della persona, lo sviluppo di nuove sensorialità percettive che permetteranno di ri-scoprire altri significati del movimento. Il valore terapeutico può essere visto nella libera esplorazione delle caratteristiche individuali più profonde e la ricerca di un accordo rigoroso con ciò che abbiamo di più universalmente umano.
Per dirla con A. Artaud , il teatro è “uno stato che precede il linguaggio e può scegliere il proprio linguaggio–musica, gesti, movimenti, suoni”.

Area socio-relazionale
La TT CR è un’esperienza di gruppo, che può anche essere una “terapia” di gruppo, dove l’incontro è funzionale a vincere resistenze e rigidità, per capire le ragioni degli altri, per superare le diffidenze e gestire gli scontri. Il teatro, in mano all'operatore esperto, è una chiave per riconoscere ad ogni persona, anche la più difficile, il proprio valore, e, nello stesso tempo, non lasciarla prevaricare. Il teatro rimane, insomma, uno dei pochi ambienti in cui è possibile sperimentare le proprie potenzialità e le relazioni con l'altro, formare un gruppo e dare alle persone un senso di appartenenza e una comunione di intenti. È un territorio privilegiato per creare un ambiente culturale, vivere in società in modo più consapevole e accettare le nostre reciproche diversità. Il laboratorio teatrale dovrà realizzare la trasformazione del gruppo in comunità di persone che condividono emozioni e scopi. Basti pensare, in tal senso, all'idea di teatro come un incontro, nella sfumatura che gli attribuisce Jerzy Grotowski. L’approccio della TT CR promuove, nei laboratori, il comportamento prosociale inteso come azioni dirette ad aiutare o beneficiare un’altra persona o gruppo di persone, senza aspettarsi ricompense esterne (Mussen e Eisenberg). Ciò favorirà il generare una reciprocità positiva, di qualità, solidale nelle relazioni interpersonali o sociali. Il che contribuisce a stimolare lo sblocco delle risorse creative e la sana disinibizione, oltre all’accettazione di sé, proiettando l’individuo verso più ampi orizzonti nelle relazioni sociali.

Completa la formazione lo studio delle principali applicazioni del teatro al sociale e alla relazione d’aiuto dei principali modelli di TEATROTERAPIA e di DRAMMATERAPIA.
“La Teatroterapia è un percorso attivo di cura e crescita personale basato sulla messa in scena dei propri vissuti, all’interno di un gruppo, con il supporto di alcuni principi di presenza scenica derivati dall’arte dell’attore. Essa implica l’educazione alla sensorialità e alla percezione del proprio movimento corporeo e del suono vocale; agisce attraverso l’interpretazione di personaggi principalmente improvvisati, ma implica un minuzioso training pre-espressivo, indispensabile alla creazione dell’altro da sé che rende possibile e consapevole la presa di coscienza dei processi inconsci.” (Federazione Italiana Teatroterapia)
L’approccio teatroterapeutico si basa sull’esperienza del teatro del Novecento e sul lavoro dell’attore su se stesso, utilizzando le metodologie di Stanislavskij, Grotowski e Barba, pur attingendo a testi di tutte le epoche teatrali. In merito all’indirizzo psicologico, si riferisce alla psicoanalisi freudiana, a Jung per il lavoro sui sogni, sui simboli e sull’inconscio. Si considerano inoltre gli studi di Winnicott sul valore del gioco e i principi della psicoterapia dinamica (principalmente per quanto riguarda l’esplorazione dei diversi aspetti del Sé).
Secondo la definizione (1991) della BADth (British Association of Dramatherapists), “La Drammaterapia è l’uso intenzionale e sistematico degli aspetti curativi del dramma nel processo terapeutico”.
The Institute of Dramatherapy, che è stata la prima scuola accreditata in Gran Bretagna, ha enunciato nel 1993 la seguente definizione: “La Drammaterapia è una terapia artistica basata sull’arte teatrale e applicata a contesti clinici e sociali, sia in assetto individuale sia di gruppo.
L’assunto di fondo della Drammaterapia è l’idea che la persona sia intrinsecamente “drammatica” nel suo sviluppo; le prime manifestazioni di principi drammatici sono osservabili già nei primi mesi di vita. I metodi della Drammaterapia includono movimento, mimo, lavoro sulla voce, gioco drammatico, giochi di teatro, giochi di ruolo, drammaturgia, maschere, miti e storie.

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