Corso attualmente non disponibile

La valutazione del rischio reato e l'approntamento del modello ex d.lgs 231/2001

Corso

A Roma ()

Prezzo da consultare

Hai bisogno di un coach per la formazione?

Ti aiuterà a confrontare vari corsi e trovare l'offerta formativa più conveniente.

Descrizione

  • Tipologia

    Corso

  • Durata

    1 Giorno

Professore a contratto presso l’università LUISS Guido Carli, cattedra di informatica giuridica in ambito internazionale, titolare di cattedra in materia di diritti d’autore presso l’Accademia delle belle arti, Rome University of Fine Arts. Consulente e formatore nell’ambito della compliance aziendale (comparto pubblico e privato) in tema di GDPR, 231, Antiriciclaggio, anticorruzione, Sicurezza sul lavoro e sistemi di gestione ISO UNI 9001,45001,14001,27000,37001.

Domande e risposte

Aggiungi la tua domanda

I nostri consulenti e altri utenti potranno risponderti

Inserisci i tuoi dati per ricevere una risposta

Pubblicheremo solo il tuo nome e la domanda

Opinioni

Materie

  • Carattere
  • ISO
  • Antiriciclaggio
  • Giurisprudenza

Programma

Descrizione generale
Il corso, si focalizza sugli adempimenti, doveri, obblighi e relative sanzioni in tema di corretta esecuzione delle prescrizioni contenute nel D. Lgs. 231/2001 (c.d. ‘Norma anticrimine’) delle realtà pubbliche interessate dalla normativa de qua che perseguono a vario titolo parzialmente o totalmente finalità di natura pubblica di carattere economico.
Nello specifico il corso prende in esame anche i profili di responsabilità penali, civili, contabili e disciplinari dei ruoli coinvolti a vario titolo nella progettazione ed implementazione del MOG 231.
Da ultimo si affronta il tema della integrazione tra MOG 231 e gli altri sistemi di gestione cogenti e volontari (GDPR, Antiriciclaggio, Anticorruzione, 9001, 27001,45001, etc). Il tutto rifacendosi costantemente alla migliore dottrina ed alla giurisprudenza più significativa.
Descrizione nel dettaglio
Breve analisi delle finalità del D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231. I criteri generali di attribuzione della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
La responsabilità dell’ente con focus sui soggetti che perseguono finalità di interesse pubblico a carattere economico (es ASL, società partecipate, scuole, università, etc).
I criteri di applicazione della normativa de qua ai soggetti ‘pubblici’: quando e come si applicano le prescrizioni previste dal D.Lgs. 231/2001 in relazione agli enti che agiscono per finalità di interesse pubblico a carattere economico. La necessaria compresenza degli elementi costitutivi (reato presupposto, soggetto attivo in posizione apicale o subordinata, interesse o vantaggio dell’ente).
La definizione di ‘soggetto apicale’: analisi della giurisprudenza più significativa di merito e di legittimità in relazione agli enti che perseguono finalità d’interesse pubblico.
La definizione di ‘soggetto sottoposto all’altrui direzione’ o ‘soggetto in posizione subordinata’: analisi della giurisprudenza più significativa di merito e di legittimità in relazione agli enti che perseguono finalità d’interesse pubblico.
I reati presupposto: analisi delle principali figure criminose contemplate dal D.Lgs. 231 del 2001.
Le tecniche di progettazione e redazione dei modelli organizzativi relativi ad ‘enti’ che perseguono finalità di interesse pubblico a carattere economico: (i) la gestione del rischio ‘reato’; (ii) il concetto ‘cardine’ dei sistemi di gestione definito come ‘Risk based thinking’ (iii) il ciclo di Daming (‘Plan’, ‘Do’, Check’, Act’); (iv) le attività di Risk assessment e Risk management; (v) il concetto di ‘miglioramento continuo’; vi) la regola universale in tema di monitoraggio e valutazione del rischio (ISO UNI 31000); (vii) i protocolli di comportamento; (viii) il codice etico; (ix) l’ODV e il regolamento di costituzione e funzionamento.
L’organismo di vigilanza: (i) composizione, responsabilità, doveri, etc; (ii) le attività di coordinamento e cooperazione con le altre figure operanti nell’ambito dei diversi sistemi di gestione cogenti e volontari (es: DPO, RSPP, Responsabile antiriciclaggio, responsabile anticorruzione, HSE Manager, etc).
Il MOG 231 di un ente che persegue finalità di interesse pubblico a carattere economico e i punti di contatto con la normativa in tema di antiriciclaggio (D. Lgs. 231/2007), anticorruzione (D. Lgs.190/2012), la sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/2008), il trattamento dei dati personali (GDPR Reg. UE 679/2016), ISO UNI 9001, 45001,14001, 27001, 37001 e le relative incombenze organizzative: le specificità del MOG 231 di società partecipate, ASL, Università, etc.
Cenni in merito alle metodologie di progettazione ed implementazione del piano formativo dedicato e interdisciplinare. Il concetto di ‘sistema di gestione integrato’.
La responsabilità patrimoniale dell’ente e le sanzioni amministrative: (i) i criteri di commisurazione della sanzione pecuniaria; (ii) i casi di riduzione della sanzione pecuniaria; (iii) la nomina del ‘Commissario Giudiziale’; (iv) la riparazione delle conseguenze del reato; (v) la pubblicazione della sentenza di condanna. Le misure cautelari applicate all’ente: (i) il sequestro prodromico alla confisca del profitto del reato.
Il procedimento di accertamento e di applicazione delle sanzioni amministrative: (i) le modalità processuali di applicazione delle misure cautelari; (ii) lo svolgimento delle indagini preliminari e dell’udienza preliminare; (iii) le impugnazioni.
Cenni in merito alle vicende modificative dell’ente (es: fusione, trasformazione, etc).
Le responsabilità personali di natura penale, civile, contabile e disciplinare delle singole figure che compartecipano al perfezionamento degli illeciti ex D.Lgs. 231/2001.
METODOLOGIA
Il corso affronta il tema della responsabilità degli enti ex D. Lgs. 231/2001 con approccio teorico pratico. La lezione avrà ad oggetto lo studio della normativa di riferimento, della giurisprudenza e delle principali soluzioni giuridico organizzative da implementare. Si alterneranno momenti di esposizione frontale accompagnati dalla proiezione di slides, lo svolgimento di role playing e l’analisi di casi pratici.
In particolare, si opereranno dei focus in merito alla progettazione e implementazione del modello 231 nel particolare ambito in esame, ai compiti dell’Organismo di Vigilanza, agli obblighi delle figure coinvolte e all’applicazione delle prescrizioni della normativa de qua relative alle figure ed ai ruoli che operano all’interno di enti che perseguono finalità pubblicistiche di carattere economico. Da ultimo si analizzeranno anche gli aspetti connessi alle eventuali responsabilità penali, civile, contabili e disciplinari derivanti dall’applicazione delle sanzioni ex D. Lgs. 231/2001.
Il programma di formazione terrà conto delle diverse mansioni lavorative dei soggetti destinatari.
Il fine dell’attività formativa sarà quello di assicurare un’approfondita ed adeguata conoscenza, comprensione ed applicazione del D. Lgs. 231/2001 da parte dei dipendenti, dei dirigenti e di tutti coloro che svolgono attività lavorativa in favore dell’ente.
Ai fini di una corretta applicazione del D.Lgs. 231/2001 la formazione obbligatoria deve essere disposta già al momento dell’ingresso in servizio dei neoassunti ed in particolar modo dei dipendenti, collaboratori che operano in specifiche aree di rischio.
Ciò nonostante, risulta essenziale osservare che nel caso in cui non risulti implementato alcun modello organizzativo e, di conseguenza emerga che non è stato pianificata ed erogata alcuna attività formativa afferente al D. Lgs. 231/2001 che sia stata progettata in funzione del reale contesto dell’ente, quest’ultimo potrebbe essere considerato responsabile di eventuali illeciti penali commessi da amministratori e/o lavoratori in genere (compresi i collaboratori) nel suo interesse o a suo vantaggio e, pertanto, condannato a pesanti sanzioni pecuniarie e, trattandosi di soggetto che persegue finalità di interesse pubblico, finanche essere raggiunto dal severo provvedimento di commissariamento.
RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO
Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.
Questo corso si trova sul sito del MePA con codice prodotto: CEIDA-A028

Ulteriori informazioni

Prof. Avv. Roberto Csavizzi

Hai bisogno di un coach per la formazione?

Ti aiuterà a confrontare vari corsi e trovare l'offerta formativa più conveniente.

La valutazione del rischio reato e l'approntamento del modello ex d.lgs 231/2001

Prezzo da consultare