CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI CULTURALI (ABILITANTE AI SENSI DEL D.LGS N.42/2004)

Master

A Torino

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Descrizione

  • Tipologia

    Master

  • Luogo

    Torino

  • Durata

    5 Anni

  • Inizio

    Scegli data

Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali è finalizzato a formare laureati magistrali con il profilo corrispondente alla qualifica professionale di Restauratore di Beni Culturali. I laureati sono in grado di definire lo stato di conservazione e di mettere in atto un complesso di azioni dirette e indirette per limitare i processi di degrado dei materiali costitutivi dei beni e assicurarne la conservazione, salvaguardandone il valore culturale. A tal fine, nel quadro di una programmazione coerente e coordinata della conservazione, il restauratore analizza i dati relativi ai materiali costitutivi, alla tecnica di esecuzione ed allo stato di conservazione dei beni e li interpreta; progetta e dirige, per la parte di competenza, gli interventi; esegue direttamente i trattamenti conservativi e di restauro; dirige e coordina gli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro. Svolge attività di ricerca, sperimentazione e didattica nel campo della conservazione.

I laureati magistrali in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali sono pertanto in grado di operare con autonomia decisionale ed operativa per definire lo stato di conservazione dei manufatti e mettere in atto azioni di prevenzione, manutenzione, restauro, atte a limitare i processi di degrado dei materiali costitutivi e ad assicurarne la conservazione contestualizzando il valore artistico e culturale delle opere. Possiedono approfondite conoscenze delle metodologie e tecniche di conservazione e restauro necessarie alla progettazione degli interventi nonchè elevate competenze pratiche, sensibilità, abilità manuale. Il percorso formativo interdisciplinare si basa su materie umanistiche, scientifiche e tecniche e prevede l'approfondimento delle tecniche artistiche viste anche nel loro contesto storico, dei materiali e metodi per la loro conoscenza e conservazione, e del controllo e prevenzione dei processi di degrado.

Sedi e date

Luogo

Inizio del corso

Torino
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via S. Ottavio 8, 10121

Inizio del corso

Scegli dataIscrizioni aperte

Profilo del corso

1 - Titolo di Scuola Superiore
2 - Titolo di Scuola Superiore e Laurea
3 - Titolo di Scuola Superiore e Laurea di Primo Livello
4 - Titolo di Scuola Superiore e Laurea Specialistica
5 - Titolo di Scuola Superiore e Laurea Magistrale
6 - Titolo di Scuola Superiore e Titolo straniero

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2018

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La media delle valutazioni dev'essere superiore a 3,7

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15 anni del centro in Emagister.

Materie

  • Prevenzione
  • Didattica
  • Conservazione
  • Restauro
  • Manutenzione
  • Restauro dei beni culturali
  • Apprendimento
  • Beni culturali
  • Scientifiche
  • Tecniche

Programma

Competenze atteseConoscenza e capacità di comprensione:

I laureati magistrali in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali

  • possiedono adeguate conoscenze storiche, scientifiche e tecniche per rilevare e valutare criticamente lo stato di
  • conservazione dei manufatti in uno o più dei seguenti settori: dipinti, materiali lapidei, manufatti tessili, arredi
  • lignei, metalli ceramici e vetri, materiale librario, archivistico, fotografico, cinematografico, digitale, manufatti cartacei;
  • possiedono approfondite conoscenze relative alla struttura dei manufatti e alle interrelazioni tra i materiali costitutivi;
  • possiedono una adeguata conoscenza delle cause di degrado;
  • possiedono una approfondita conoscenza, teorica e pratica, delle metodologie e tecniche di conservazione;
  • conoscono le norme deontologiche e i principi etici connessi alla elevata responsabilità professionale dei restauratori;
  • possiedono padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano.

Modalità di conseguimento delle conoscenze e capacità di comprensione sarà mediante lezioni frontali, esercitazioni in aula e in laboratorio e nel tirocinio finale, oltre che attraverso lo studio individuale su testi e bibliografia di riferimento.
Strumenti didattici di verifica sono: esami orali, eventualmente preceduti da prove scritte, verifiche in itinere, relazioni di laboratorio e commenti critici di testi.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
  • Sono in grado di applicare le proprie conoscenze alla pratica di interventi di recupero, conservazione, restauro, anche in realtà complesse;
  • sono in grado di riconoscere le situazioni di emergenza e urgenza, conoscendo le modalità di intervento;
  • utilizzano i dati delle indagini scientifiche per progettare gli interventi conservativi più adeguati;
  • sono in grado di pianificare, progettare e dirigere interventi sia a livello conservativo che di restauro e manutenzione in uno o più dei seguenti settori: dipinti, materiali lapidei, manufatti tessili, arredi lignei, metalli ceramici e vetri, materiale librario, archivistico, fotografico, cinematografico, digitale, manufatti cartacei;
  • conoscono e utilizzano gli strumenti informatici per la gestione dei dati e del progetto di conservazione;
  • sono in grado di dirigere e coordinare gli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro.

Modalità di conseguimento: la capacità di applicare conoscenze e comprensione si consegue mediante le esercitazioni in aula, i laboratori di storia e tecniche del restauro, e i cantieri didattici per attività in campo, con approccio interdisciplinare e analisi critica dei casi di studio.
Strumenti didattici di verifica sono le relazioni sulle esercitazioni compiute e sui casi di studio, nonché gli elaborati finali svolti sotto la guida di docenti relatori.

Autonomia di giudizio:
  • Sono in grado di rilevare e valutare criticamente, ed in una visione unitaria, i dati relativi alla tecnica e allo stato di conservazione dei manufatti;
  • affrontano responsabilmente i problemi conservativi dal punto di vista della prevenzione, della manutenzione e dell'intervento;
  • hanno la capacità di reperire e vagliare fonti di informazione e bibliografiche:
  • sono in grado di svolgere attività di ricerca e sperimentazione nel campo della conservazione;
  • sono capaci di lavorare sia in gruppo che in modo autonomo con responsabilità.

L'autonomia di giudizio viene conseguita attraverso lo studio e interpretazione critica di tesi e argomentazioni storico-artistiche, la analisi di opere, di problemi conservativi e la valutazione di interventi di restauro.
Strumenti di verifica sono gli esami di profitto, oltre che le relazioni sulle attività pratiche nei laboratori di restauro, le presentazioni orali,e la discussione della tesi di laurea.

Abilità comunicative:
  • Possiedono adeguata capacità di addestramento e coordinamento di gruppi di lavoro in cantieri e laboratori di restauro;
  • possiedono capacità di comunicazione nei confronti delle altre figure professionali che operano nel campo dei beni culturali;
  • sono in grado di organizzare relazioni e comunicazioni secondo gli standard richiesti dal settore della conservazione;
  • sono in grado di svolgere attività didattica nel campo della conservazione;

Le abilità comunicative sono conseguite attraverso l'esecuzione, con l'uso di strumenti informatici adeguati, di relazioni tecniche grafiche e testuali, e la loro presentazione e discussione orale.
Strumenti didattici di verifica
Elementi di formazione del giudizio complessivo sono: la qualità degli elaborati scritti, capacità di espressione, terminologia corretta, ed efficacia di comunicazione.

Capacità di apprendimento:
  • Possiedono un metodo di studio e capacità di applicazione per obiettivi di auto-apprendimento;
  • possiedono capacità di aggiornamento professionale e di formazione permanente;
  • acquisiscono strumenti per sviluppare ulteriormente la propria formazione professionale.

La capacità di apprendimento viene conseguita attraverso l'integrazione tra l'estesa attività pratica di restauro e l'approccio interdisciplinare nei corsi teorici e nelle attività frontali, oltre che con la partecipazione a seminari, a tirocini e cantieri didattici, e ad altre attività di approfondimento.
Strumenti didattici di verifica sono le valutazioni delle attività pratiche, delle presentazioni orali, di relazioni ed elaborati finali e di eventuali rapporti relativi ad altre attività didattiche.

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