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Corso ECM: PARALISI CEREBRALE INFANTILE (PCI): INTERVENTO RIABILITATIVO DELLA COMPONENTE MOTORIA
Corso
A Roma ()
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La terapia neuropsicologica a sostegno dell'infanzia
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Tipologia
Seminario
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Livello
Livello intermedio
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Ore di lezione
8h
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Durata
1 Giorno
Il centro DEA Formazione e Servizi il proprio catalogo su Emagister.it proponendo il “corso ECM: Paralisi Cerebrale Infantile (PCI): competenze motorie, mobilizzazione articolare e allineamento posturale”. La formazione illustra le modalità di intervento riabilitativo e terapeutico globale su pazienti pediatrici affetti da PCI. Verranno inoltre visitate tematiche per approcci intensivi, precoci e analisi delle componenti settoriali, muscoli, tendini e articolazioni.
Il corso, della durata di 8 ore eseguibili in 1 giorno, si terrà presso la sede del SGM Conference Center. Le lezioni saranno impartite da esperti del settore che illustreranno casi pratici e reali motivati da conoscenze teoriche e nozioni.
Il percorso formativo è rivolto a terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva. Programma del corso disponibile dettagliatamente a fondo pagina.
Profilo del corso
La Paralisi Cerebrale Infantile è una turba permanente ma non immodificabile del snc incorsa in epoca pre peri post-natale’ (Bax et al, 2005).
Attualmente è considerata ‘umbrella diagnosis’ poiché oltre alle competenze motorie possono essere interessate altre competenze quali quelle cognitive, linguistiche, visive, sensoriali.
L’approccio riabilitativo nella PCI deve essere, quindi, precoce globale e multidisciplinare.
Precoce poiché i meccanismi di recupero funzionale e strutturale legati al fenomeno della plasticità neuronale sono più attivi nei primi anni di vita.
Globale in quanto il disturbo tonico-posturo-motorio è prevalente ma non esclusivo.
Multidisciplinare poiché la complessità del disturbo richiede un lavoro integrato, in equipe, di più figure professionali.
Nell’approccio precoce e globale lo sviluppo tonico-posturo-motorio del bambino viene sollecitato in un contesto di programmazione di un movimento al fine del raggiungimento di uno scopo: il movimento quale risultato dell’integrazione di più competenze.
In un’ottica multidisciplinare è importante, tuttavia, non sottovalutare quanto le componenti settoriali del movimento (muscoli, articolazioni, tendini) influiscano sulla programmazione e sulla realizzazione dell’atto motorio.
Nella prima parte del corso verranno approfonditi alcuni aspetti clinici della PCI e i meccanismi di plasticità, e saranno suggerite modalità per approntare un piano d’intervento globale che tenga conto di tutte le competenze compromesse e dell’interferenza che le problematiche motorie ha sullo sviluppo e sull’integrazione delle stesse.
Nella seconda parte verranno proposte esperienze, teoriche e pratiche, volte a fornire strumenti per meglio valutare e trattare la componente prettamente motoria del disturbo.
TNPEE e fisioterapisti
Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
10 ECM
Opinioni
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Valutazione del corso
Lo consiglia
Valutazione del Centro
Fabiana Sinico
Opinione verificataMaterie
- PCI
- Neurologia
- Neuropsichiatria
- Neuropsicologia
- Neuropsicomotricità
- Medicina neurologica
- Psicomotricità infantile
- Psicomotricità funzionale
- Psicodiagnostica
- Paralisi celebrale infantile
- Plasticità neuronale
- Salute
- Benessere
- Abilità motorie
- Muscoli
- Articolazioni
- Tendini
- Neuro training
- Riabilitazione
- Riabilitazione motoria
Professori
Patrizia Maggiore
Docente
Programma
La pci è considerata una “turba permanente ma non immodificabile del snc, incorsa in epoca pre-peri-postnatale (Bax et al,..). Colpisce 1/1000 nati vivi, la prematurità è la causa principale di pci.
Permanente perché la lesione subita dalla struttura dell’encefalo ma regredisce, ma non “immodificabile” perché, sia dal punto funzionale che strutturale, il snc mette in atto meccanismi di recupero: recupero possibile grazie al fenomeno della plasticità neuronale (Johnston,..) ed è più attivo nei primi anni di vita.
Nella pci il disturbo è di TONICO-POSTURO-MOTORIO, prevalentemente ma non esclusivamente motorio (Handersen, …). La pci viene definita, infatti, ‘umbrella diagnosis’ poiché altre competenze. Oltre a quelle motorie, possono essere compromesse: visive, visuopercettive, linguistiche, prassiche, cognitive.
L’approccio riabilitativo, pertanto deve essere precoce intensivo e globale, perché si attuino i meccanismi di recupero , l’integrazione delle competenze e la migliore organizzazione funzionale.
In un programma di intervento globale le competenze grosso-motorie vengono sollecitate in un contesto di programmazione di un movimento allo scopo di raggiungere un obiettivo prefissato: il bambino si sposta per raggiungere ed afferrare la palla!
Tuttavia, l’approccio globale non può prescindere da un’analisi di quanto le componenti “settoriali’” (muscoli, articolazioni, tendini) del movimento influiscano la programmazione e la realizzazione dell’atto motorio.
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