Corso attualmente non disponibile

Il ruolo della P.A. nell’economia circolare

Corso

A Roma ()

Prezzo da consultare

Hai bisogno di un coach per la formazione?

Ti aiuterà a confrontare vari corsi e trovare l'offerta formativa più conveniente.

Descrizione

  • Tipologia

    Corso

  • Durata

    2 Giorni

Il seminario esamina analiticamente i principi dell’”economia circolare”, con particolare riguardo al ruolo della Pubblica Amministrazione, quale soggetto attuatore dei principi dettati dall’Unione europea.

Domande e risposte

Aggiungi la tua domanda

I nostri consulenti e altri utenti potranno risponderti

Inserisci i tuoi dati per ricevere una risposta

Pubblicheremo solo il tuo nome e la domanda

Opinioni

Materie

  • CAM
  • Acquisti
  • Produzione
  • Unione Europea
  • C++
  • Programmazione
  • Pubblica amministrazione
  • C#
  • C

Programma

Disamina e approfondimento dei principi dettati dalla Unione europea nel c.d. “pacchetto dell’economia circolare” (Direttiva 2018/849 che modifica le direttive 2000/53/CE sui veicoli fuori uso, 2006/66CE su pile e accumulatori e rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche – Direttiva 2018/850 che modifica la direttiva 1999/31CE sulle discariche – Direttiva 2018/851 che modifica la direttiva 2008/98 sui rifiuti – Direttiva 2018/852 sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio). Raffronto con il sistema normativo vigente.
La P.A. come volano dell’economia circolare, attraverso l’adozione di atti autoritativi, attività di programmazione, impegni di regolazione del mercato delle imprese, con creazione di nuove opportunità e pratiche di condivisione (“Commons collaborativi”), sviluppo di nuovi business models sostenibili, valorizzazione di iniziative già emergenti (car sharing, car pooling, bike sharing, smart grids, wi-fi di comunità). Impiego degli scarti dei consumi, riutilizzo delle materie prime, allungamento del ciclo di vita dei beni, uso efficiente delle risorse energetiche e economia della condivisione delle risorse tramite piattaforme web (il cd. fenomeno della sharing economy), accorgimenti che favoriscono l’eliminazione dell’equazione crescita economica = degrado ambientale.
Disamina del documento di posizionamento strategico “Verso un modello di economia circolare per l’Italia”, in consultazione pubblica. Disamina e approfondimento delle previsioni rilevanti per il tema, contenute nel Codice degli appalti (d.l.vo 50/16): il Green Public Procurement (GPP) e il c.d. Life cycle costing; applicazione obbligatoria dei Criteri ambientali minimi (CAM). Il Codice degli appalti quale strumento di politica ambientale e produttiva in grado di ridurre gli impatti ambientali, razionalizzare e ridurre la spesa pubblica e in grado di promuovere le imprese innovative sotto il profilo ambientale. Acquisti pubblici, quali strumenti per indirizzare le produzioni verso modelli di economia circolare (CAM sul “servizio di gestione dei rifiuti urbani”, che valorizzano la qualità della raccolta differenziata; CAM che stimolano la domanda di prodotti realizzati con materiali derivati dalla raccolta differenziata, ecc.). Considerazioni e criteri di carattere sociale nelle gare d’ appalto della P.A.
Applicazione congiunta dei CAM, strumenti per attuare simultaneamente le diverse indicazioni richiamate nelle comunicazioni della Commissione europea, in particolare quelle sull’economia circolare e l’uso efficiente delle risorse.
Il Piano d’azione nazionale su “Consumo e produzione sostenibile” (Sustainable Consumption and Production Pattern – SCP). Applicazione di processi di governance territoriale da parte di amministrazioni locali, che supportano il territorio con investimenti in infrastrutture e impianti, e i centri di ricerca applicata ai settori produttivi locali, garantendo i percorsi messi in atto dalle aziende e stimolando le azioni sinergiche fra i diversi portatori di interessi. La centralità del territorio come luogo in cui massimizzare le sinergie fra attori istituzionali e non, per creare modelli di “economie circolari” a livello locale, fornendo così alle imprese un’alternativa alle strategie difensive (e perdenti) di licenziamento e delocalizzazione.
I progetti delle startup dell’economia circolare (messa in opera e sviluppo di un processo chimico-meccanico brevettato e di un impianto ingegnerizzato ad hoc, che permette la de-vulcanizzazione e il riciclo di tutte le mescola di gomma; produzione ecocompatibile di bio-spray pacciamante da fonti rinnovabili e scarti agro-industriali in grado dir ricoprire il terreno in prossimità delle colture in alternativa all’uso di plastiche non biodegradabili; messa in opera di un procedimento per il recupero dei fanghi di cartiera destinati allo smaltimento in discarica, in particolare, per l’estrazione dai fanghi delle fibre cellulosiche che vengono così rigenerate e rese funzionali a molte applicazioni).
RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO
Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.
Questo corso si trova sul sito del MePA con codice prodotto: CEIDA-D178

Ulteriori informazioni

Avv. Claudia PASQUALINI SALSA

Hai bisogno di un coach per la formazione?

Ti aiuterà a confrontare vari corsi e trovare l'offerta formativa più conveniente.

Il ruolo della P.A. nell’economia circolare

Prezzo da consultare