CHANGE IT!

Ogni nuovo vertice politico e/o amministrativo vuole lasciare la sua impronta. E allora, poco dopo l'insediamento, riunisce i collaboratori più stretti e dà loro il fatidico mandato: «Signori, così non possiamo andare avanti: dobbiamo risparmiare e offrire ai cittadini servizi migliori. Bene, riorganizzate l'ente!». Facile a dirsi, un po' meno a farsi. Chi è incaricato di smontare, rimontare e presentare il nuovo organigramma è animato da entusiasmo e da buoni propositi al punto da chiudersi notte e giorno in uno stanzino e lavorare a testa china. Peccato che si dimentichi quasi sempre della risorsa più preziosa in qualsiasi ambiente di lavoro: le persone... E poi ci si stupisce se la maggior parte dei programmi di change management (che si tratti di ristrutturare un singolo ufficio, un settore, o addirittura l'intero ente) non producono i risultati desiderati, generando anzi costi, conflittualità e un elevato numero di antagonisti. E dire che, se ben condotta, la riorganizzazione rappresenta uno strumento efficace per far emergere le potenzialità latenti dei lavoratori (la persona giusta al posto giusto) e dunque creare valore aggiunto. Il corso (attingendo anche dai più recenti studi dell'Harvard Business School) si propone di trasferire ai partecipanti gli strumenti per dar vita ad una riorganizzazione di successo, capace di incidere sulla cultura dell'ente e sulle abilità delle risorse umane.