Laurea Specialistica in Scienze Religiose con Indirizzo Dialogo Interreligioso e Mediazione Interculturale

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Laurea Magistrale

A Tempio Pausania

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Descrizione

  • Tipologia

    Laurea Magistrale

  • Luogo

    Tempio pausania

  • Durata

    2 Anni

Obiettivo del corso: competenze nella mediazione non violenta dei conflitti; -

Sedi e date

Luogo

Inizio del corso

Tempio Pausania (Oristano)
Viale don Sturzo, 41 , 07029

Inizio del corso

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Profilo del corso

Possono iscriversi al biennio i possessori di laurea triennale in Scienze Religiose o titolo ad essa superiore. Pertanto, al corso possono accedere, anche, gli studenti che non sono in possesso del Diploma in Scienze Religiose (laurea triennale). Per tali studenti è previsto un piano di studi integrativo, costituito da un curricolo propedeutico personalizzato.

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Gustavo García Vázquez

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07/10/2020
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Programma


L’era della globalizzazione ha modificato i tradizionali scenari internazionali e l’ingente aumento dei flussi migratori rende necessario un nuovo equilibrio tra popoli. Nasce oggi la necessità di avere figure professionali con le competenze necessarie ad affrontare ed a programmare la convivenza civile e pacifica tra etnie che si mescolano e che convivono a stretto contatto sullo stesso territorio. La gestione e la prevenzione dei conflitti interetnici viene a basarsi sulla mediazione, sulla conoscenza dell’altro, sulla capacità di mantenere vivo il dialogo e sullo sforzo programmato di produrre integrazione. Nella realtà esistono molti tipi di conflitto, dal livello individuale al livello internazionale, dalla lotta per l’accesso alle risorse fino alla lotta per l’affermazione delle identità etniche; tuttavia, l’attuale assetto geopolitico evidenzia come sia di fondamentale importanza occuparsi di gestire quei conflitti che originano da cause religiose e da differenze culturali. Non vi è altra soluzione che possa dirsi definitiva se non quella pacifica che si produce grazie al dialogo ed al genuino riconoscimento dell’alterità non come polo di conflitto, ma come diversa modalità di espressione della natura umana legata ad ambienti ed a contesti differenti, con la quale sia possibile avviare un processo di progressiva negoziazione ed approfondimento delle rispettive posizioni. La creazione di una convivenza pacifica è un obiettivo che, pur coinvolgendo l’intera comunità internazionale, ha bisogno di essere promosso ed attuato in ogni piccolo distretto di tale comunità, in ogni singola organizzazione di lavoro, nei comuni piccoli e grandi, all’interno delle istituzioni e negli organismi che si occupano di comunicazione mediatica.

A CHI SI RIVOLGE

Ai laureati di primo e secondo livello in ogni disciplina.

A tutti coloro che intendono operare nella mediazione e nella gestione dei conflitti interculturali ed interreligiosi, sia all’interno di istituzioni pubbliche che private, sia nel settore pastorale per sviluppare il progetto culturale ed ecumenico della Chiesa Cattolica che all’interno di ONG.

A tutti coloro che intendano operare nella mediazione e nella programmazione di azioni di integrazione nel settore dell’immigrazione e delle fasce di popolazione svantaggiate, sia a livello di programmazione di politiche sociali, di politiche per lo sviluppo locale che nel settore scolastico.

Agli operatori socio-culturali e sanitari che si devono confrontare con realtà multietniche e che intendono promuovere la cultura dell’integrazione nel proprio contesto di appartenenza.

Agli operatori della Caritas Diocesana e dei centri di accoglienza di enti locali e religiosi.

Per chi opera nel settore turistico a livello internazionale o solamente per operare nelle attività di ricezione di soggetti e gruppi appartenenti a culture diverse dalla nostra.

OPPORTUNITÀ DI LAVORO

Il settore della mediazione interculturale si sta attualmente sviluppando grazie al progressivo aumento delle migrazioni demografiche ed agli effetti della globalizzazione. La necessità di tali figure professionali risulta crescente in molti settori, sia pubblici che privati.

In ambito scolastico vi è la possibilità di partecipare a progetti sull’intercultura e sull’educazione interculturale.

Nell’ambito delle politiche sociali vi è la possibilità di partecipare a progetti relativi alle politiche dell’immigrazione, dal settore dell’accoglienza a quello dell’integrazione, da quello della promozione di azioni in favore delle categorie svantaggiate fino a quello dell’inserimento nel mondo del lavoro.

Nel settore degli organismi per la cooperazione e lo sviluppo, sia in Italia che all’estero, in organismi internazionali, in enti locali o del terzo settore sono richieste figure professionali che abbiano competenza nel settore interreligioso e dell’intercultura.

In ambito istituzionale, degli enti pubblici e soprattutto nelle strutture sanitarie si ravvisa la necessità di formare figure professionali già inserite in tale contesto che siano in grado di trattare con soggetti appartenenti a culture differenti dalla nostra e che siano in grado di supportare i colleghi nel settore dell’intercultura.

In ambito pastorale per chi voglia supportare il progetto culturale della Chiesa Cattolica relativo all’ecumenismo ed in supporto della convivenza pacifica tra soggetti e popoli differenti.

Per chi voglia proseguire la carriera universitaria, la laurea specialistica apre la possibilità ad afferire a dottorati di ricerca ed all’insegnamento presso le università.

Il titolo di laurea specialistica consente la partecipazione a concorsi pubblici per laureati, o l’acquisizione di punteggi utili per ogni tipologia di concorso.

OBIETTIVI FORMATIVI-PROFESSIONALI

La laurea specialistica fornisce un profilo formativo caratterizzato da:

· competenze nella mediazione non violenta dei conflitti;

· conoscenze antropologiche ed interreligiose delle principali etnie mondiali;

· competenze nella negoziazione e nella composizione dei conflitti;

· competenze nella capacità di promuovere la cultura della convivenza;

· competenze nella gestione delle relazioni con le principali etnie;

· conoscenze storiografiche avanzate nel settore delle religioni e dell’interreligiosità;

· conoscenze nell’ambito storico-letterario.

Durata

Il Corso ha durata biennale per un totale di 120 ECTS ed è suddiviso in semestri.

Didattica

Il Corso si svolge normalmente in due anni corrispondenti a 120 crediti formativi europei.

Le attività formative (insegnamenti, laboratori, prova finale) sono misurate in crediti che documentano l'impegno dello studente nello svolgimento dell'attività stessa. Ogni credito corrisponde a 25 ore di impegno complessivo per lo studente, tra partecipazione alle attività didattiche, studio personale e tirocinio. Nel piano delle attività formative è indicato il numero dei crediti attribuiti ad ogni singola attività. L’erogazione degli insegnamenti è suddivisa in semestri.



Metodologia della didattica

Le attività didattiche si svolgeranno con lezioni frontali tradizionali, esercitazioni in aula, gruppi di lavoro, gruppi di discussione, apprendimento cooperativo, autoformazione assistita, attività di tirocinio ed in modalità e-learning grazie all’interfaccia informatizzata dell’Istituto ed alle convenzioni stipulate con le Università e gli Istituti partner.

Criteri di ammissione

Possono iscriversi al biennio i possessori di laurea triennale in Scienze Religiose o titolo ad essa superiore.

Pertanto, al corso possono accedere anche gli studenti che non sono in possesso del Diploma in Scienze Religiose (laurea triennale). Per tali studenti è previsto un piano di studi integrativo, costituito da un curricolo propedeutico personalizzato.

La commissione didattica del Consiglio d’Istituto valuterà contestualmente il percorso formativo precedente ed i crediti conseguiti, per stabilire l’eventuale debito formativo o il riconoscimento di crediti ai fini di abbreviazioni di corso, in modo da calibrare il carico didattico individuale, in vista del conseguimento del titolo necessario per accedere come studente ordinario al biennio specialistico.

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