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Storia, cultura, mentalità
Corso
A Mendrisio ()
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Descrizione
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Tipologia
Corso
Basato sullo studio di testi religiosi e letterari scelti principalmente, ma non soltanto, in campo italiano, il corso sarà costruito sul confronto delle immagini dell’esilio antico con le loro metamorfosi medievali, in primo luogo quella ambivalente di Ulisse: eroe errante pre-cristiano ma anche sacrilega.
Opinioni
Successi del Centro
Tutti i corsi devono essere aggiornati
La media delle valutazioni dev'essere superiore a 3,7
Più di 50 opinioni degli ultimi 12 mesi
8 anni del centro in Emagister.
Materie
- Storia
- Storia medievale
Programma
Esuli e banditi nel Medioevo.
Situazioni di bando e di rifugio in un paese straniero erano frequenti durante il Medioevo – si pensi solo all’essilio di Dante –, e i pauperes erano condannati in tempi di carestia a un’erranza forzata attraverso le campagne, massa fluttuante di vagabondi che si spostavano su grandi distanze in cerca di elemosine. Ma per i medievali l’esilio era anzitutto una immagine della fugacità della vita, dell’idea che l’uomo è uno straniero sulla terra: nell’inno mariale Salve regina, cantato ogni giorno da monaci cluniacensi e cistercensi durante la liturgia delle ore, sono evocati i «figli di Eva in esilio» (exules filii Evae). Per questo i nomadi della società medievale erano controllati ma non temuti. Anzi, sulla scia dei pellegrini che bazzicavano da secoli le strade che portavano a Gerusalemme, a Roma o a San Giacomo di Compostela, dal Duecento in poi francescani e domenicani, imposero un modello di nomadismo religioso molto simile a quello che esaltavano nello stesso periodo i romanzi di cavalleria con la figura del cavaliere errante.
Modalità d'esame
Esame orale
Bibliografia
- E. Brilli. L’arte di dire esilio, in La letteratura italiana e l’esilio, «Bollettino di italianistica» (2011) p. 17-41. Disponibile online: https://www.academia.edu/1393989/Larte_di_dire_lesilio_in_Bollettino_di_Italianistica_n.s._anno_VIII_n._2_2011_num._mon._La_letteratura_Italiana_e_lesilio_17-41
- J. Heers. L'esilio, la vita politica e la società nel Medioevo, Napoli, Liguori, 1997.
- G. Milani. L’esclusione dal commune. Conflitti e bandi politici a Bologna e in altre città italiane tra XII e XIV secolo. Roma: Istituto storico per il Medioevo, 2003. In linea: https://www.academia.edu/1435351/Lesclusione_dal_comune_conflitti_e_bandi_politici_a_Bologna_e_in_altre_citt%C3%A0_italiane_tra_XII_e_XIV_secolo
Bibliografia di approfondimento
- « Écritures de l'exil dans l'Italie médiévale», Éd. A. Fontes Baratto, M. Gagliano. Arzaná. Cahiers de littérature médiévale italienne, n° 16-17 (2013).
- Escludere per governare. L’esilio politico fra Medioevo e Risorgimento, Ed. F. Di Natale. Firenze, Le Monnier, 2011.
- Exil et civilisation en Italie (XII-XVI siècles). Ed. J. Heers et C. Bec. Nancy, Presses Universitaires de Nancy, 1990.
- Exile in the Middle Ages: Selected Proceedings from the International Medieval Congress, University of Leeds, 8-11 July 2002, Turnhout, Brepols, 2004.
- La letteratura italiana e l’esilio, «Bollettino di italianistica» (2011, 2).
- J.-M. Claassen, Displaced Persons. The Literature of Exile from Cicero to Boethius. London, Duckworth, 1999.
- V. Mazzoni, Accusare e proscrivere il nemico politico. Legislazione antighibellina e persecuzione giudiziaria a Firenze (1347 -1378), Pisa, Pacini, 2010.
- G. Milani, Banditi, malesardi, ribelli. L’evoluzione del nemico pubblico nell’Italia comunale (secoli XII-XIV), in «Quaderni Fiorentini», 38 (2009), p.109-143.
- P. Zumthor, La misura del mondo. La rappresentazione dello spazio nel Medio Evo. Bologna, Il Mulino, 1995.
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