Commercio di manufatti e SCIP: Come individuare e notificare le sostanze nascoste

Dal 5 gennaio 2021 vige l’obbligo di notifica alla Banca Dati SCIP di tutte le sostanze SVHC (sostanze estremamente preoccupanti) presenti nell’elenco di sostanze candidate dell’ECHA in una concentrazione superiore a 0,1% peso/peso, dovrà notificarli alla banca dati SCIP.
Pertanto se la Sua azienda produce, assembla, importa o distribuisce articoli che contengono tali sostanze è necessario che si adoperi sin da ora per conformarsi ai nuovi obblighi di legge.

In particolare, le aziende interessate dovranno:

Conoscere e capire le prescrizioni in materia di informazioni;
Conoscere il portafoglio della propria azienda;
Adattare i propri dati;
Preparare la propria trasmissione di informazioni;
Presentare la propria notifica.

L’ECHA ha già reso disponibile un prototipo SCIP, per supportare i soggetti responsabili che desiderano acquisire familiarità con la preparazione delle notifiche SCIP e testare le funzionalità di presentazione, prima che il processo inizi ufficialmente, alla fine di ottobre 2020.
Tuttavia i dubbi sono molti, e il tempo per adeguarsi alle nuove regole stringe:

Chi è interessato all’obbligo di presentare la notifica SCIP?
Quali informazioni devono essere trasmesse all’ECHA?
Cosa occorre fare nelle diverse fasi della procedura?
Come deve essere effettuata la notifica SCIP?

La Banca Dati SCIP mira a ridurre le sostanze pericolose contenute nei rifiuti, incoraggia la sostituzione di tali sostanze con alternative più sicure e contribuisce a una migliore economia circolare, ecco perché è fondamentale che le aziende si adeguino quanto prima a questo nuovo obbligo.

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