VIOLENZA, RELAZIONE, CURA. IL GRUPPO COME STRUMENTO CLINICO E FORMATIVO

I MODULO - MODELLI E TECNICHE DI INTERVENTO CON I GRUPPI:

verranno trattate le teorie e le principali tecniche di intervento gruppali a orientamento psicodinamico utilizzabili in ambito clinico e formativo (Large Group, Psicodramma, Gruppo operativo, Social dreaming, Danza-movimento-terapia, Dialogo aperto, Social thinking).

II MODULO - LA MENTE ANALITICA ORIENTATA AL LAVORO CON I GRUPPI:

il gruppo analitico come antidoto alla perdita della capacità di pensiero e come tentativo di pensabilità degli affetti può creare nuovi legami attraverso una elaborazione dei rapporti tra matrice fondamentale e matrice dinamica.

III MODULO - FORMAZIONE E CURA NEL SOCIALE:

Nella società, nei suoi vari livelli di articolazione, si può osservare un indebolimento patologico dei legami. Tra questi: la destabilizzazione e i conflitti sociali dovuti alla imprevedibile e sconosciuta emergenza migranti, che ci ingaggia in nuove pratiche gruppali che coprano il bisogno di psicoterapia dei rifugiati e di supervisione con gli operatori; la prevenzione della violenza di genere attraverso progetti istituzionali mirati e elaborazione della violenza subìta in un’ottica psico-socio-analitica; la violenza nella scuola e nei social media, affrontabile con progetti di formazione in gruppo e l’educazione alle emozioni e all’empatia, con ragazzi e insegnati, come risposta relazionale alla violenza espressa o osservata.

IV MODULO - FORMAZIONE E CURA NELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE E PRIVATE:

viene proposto il gruppo come strumento di elaborazione e mentalizzazione con pazienti e con operatori per reinquadrare e affrontare la violenza come fenomeno relazionale che si manifesta nelle istituzioni di cura dei pazienti gravi, nelle Comunità residenziali, nelle istituzioni penitenziarie e nelle REMS, e infine nei gruppi di lavoro, dove si riflette una violenza che deriva da dinamiche istituzionali e sociali.

V MODULO – FORMAZIONE E CURA CON I MINORI E LE FAMIGLIE:

viene affrontato il trauma in età evolutiva e la violenza nelle famiglie, dove esistono relazioni caratterizzate da conflittualità, comportamenti a rischio e violenza nei legami materno/paterni e tra genitori; setting istituzionali e privati, individuali e di gruppo, permettono alla violenza di diventare visibile e elaborabile nel processo terapeutico, creando reti mentali, familiari e sociali.