Ayurveda Atmabhyangam

Atmabhyangam significa dunque: “massaggio dell’anima”

In talune scuole ayurvediche con il termine “atmabhyangam” si indicano le tecniche di automassaggio. In questo contesto, invece si vuole fare riferimento al “massaggio dell’anima”, ovvero ad una sequenza ayurvedica di recente formazione, creata con finalità di intento psicosomatico, sulla base di antiche sequenze tradizionali di Snehana (oliazioni) dell’ayurveda del nord. Si tratta di un massaggio molto lungo, intorno ai 90 minuti o anche più se eseguito lentamente, e costituisce una vera e propria “meditazione a due”.

È caratterizzato dalla presenza di molte manualità lunghe accanto ad altre più analitiche e segmentali. L’intento è quello di favorire il sorgere di schemi corporei integrati, attivare risonanze vibrazionali sottili . L’energia viene tendenzialmente portata verso il basso e verso il centro del corpo.

Si tratta di una sequenza importante, perché può essere assai indicata come tecnica d’apertura in alternativa allo snehana tradizionale o all'abhyangam in tutti quei trattamenti ayurvedici (come i dhara, i pindasweda, ecc.) che prevedono un massaggio prima dell’applicazione della tecnica specialistica. In questi casi, infatti, si preferisce anteporre una sequenza meno centrata sui distretti corporei – come avviene in un abhyangam tradizionale – scegliendo piuttosto manovre lunghe e rilassanti, più vicine alle tecniche di unzione antiche.

Più di ogni altra tecnica ayurvedica, l’atmabhyangam richiede all’operatore un’assoluta centratura, anche per dare adeguato rilievo energetico alle numerose forme simboliche tracciate sul corpo del ricevente. Per questo motivo riteniamo di proporre l'apprendimento a coloro che abbiano ricevuto un adeguata preparazione di base si in materia ayurvedica che sul sitema energetico (Aura e Chakra).