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Descrizione Il non voluto esilio. Prigionieri, esclusi e devianti nella poesia contemporanea da Umberto Saba a Giorgio Orelli

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Il non voluto esilio. Prigionieri, esclusi e devianti nella poesia contemporanea da Umberto Saba a Giorgio Orelli

«[…] me al largo / sospinge ancora il non domato spirito, / e della vita il doloroso amore.» (Umberto Saba).
Il corso si prefigge di seguire, in un itinerario di lettura e di analisi attraverso la poesia italiana del Novecento, l’emergenza delle figure del disagio e della marginalità, nelle varie forme del prigioniero (reale, come quello ritratto da Vittorio Sereni in Diario d’Algeria, e metaforico, già presente nella Bufera di Montale, in un testo come Il sogno del prigioniero), del deviante (cui sono dolorosamente orientate le figure poetiche di Dino Campana, Amelia Rosselli, Alda Merini e Salvatore Toma) e dell’escluso (che potrà oscillare tra l’immagine del vinto che appare per esempio nei Frammenti lirici di Clemente Rebora, colorandosi poi delle cangianti tinte dell’emarginazione sociale in molti autori successivi, da Cesare Pavese a Elio Pagliarani, da Sandro Penna a Pier Paolo Pasolini, e quella dell’anziano, sempre più allontanato dalla vita produttiva, ritratto da Virgilio Giotti e da molti poeti novecenteschi, e centrale nell’opera di Giorgio Orelli).
La parola poetica diventa, lungo questo percorso, strumento di precisione per scandagliare le molteplici lingue dell’esilio (che si farà ora reale e fisico, ora psichico, sociale, simbolico), un esilio che sembra acuirsi quanto più ci addentriamo nello svolgersi del secolo e ci avviciniamo alla nostra complessa e inquieta condizione presente. Così la figura dell’esilio, in dialogo con i grandi modelli poetici europei (da Baudelaire a Eliot, da Milosz a Celan, a Bonnefoy e a Jaccottet) diventa anche esilio della parola poetica, cifra stessa di un’impresa letteraria che, allontanandosi dal centro che la scaccia, cerca ai margini della semiosfera la propria verità e le ragioni del proprio esistere controcorrente; ritrovando forse, proprio nelle peregrinazioni imposte dall’esilio, l’antichissimo emblema del miglior fabbro Arnaut Daniel: Ieu sui Arnautz qu’amas l’aura / e chatz la lebre ab lo bou / e nadi contra suberna.


Modalità d´esame

L’esame, un colloquio orale della durata di 30 minuti, verterà su due aspetti principali:

  1. Il corso nel suo insieme
  2. Uno degli autori trattati durante il corso, scelto e approfondito personalmente dallo studente (lettura di un’opera e di uno o più saggi critici)

Bibliografia di riferimento

Letture consigliate:

- Rainer Maria Rilke, Lettere a un giovane poeta, (1929), Milano, Adelphi, 1980.

- Michel Foucault, Storia della follia nell’età classica, (1972), Milano, Rizzoli, 19772..

- Eugenio Montale, È ancora possibile la poesia? (1975), in Id, Il secondo mestiere. Prose, vol. 2, Milano, Mondadori, 1996, pp. 3030-39.

- Zygmunt Bauman, Vite di scarto, Roma-Bari, Laterza, 2005.

- Roberto Galaverni, Il poeta è un cavaliere Jedi. Una difesa della poesia, Roma, Fazi, 2006.

- Fabio Pusterla, Domande, margini, rive, in Id., Il nervo di Arnold. Saggi e note sulla poesia contempoanea, Milano, Marcos y Marcos, 2007.

- Philippe Jaccottet, La ciotola del pellegrino (Morandi), a c. di Fabio Pusterla, Bellinzona, Casagrande, 2007.

- Yves Bonnefoy, Il nostro bisogno di Rimbaud, in Id., Rimbaud. Speranza e lucidità, a c. di Fabio Scotto, Roma, Donzelli, 2010.

Una bibliografia critica sui singoli autori e testi trattati sarà fornita durante il corso.
Per un panorama antologico generale della poesia italiana del ‘900 si suggeriscono Pier Vincenzo Mengaldo, Poeti italiani del Novecento, Milano, Mondadori, 1978 e Cesare Segre-Carlo Ossola, Antologia della poesia italiana. Il Novecento, 2 voll., Torino, Einaudi, 2008.

Bibliografia di massima in vista dell’esame

Principali autori trattati e bibliografia di base

- Dino Campana, Canti orfici, a c. di Renato Martinoni, Torino, Einaudi, 2014.

- Amelia Rosselli, L’opera poetica, a c di Emanuela Tandello, Milano, Mondadori, 2012.

- Alda Merini, Vuoto d’Amore, a c. di Maria Corti, Torino, Einaudi, 1991.

- Vivian Lamarque, Poesie 1972-2002, Milano, Mondadori, 2002.

- Vittorio Sereni, Poesie, a c. di Dante Isella, Milano, Mondadori, 1995.

- Id., Frontiera e Diario d’Algeria, a c. di Georgia Fioroni, Fondazione Pietro Bembo, Milano, Guanda, 2013.

- Giorgio Orelli, Sinopie, Milano, Mondadori, 1977.

- Id., Spiracoli, ivi, 1989.

- Id., Il collo dell’anitra, Milano, Garzanti, 2001.

Letture critiche consigliate (altre indicazioni verranno fornite durante le lezioni):

- Neuro Bonifazi, Dino Campana. La storia segreta e la tragica poesia, Ravenna, Longo Angelo, 2007.

- Gianni Turchetta, Dino Campana. Biografia di un poeta, Milano, Feltrinelli, 2003.

- Alessandro Baldacci, Amelia Rosselli, Bari, Laterza, 2007.

- Laura Barile, Avvicinamento alla poesia di Amelia Rosselli, Pisa, Pacini, 2015.

- Stefano Colangelo, Amelia Rosselli, in Poesia del Novecento italiano. Dal secondo dopoguerra a oggi, a c. di Niva Lorenzini, Roma, Carocci, 2002, pp. 185-191.

- Andrea Cortellessa, Vivian Lamarque, in Parola plurale. Sessantaquattro poeti italiani fra due secoli, Roma, Sossella, 2005, pp. 243-47.

- Vitaniello Bonito, Vivian Lamarque, in Poesia del Novecento italiano. Dal secondo dopoguerra a oggi, a d. di Niva Lorenzini, Roma, Carocci, 2002, pp. 256-58.

- Maria Antonietta Grignani, La costanza della ragione. Soggetto, oggetto e testualità nella poesia italiana del Novecento, Novara, Interlinea, 2002.

- Id., Lavori in corso. Poesia, poetiche, metodi nel secondo Novecento, Modena, Mucchi, 2007.

- Pietro De Marchi, Dove portano le parole. Sulla poesia di Giorgio Orelli e altro Novecento, Lecce, Manni, 2002.

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