Giornalismo Radiotelevisivo

Corso

A Ponte Felcino

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Descrizione

  • Tipologia

    Corso

  • Luogo

    Ponte felcino

Obiettivo del corso: Formare giornalisti con un solido bagaglio professionale, in grado di gestire tutte le diverse e complesse fasi del processo di produzione delle notizie con particolare riguardo al campo specifico della radiotelevisione. Particolare cura e' dedicata alla formazione di figure professionali in grado di operare utilizzando i più aggiornati strumenti dell'informatica e della multimedialità. Rivolto a: Giovani intenzionati ad intraprendere questa profession.

Sedi e date

Luogo

Inizio del corso

Ponte Felcino (Perugia)
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Via Giacomo Puccini, 253, 06134

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Possono presentare domanda i candidati che, in possesso del titolo di laurea, non abbiano compiuto i 28 anni d’età alla scadenza del bando...

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Programma

Il Corso, integrando formazione teorica e pratica professionale nel campo del giornalismo in generale, e di quello radiotelevisivo e della convergenza digitale multimediale in particolare, intende fornire:

- Conoscenze culturali di contesto.
Partendo da un’ottima conoscenza di base, si approfondiranno tutte quelle conoscenze relative ai diversi campi del sociale, indispensabili ad operare nella complessità odierna.
- Conoscenze tecnico professionali .
Riguardano il campo delle comunicazioni di massa e più specificatamente i principi base del giornalismo, la sua etica, la sua storia, le metodologie e le tecniche specifiche della professione, con particolare attenzione ai nuovi mezzi e ai nuovi prodotti e formati.
- La specializzazione professionale.
Essa si svolge in un processo produttivo concreto tipico di una redazione di giornale.

Ammissione

Possono presentare domanda i candidati che, in possesso del titolo di laurea, non abbiano compiuto i 28 anni d’età alla scadenza del bando.
Viene richiesta l'ottima conoscenza della lingua inglese, scritta e parlata (ai cittadini stranieri viene richiesta l’ottima conoscenza della lingua italiana, scritta e parlata).
Sono ammessi anche i figli degli emigrati all'estero che abbiano conseguito presso Istituti non italiani un titolo di studio equivalente. L’equivalenza dovrà essere attestata dalla rappresentanza diplomatica italiana del paese di appartenenza degli interessati.

Una commissione d'esame effettua la verifica della validità dei titoli e assegna ad ogni candidato un punteggio secondo i seguenti criteri:
- voto di laurea triennale: fino a un massimo di 20 punti; laurea quadriennale o quinquennale: fino a un massimo di 30 punti;
- titolo e attività giornalistica quale pubblicista: fino a 2 punti;
- collaborazioni giornalistiche effettuate presso testate di riconosciuto valore professionale e debitamente documentate: fino a un massimo di 3 punti (per candidati non iscritti all'Albo dei Pubblicisti);
- la conoscenza, oltre l'inglese, di altre lingue straniere, debitamente attestata, che la scuola si riserva di verificare: fino a un massimo di 3 punti;
I punteggi sono cumulabili.

La Commissione d'esame compila una graduatoria della selezione per titoli e procede alla convocazione di un massimo di duecentocinquanta candidati.

Piano didattico

Il piano didattico viene definito dal Comitato Scientifico che si riserva di modificarlo e di adattarlo per particolari esigenze all'inizio di ogni biennio.
Le esperienze maturate nel campo della formazione giornalistica evidenziano la necessità di integrare formazione teorica e pratica professionale.

Un unico processo di apprendimento articolato su due diverse metodologie assicura l’acquisizione delle nozioni culturali indispensabili per l’esercizio della professione e della relativa competenza pratica.

L’acquisizione della competenza professionale è perseguita mediante opportune esperienze, debitamente presentate nei loro aspetti teorici e pratici atti ad assicurare la padronanza delle innovazioni tecnologiche collegate all’informatica, alla multimedialità, alle nuove pratiche di ripresa e montaggio digitalizzate.
Queste specifiche attività attinenti il giornalismo scritto, radiofonico, televisivo e multimediale sono perseguite anche mediante l’attivazione di redazioni responsabili dei relativi prodotti giornalistici.
Caratteristica fondamentale del corso biennale la gradualità del cammino formativo e, come già detto, l'integrazione tra discipline accademiche e pratica professionale che si avvale della docenza di qualificati professionisti dell'informazione.

Le docenze professionali si avvalgono di Paolo Francisci per il giornalismo radiofonico; Paolo Meucci per quello televisivo; Luca Garosi e Stefano Lamorgese per la multimedialità e il giornalismo di convergenza; Sandro Petrollini per il giornalismo scritto. In questo corso viene redatto il giornale edito dalla Scuola sotto la testata "Quattro Colonne".

Già nel primo anno gli allievi sono quindi in grado, sotto la guida di Paolo Meucci (già vice direttore del TG2, inventore e curatore di "Dossier"), di elaborare servizi televisivi e di realizzare un vero e proprio telegiornale.
Percorso analogo per quanto riguarda il giornalismo radiofonico anche in questo caso con la produzione di un giornale radio.

Il giornale stampato "Quattro Colonne", a cadenza mensile (ma per taglio informativo e veste grafica con caratteristiche di un settimanale), rappresenta il terreno di dibattito e riflessione sui problemi della realtà locale e del suo territorio ricco di fermenti culturali e spirituali.

Il corso di giornalismo multimediale si articola in tre parti. Nella prima vengono forniti elementi di teoria e tecnica della comunicazione con particolare riferimento ai nuovi linguaggi e alla scrittura per i media digitali. Nella seconda parte vengono affrontate tecniche relative alla navigazione in rete, alla struttura e al formato multimediale della scrittura giornalistica e cenni sui linguaggi di pubblicazione. La terza parte è dedicata agli scenari futuri e a tutte le implicazioni inerenti il giornalismo di convergenza digitale vale a dire il concorso di tutti gli strumenti informatici e delle telecomunicazioni (telecamere e montaggi digitali, internet ecc.) che contribuiscono alla nuova organizzazione del lavoro giornalistico. Gli allievi della Scuola, nell'arco del biennio, producono un giornale on-line in tutte le sue parti. Dalla scelta dei temi al taglio editoriale, all'impaginazione, fino ad arrivare al disegno di composizione delle pagine web.

In relazione alla specificità radiotelevisiva della Scuola, particolare cura viene rivolta all'insegnamento di dizione, fraseggio e tecniche espressive che costituisce materia curriculare ed è impartito nell'arco del biennio.

L'acquisizione delle nozioni culturali è perseguita mediante corsi istituzionali e seminari tematici. I corsi istituzionali vertono su materie indispensabili all'esercizio della professione giornalistica e si concludono con una prova d'esame.

I seminari tematici vertono su argomenti collegati al lavoro e all'attualità giornalistica e si articolano in un numero di ore inferiore a quello previsto per i corsi istituzionali e possono prevedere anche approfondimenti su singoli temi.
I corsi teorici e pratici sono integrati da contributi di operatori dell’informazione e di personalità del mondo della cultura e della società civile.
Ciascun insegnamento tiene conto della specificità del corso, per cui è finalizzato all’apprendimento delle più appropriate metodologie di analisi e di comprensione della realtà contemporanea. Mira inoltre a fornire le competenze necessarie per un adeguato impiego delle tecniche di informazione giornalistica, radiofonica e televisiva.
A conclusione del periodo di frequenza della Scuola (da novembre a giugno) gli allievi vengono avviati agli stages nelle aziende editoriali per un periodo di tre mesi di esercitazione sul campo.
I giornalisti praticanti della Scuola, sono stati ospitati, come stagisti, dalla RAI - Radio televisione italiana; Mediaset; TMC; Radiovaticana,nelle redazioni di periodici del gruppo Mondadori; nei maggiori quotidiani italiani, nelle redazioni centrali e regionali dell'ANSA.
L'attività formativa della Scuola si è arricchita, negli anni, di varie iniziative: durante il primo biennio la partecipazione degli allievi alla redazione di un giornale radio prodotto a Scuola e mandato in onda sulla terza rete radiofonica; significativa nel corso del II biennio la partecipazione degli allievi, in collaborazione con l'I.F.G. di Bologna, a "Reporter multimedia" con la realizzazione di un giornale cartaceo, un CD rom e un sito internet, quest'ultimo interamente curato dalla Scuola di Perugia e premiato allo SMAU come miglior sito didattico dedicato all'informazione.
Sempre in materia di produzione da ricordare la partecipazione degli allievi del terzo biennio a due significative realizzazioni: un documentario televisivo, "Polvere", sul terremoto del 1997 in Umbria, trasmesso dalla RAI sulla terza rete e una news letter quotidiana in occasione del Prix Italia svoltosi in Assisi.

Gli allievi del quinto e sesto biennio hanno vinto le edizioni 2002 e 2004 del Premio giornalistico “Ilaria Alpi” per la sezione riservata alle Scuole di Giornalismo.

La SGRTV partecipa inoltre ogni due anni, con la produzione di un servizio, della durata di circa venti minuti, al concorso “Comunicare l’Umbria” promosso dal Comitato Regionale radiotelevisivo.

Nell’ambito dell’ attività convegnistica la Scuola ha inoltre organizzato: nel giugno del 1993, in collaborazione con l’EJTA ( European Journalism Training Association), un convegno internazionale su “Etica professionale e formazione al giornalismo” a cui hanno partecipato docenti e giornalisti italiani, europei e statunitensi; nell’aprile del 1994, in collaborazione con il Centro Documentazione Economica per Giornalisti, un convegno sulle nuove frontiere del giornalismo, sul tema “Come leggere i dati dell’economia”con l’intervento dei più importanti giornalisti economici italiani; nel marzo del 1999 il convegno "Good morning news" che ha visto la partecipazione, fra gli altri, di Enrico Mentana, Paolo Ruffini, del Professor Mario Morcellini dell’Università di Roma, di Lilly Gruber.

La Scuola ha inoltre realizzato diverse iniziative di carattere formativo e d’aggiornamento professionale per giornalisti già impegnati in testate radiotelevisive pubbliche e private.
In particolare un corso di qualificazione per giornalisti addetti all’emittenza televisiva privata dell’Umbria, finanziato dall’Ente Regione e ancora cinque corsi della durata di quattro settimane ciascuno riservati a giornalisti praticanti assunti dalla RAI; quattro corsi di quattro settimane ciascuno sulle “Tecniche della radiotelecronaca” con la partecipazione di un rilevante numero di giornalisti che da anni lavorano in RAI.
Sempre per giornalisti RAI sono stati realizzati seminari d’aggiornamento per radiotelecronisti e sulla informazione giornalistica nel servizio pubblico.

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