LAVORARE CON I FAMILIARI DEI PAZIENTI. Interventi psico-sociali ed educativi per il coinvolgimento dei familiari nella presa in carico e nel trattamento dell’adulto e del minore

Corso

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Descrizione

  • Tipologia

    Corso

  • Metodologia

    Online

  • Durata

    6 Giorni

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Il presente corso “Lavorare con i familiari dei pazienti. Interventi psico-sociali ed educativi per il coinvolgimento dei familiari nella presa in carico e nel trattamento dell’adulto e del minore” FAD sincrono, ovvero in diretta web, organizzato da Studio Associato RiPsi, si propone come un percorso formativo finalizzato a fornire ai partecipanti una preparazione multidisciplinare nel lavoro con i familiari, di pazienti sia adulti sia minorenni, per sostenere i percorsi individuali dei pazienti affetti da psicopatologia o da sofferenza psicologica legata a transizioni significative nel ciclo di vita, anche in assenza della presa in carico diretta del soggetto. Il corso intende definire gli ambiti di intervento, i vertici teorici accreditati, le tecniche adottabili e le pratiche innovative in questo campo, in base al contesto e al ruolo professionale, considerando le complessità relative al contratto terapeutico. Il percorso offre l’occasione di acquisire le conoscenze e le competenze utili al fine di lavorare coi familiari a diversi livelli: prevenzione, diagnosi, trattamento, monitoraggio, e in differenti setting – ambulatoriale, semi-residenziale, residenziale – utilizzando in ottica multidisciplinare un approccio multisistemico, multidimensionale e multimodale. Ci si propone di esplorare gli interventi individuali, di coppia e gruppali, mirati e adattati alla psicopatologia, al contesto di cura e agli obiettivi del trattamento, ponendo attenzione all’aspetto transgenerazionale, multiculturale e multietnico. L’obiettivo primario è fornire ai partecipanti conoscenze e competenze adeguate e di pronto utilizzo, flessibili e funzionali al lavoro clinico con i familiari, con particolare riferimento agli interventi in ambito psico-sociale che considerano le figure parentali in senso ampio, e la rete sociale, delle potenti risorse per migliorare l’efficacia dei trattamenti terapeutici, educativi e socio- assistenziali rivolti alle persone con disagio psicologico. Coin

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Opinioni

Materie

  • Psicologia
  • Autismo
  • Coppia
  • Psicoterapia
  • Psicopatologia
  • Adolescenza
  • Psicoeducazione
  • Personalità

Professori

Anna Maria Delogu

Anna Maria Delogu

Dottore di ricerca, psicologa e psicoterapeuta

Annalisa Gernone

Annalisa Gernone

Psicologa e psicoterapeuta

Antonio Basilisca

Antonio Basilisca

Psicologo e psicoterapeuta

Antonio Prunas

Antonio Prunas

Psicologo e psicoterapeuta

Fabio Madeddu

Fabio Madeddu

Psicologo e psicoterapeuta

Programma

INTRODUZIONE AL LAVORO CON I FAMILIARI – ASPETTI DEONTOLOGICI E STRUTTURAZIONE DI UNA RETE
• Introduzione al lavoro con i familiari, assunti teorici e ambiti di intervento attuali
• Contratto e consenso: complessità, deontologia e pratica clinica
• Costruire, sostenere e gestire la “rete che cura”: curing e caring
• Casi clinici ed esercitazioni

LAVORARE CON I FAMILIARI DI ADOLESCENTI – METODI E STRATEGIE DI INTERVENTO
• L’incontro con adolescenti e familiari: “sistemi autenticamente curanti”
• Forme di coinvolgimento dei familiari nel trattamento dell’adolescente: aiutare a distinguere lo sviluppo normale da quello atipico
• Interazione tra i processi maturativi e patologici nell’organizzazione della personalità e nell’integrazione dell’identità: intercettare e trattare gli elementi che influenzano le traiettorie evolutive adolescenziali
• Traumi complessi, psicopatologia e crisi in adolescenza: predisporre “vie di cura emotivamente accettabili”
• Modelli di intervento che accompagnino adolescenti e familiari
• Criticità e potenzialità nella presa in carico e nel contratto
• Alleanze, collusioni, trappole e sabotaggi
• Specificità del sostegno alla genitorialità adottiva ed affidataria
• Riformulare le professionalità degli operatori nei servizi residenziali e semiresidenziali dedicati agli adolescenti: integrare e mediare
• Casi clinici ed esercitazioni

FAMILIARI DI PERSONE LGBTQIA+; DISTURBI DELLA CONDOTTA ALIMENTARE
• Familiari di pazienti afferenti alla comunità LGBT+
• Lavoro con adolescenti transgender e coinvolgimento di loro familiari
• Interventi con gruppi di genitori
• Casi clinici ed esercitazioni
• La famiglia di pazienti con disturbi della condotta alimentare: modelli di attaccamento e sistemi relazionali
• Interventi familiari nel disturbo alimentare in adolescenza e approccio integrato
• La psicoterapia familiare come spazio di risignificazione del sintomo
• Discussione dei casi clinici

DISTURBI CORRELATI A SOSTANZE E DISTURBI DA ADDICTION DISTURBI DI PERSONALITÀ
• Familiari di pazienti con Disturbo da Uso di Sostanze
• Presa in carico e trattamento dei pazienti con Disturbo da Uso di Sostanze e coinvolgimento dei familiari e degli "altri significativi"
• Il contratto terapeutico
• Modelli di trattamento e modalità di intervento con i familiari dei pazienti
• Casi clinici ed esercitazioni
• Familiari di pazienti con disturbo di personalità – modelli e sistemi
• Interventi con i familiari dei pazienti / loro coinvolgimento nel processo terapico
• Casi clinici ed esercitazioni

QUINTA GIORNATA: SPETTRO AUTISTICO
• Osservazione del rapporto bambino-careviger, al fine di dotare quest’ultimo di strumenti osservativi e concreti per migliorare la qualità del rapporto con il figlio (età 0-5 anni).
• Approfondimento delle linee guida italiane per l’autismo (SNLG 21), le quali hanno integrato i “trattamenti mediati dai genitori” (Cochrane Review, Oono et al., 2013) poiché si è riscontrato che i bambini che rispondono meglio alle terapie sono quelli i cui i genitori sono attivamente coinvolti nel trattamento.
• La capacità del terapista di trasmettere al genitore risorse per giocare in modo evolutivo e divertirsi con il proprio bambino ogni giorno.
• Modalità di relazione: osservazione e interventi.
• Strumenti operativi che possano permettere agli operatori di coinvolgere i genitori sia nella fase della diagnosi sia nell’avvio tempestivo degli interventi, secondo un approccio evolutivo ed ecologico.
• Focus sul Modello dei Punti Salienti e dei Touchpoints di T. B. Brazelton; sull’intervento in favore dei Bisogni essenziali per la crescita di T. B. Brazelton e S. I. Greenspan; focus sull’Early Start Denver Model in Famiglia proposto da S.J. Rogers e G. Dawson.
• Casi clinici ed esercitazioni.

SESTA GIORNATA: PSICOPATOLOGIA, INTERVENTO PRECOCE E TRATTAMENTO COGNITIVO INTEGRATO DEL PAZIENTE ALL’ESORDIO PSICOTICO
• Psicopatologia dell’esordio psicotico e della schizofrenia
o Le dimensioni della schizofrenia sul piano psicopatologico
o Modelli eziopatogenetici delle psicosi
o Esperienza di Sé nelle fasi prodromiche: transizione da Ples (psychotic like experiences) a esordio psicotico
• La “chiave” di lettura fenomenologica
o Le sindromi sub-apofaniche e paucisintomatiche
o Esperienza soggettiva e alterazioni dell’ipseità
o Disturbi dell’Intersoggetività e “patologie dell’incontro”
• Prevenzione e intervento precoce nelle psicosi
o Il modello della prevenzione e le tre aree d’intervento
o Segnali di rischio; stati di vulnerabilità e cognitive-perceptive basic symptoms/cognitive disturbances
• Modelli di intervento e presa in carico terapeutica del paziente psicotico o L’organizzazione del lavoro e dell’équipe multidisciplinare
o Assessment e formulazione del caso
o Conduzione del primo colloquio con il paziente all’esordio e trattamento orientato ai familiari:
▪ Emotività espressa (ipercoinvolgimernto emotivo, criticità, ostilità), carico familiare, aspetti predittivi e rischio di ricadute
▪ Interventi di psicoeducazione strutturati: linee guida e co-costruzione di rappresentazioni e significati condivisi
▪ La dimensione emotiva dei caregivers e la riduzione dello stress (abilità di coping e problem-solving)
▪ L’approccio relazionale: abilità sociali e comunicazione efficace
▪ Interventi multifamiliari di gruppo

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