Variabili nei Disturbi pervasivi dello Sviluppo: dall'autismo alle forme dissociative tardive, diagnosi e terapia psicomotoria

Corso

A Milano

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Descrizione

  • Tipologia

    Seminario

  • Luogo

    Milano

  • Durata

    2 Giorni

Obiettivo del corso: L'evento prepara ad affrontare la terapia delle Sindromi con Spettro Autistico in rapporto alle caratteristiche funzionali del bambino, alle sue motivazioni, al tipo di processo patogenetico ed alle reali potenzialità evolutive. Rivolto a: Psicomotricisti, Terapisti della neuro e psicomotricità età evolutiva , Psicologi, Neuropsichiatri infantili.

Sedi e date

Luogo

Inizio del corso

Milano
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Viale Marche 93, 20159

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Profilo del corso

Corso triennale di psicomotricità, Laurea di terapista della neuro e psicomotricità età evolutiva, laurea in psicologia, laurea in medicina.

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Opinioni

Materie

  • Valutazione dei dati significativi
  • Impostazione della terapia

Programma

La classificazione del ICD10, assegna a questo gruppo il codice F84 e considera l'inizio delle manifestazioni entro i cinque anni, pur ammettendo poche eccezioni. La classificazione ritiene che tali sindromi possono essere associate a patologie organiche, ma, indipendentemente da ciò, la diagnosi deve basarsi sulle caratteristiche del comportamento e del disturbo della comunicazione. Il gruppo F84 comprende: l'autismo infantile (si evidenzia entro i 3 anni), l'autismo atipico (si evidenzia dopo i 3 anni), la sindrome di Rett (attualmente da considerare a parte), le psicosi disintegrative dell'infanzia, la sindrome di Asperger e altre forme meno definite associate o meno a insufficienza mentale o a iperattività e a movimenti stereotipati.

Oltre alle sindromi sopra citate, tenendo in considerazione che nel percorso evolutivo possono comparire sintomi prodromici spesso sottovalutati, sarebbe opportuno includere le disarmonie evolutive di tipo psicotico. Si dovranno anche considerare le psicosi deficitarie (come da vecchia dizione), le psicosi simbiotiche e alcune forme limite di dubbia interpretazione nosografica.

In tutte queste forme cliniche l'ipotesi più suggestiva è che la causa primaria sia il disturbo della comunicazione con l'altro per una carenza di capacità d'adattamento ai bisogni evolutivi del bambino che a volte possono essere molto difficili da comprendere per anomalie evolutive, situazioni organiche o tipi particolari di organizzazioni funzionali.

La terapia ha come obiettivo primario quello di stabilire una comunicazione consona con le modalità d'essere del bambino, per potere poi iniziare un nuovo percorso evolutivo nel rispetto della persona e delle sue reali potenzialità. Il percorso terapeutico è centrato sulla necessità di vivere concretamente le problematiche assieme al bambino, favorendo l'espressività simbolica e la produzione fantasmatica al fine di permettere di affrontare le problematiche in termini psicodinamici; per il bambino è l'inizio di un nuovo percorso per scoprire assieme al terapeuta le proprie potenzialità di rielaborazione delle problematiche e la possibilità di viverle concretamente in senso evolutivo. La nuova possibilità di vivere un diverso adattamento alla situazione in atto assume un'alta valenza incisiva in quanto è sull'agito che nell'infanzia si verificano favorevoli regressioni per accedere ad una rielaborazione migliorativa della organizzazione del sé e gettare le basi per il favorevole passaggio dal simbolizzato al pensiero

Questo tipo di psicoterapia, con una impostazione specifica del setting, opera con attività motorie, ludiche ed espressive corporee (modalità comunicative privilegiate dal bambino) agite e vissute in una dinamica di relazione con il terapeuta per attivare una elaborazione della conoscenza del Sé, del vissuto delle esperienze nel percorso evolutivo, delle problematiche in atto, per un progressivo miglioramento della sua persona in una proiezione evolutiva sociale.

La caratteristica fondamentale dell'intervento consiste nella non separazione dei settori evolutivi in competenze specifiche (motorie, cognitive ed emotivo-affettive), ma in una modalità d'approccio che imposta il lavoro sulla globalità dell'individuo nel rispetto della sua storia, della sua personalità e delle sue potenzialità nella relazione con l'ambiente familiare e sociale. Le dinamiche terapeutiche verranno vissute in uno spazio e in un tempo agito dal paziente e dal terapeuta per favorire la massima pregnanza di ogni attività esperita.

L'evento propone, nelle diverse forme cliniche, una approfondita analisi delle cause e delle dinamiche che hanno determinato la patologia, dati che saranno fondamentali per l'identificazione degli obiettivi terapeutici. Con tale ottica verranno presentate, con il supporto dei dati clinici e di video-registrazioni, le terapie di bambini affetti da autismo, da psicosi disintegrative, da disarmonie evolutive di tipo psicotico.

Programma dettagliato

14 marzo 2009

Ore 9 - 10

  • Breve introduzione storica sulle classificazioni degli autismi e delle psicosi infantili.
  • Richiamo delle definizioni di autismo, diverse tipologie delle psicosi infantili, disarmonie evolutive di tipo psicotico, bouffées deliranti, borderline.

Ore 10 – 11

  • Quale importanza eziopatogenetica hanno nel processo evolutivo i fattori costituzionali e quelli ambientali?
  • È possibile identificare un fattore in comune?
  • Quali sono le reali necessità terapeutiche e il percorso ricostruttivo verso un miglioramento dell'organizzazione neuropsicologica e una più favorevole strutturazione della personalità nella relazione con il mondo?

Ore 11 - 13

  • Presentazione delle caratteristiche della terapia dell'agito a mediazione corporea:
  • il setting
  • la figura del terapeuta
  • gli obiettivi
  • l processo terapeutico
  • la correlazione tra l'interno e l'esterno al setting.

Ore 13 – 14
Pausa pranzo

Ore 14 - 16
Analisi del percorso eziopatogenetico in alcuni casi con diagnosi di autismo o di psicosi precoce.

Ore 16- 17
Lavoro a piccoli gruppi sui casi presentati.

Ore 17- 18
Sintesi del lavoro dei gruppi e discussione in plenaria.

15 marzo 2009

Ore 9 – 11

  • Terapia di un bambino con autismo di 3 anni e 6 mesi.
  • Analisi di alcune sedute e del processo terapeutico.

Ore 11- 12
Lavoro a piccoli gruppi sul caso presentato

Ore 12 – 13
Sintesi del lavoro dei gruppi e discussione in plenaria.

Ore 13- 14
Pausa pranzo

Ore 14 - 16

  • Terapia di un bambino con psicosi disintegrativa di 8 anni e 2 mesi.
  • Analisi di alcune sedute e del processo terapeutico.

Ore 16 – 17
Lavoro a piccoli gruppi sul caso presentato.

Ore 17 - 17,30
Discussione in plenaria sul metodo presentato, i vantaggi e i limiti, la necessità formativa specifica.

Ore 17,30 - 18
Verifica con questionario.

Docente
Prof. Roberto Carlo Russo, neuropsichiatra Infantile e psicoterapeuta.

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