Cdl in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioter

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Opinioni su Cdl in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioter

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Storia

Il Corso di Laurea fa parte della Facoltà di medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna.
L'Università di Bologna ha origini molto antiche che la indicano come la prima Università del mondo occidentale. La sua storia si intreccia con quella di grandi personaggi che operarono nel campo della scienza e delle lettere ed è riferimento imprescindibile nel panorama della cultura europea.
L'origine dell'Università di Bologna è attribuita all'anno 1088, data convenzionale fissata da un comitato di storici guidato da Giosuè Carducci.
L'Istituzione che noi oggi chiamiamo Università inizia a configurarsi a Bologna alla fine del secolo XI quando maestri di grammatica, di retorica e di logica iniziano ad applicarsi al diritto.
I primi studiosi di cui si ha documentazione sono Pepone e Irnerio, quest'ultimo definito dai posteri "lucerna iuris". Con la consulenza di quattro doctores ritenuti suoi allievi, Federico I promulga nel 1158 la Costitutio Habita con cui l'Università diventa, per legge, un luogo in cui la ricerca si sviluppa indipendentemente da ogni altro potere.
Dal XIV secolo alle scuole dei giuristi si affiancano quelle dei cosiddetti "artisti", studiosi di medicina, filosofia, aritmetica, astronomia, logica, retorica e grammatica. Dal 1364, viene istituito anche l'insegnamento di teologia.
A Bologna trascorrono periodi di studio Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Guido Guinizelli, Cino da Pistoia, Cecco d'Ascoli, Re Enzo, Salimbene da Parma e Coluccio Salutati.
Una figura rappresentativa di questo periodo è Ulisse Aldrovandi che estende il suo contributo alla farmacopea, allo studio degli animali, dei fossili e di varie meraviglie di natura che raccolse e classificò.
Nel XVI secolo Gaspare Tagliacozzi compie i primi studi di chirurgia plastica. Il periodo aureo della medicina bolognese coincide con l'insegnamento di Marcello Malpighi nel XVII secolo, che ricorre al microscopio per le ricerche anatomiche.
La fama dell'Università di Bologna si propaga, già dal Medioevo, in tutta Europa e diviene meta di ospiti illustri come Thomas Becket, Paracelso, Raimundo de Pegñafort, Albrecht Dürer, san Carlo Borromeo, Torquato Tasso e Carlo Goldoni.
Studiano a Bologna anche Pico della Mirandola e Leon Battista Alberti applicandosi al diritto canonico. Nicolò Copernico vi studia invece diritto pontificio iniziando nel contempo le proprie osservazioni astronomiche.
Con la Rivoluzione Industriale, nel XVIII secolo, l'Università promuove lo sviluppo scientifico e tecnologico. A questo periodo risalgono gli studi Luigi Galvani che, con Alessandro Volta, Benjamin Franklin e Henry Cavendish, è uno dei fondatori dell'elettrotecnica moderna.
Il periodo successivo alla nascita dello stato unitario italiano è per l'Università di Bologna un'epoca di grande rilancio in cui spiccano le figure di Giovanni Capellini, Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Augusto Righi, Federigo Enriques, Giacomo Ciamician, Augusto Murri.
Nel 1888 si celebra l'ottavo centenario dello Studium, evento grandioso che riunisce a Bologna tutte le università del mondo per onorare la Madre delle Università. La cerimonia diviene una festa internazionale degli studi poiché le università riconoscono a Bologna le loro radici, gli elementi di continuità e i comuni ideali di progresso nella tolleranza.
L'Università continuerà a mantenere questa posizione di centralità sulla scena della cultura mondiale fino al periodo tra le due guerre, quando altre realtà iniziano a prendere il sopravvento nel campo della ricerca e della formazione. Essa è dunque chiamata a rapportarsi con le Istituzioni dei Paesi più avanzati intraprendendo un percorso di aggiornamento e crescita. Tra le sfide raccolte con successo, l'Università si impegna in quel confronto con la nuova dimensione europea che condurrà all'innovazione del sistema universitario.

I vantaggi di studiare qui

6 buone ragioni:
1) Per umanità, innanzitutto. Per desiderio di usare la propria sensibilità ed intelligenza allo scopo di utilizzare le tecniche che rendono possibile lo studio del corpo umano (o animale) sano o malato. Per essere utili all’equipe composta da numerose altre figure sanitarie ad aiutare la persona sana o malata.
2) Perché si desidera acquisire, tramite uno studio serio e rigoroso, le competenze che potrebbero rendere possibile il privilegio di dedicare la propria vita professionale a discipline sanitarie che consentono un potente aiuto alla diagnosi ed alla terapia moderna. Perché si desidera apprendere la tecnica delle metodiche radiologiche e radioterapiche, sia in funzione del loro esercizio sia in funzione di una futura attività nel pubblico e nel privato di miglioramento delle tecniche stesse.
3). Perché gli sviluppi tecnologici hanno determinato una moltiplicazione delle tecnologie radiologiche sia diagnostiche che terapeutiche le quali richiedono persone competenti in grado di provvedere al loro utilizzo e messa a punto. Di conseguenza, il CdL in TRMIR prevede, per lo più, sbocchi professionali diretti; dalle statistiche risulta che le potenzialità occupazionali dei Laureati in TRMIR sono assolutamente più favorevoli di quelle della maggior parte degli altri titoli (si veda al riguardo il rapporto AlmaLaurea che fornisce i dati più aggiornati in materia).
4). Perché la didattica tradizionale è affiancata da attività di natura seminariale e laboratoriale e di tirocinio di alto profilo, con l’ausilio di tutte le strutture radiologiche cittadine a disposizione.
5) Perché Bologna è una città universitaria che offre una quantità enorme di stimoli a chi possieda la passione per raccoglierli, sia attraverso istituzioni culturali di primissimo piano, sia attraverso una miriade di eventi che sorgono spontaneamente e dal basso, spesso per iniziativa degli stessi studenti.
6) Perché studiare al CdL in TRMIR di Bologna, in definitiva, è una di quelle cose serie che sono anche estremamente utili a sé ed agli altri.



Argomenti in cui è specializzato

Le apparecchiature e le tecniche radiologiche più avanzate come la Computed Tomography, la Risonanza Magnetica, la Positron Emission Tomography sono insegnate da docenti qualificati e apprese praticamente nel tirocinio.

Descrizione

Il Corso di laurea è nato nel 2000 con la Legge di riforma universitaria che istituiva le Lauree Sanitarie nella Facoltà di Medicina.
Dal 2003 ad oggi ha formato circa 150 Tecnici Sanitari di radiologia Medica. Il 100% di questi ha trovato occupazione stabile nell'arco di 1 anno al massimo. Nei primi 6 mesi tutti hanno comunque trovato occupazione. La qualità della preparazione è sempre stata la cifra di questo corso.

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