Counseling Integrato

Corso

A Tivoli

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Descrizione

  • Tipologia

    Corso

  • Luogo

    Tivoli

  • Ore di lezione

    36h

Obiettivo del corso: Il counselor ha un suo ruolo ben definito e non deve essere confuso con un consulente esperto di comunicazione nè con un esperto in Problem Solving Aziendale. Rivolto a: tutti.

Sedi e date

Luogo

Inizio del corso

Tivoli (Roma)
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Via dei Pini 1/c, 00019

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nessuno.

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Si potrebbe rispondere: è il lavoro che svolge il Counselor.

Ma cerchiamo di saperne di più.

La traduzione fatta dalla definizione dell’"Oxford Dictionary" recita: "consiglio da un consigliere-consulente".

E’ evidente che è una definizione insostenibile sia sotto il profilo linguistico che come presentazione professionale.

Sarebbe quantomeno imbarazzante: alla domanda "di cosa ti occupi o qual è la tua professione?" rispondere: "sono un consigliere-consulente".

Neppure possiamo abbreviare questa definizione ed usare solo la parola "consigliere" o "consulente", perchè daremmo una informazione errata ed inoltre entreremmo in un campo che non è di competenza del counselor.

Dunque le parole counseling e counselor non possono essere tradotte perchè entrerebbero in conflitto con altri ruoli professionali.

Sono parole internazionali con un loro significato proprio e tali debbono rimanere.

La figura professionale del counselor nasce negli anni trenta in America e risponde a tutte quelle persone che pur "non desiderando diventare psicologi o psicoterapeuti svolgono un lavoro che richiede una buona conoscenza della personalità umana." (Rollo May)
Nel caso specifico del counselor non sarà sufficiente una adeguata formazione teorica ma occorrerà che le teorizzazioni siano in parte esperite attraverso un "training professionale individuale e/o di gruppo", che garantisca il superamento da parte del counselor di quella tendenza dell’io ad "esercitare un counseling sulla base di propri, più o meno rigidi, pregiudizi". (Rollo May)

La professione del counselor approda in Europa attraverso la Gran Bretagna dove in breve tempo si afferma con ruoli e funzioni specifiche.

Anche in Italia si opera in questo campo da molti anni anche se senza una specifica definizione di competenza fino agli anni 70, quando scuole, istituti, centri di formazione iniziano a preparare validi professionisti con competenze di counselor.

Tale definizione, però, inizierà ad essere utilizzata solo negli anni 90.

Il counselor in forma generica può essere definito la persona che in un contesto professionale è capace di sostenere in modo adeguato una relazione con un interlocutore che manifesta temi personali, privati ed emotivamente significativi.

Il counselor ha un suo ruolo ben definito e non deve essere confuso con un consulente esperto di comunicazione nè con un esperto in Problem Solving Aziendale.
Operando per differenze possiamo definire:
  • Il Consulente come una figura professionale che attraverso le proprie conoscenze esprime un proprio parere di competenza su un quesito di ordine tecnico.
  • Il Counselor, invece, è la figura professionale che attraverso le proprie conoscenze e competenze è in grado di favorire la soluzione ad un quesito che crea disagio esistenziale e/o relazionale ad un individuo o un gruppo di individui.

Prendiamo in considerazione un sistema aziendale.

Lo psicologo del lavoro si occupa della selezione del personale, mette a disposizione dell’azienda le sue conoscenze tecniche relative alla struttura della personalità, ed in base a tests psicoattitudinali, proiettivi, colloqui ecc. seleziona il miglior elemento che possa ricoprire un determinato ruolo in base alle esigenze specifiche dell’azienda in questione.

Il counselor aziendale è un professionista al quale tutti i dipendenti dell’azienda (compreso lo psicologo del lavoro addetto alla selezione) si possono rivolgere in caso di difficoltà relazionali tra colleghi o difficoltà esistenziali che possono compromettere la propria attività lavorativa e dunque la propria vita.

La competenza del counselor dunque è nella relazione.

Il counseling può essere attuato in diversi contesti lavorativi.

Può essere definito come la possibilità di dare un consiglio professionale o un piccolo sostegno a chi ne fa richiesta all’interno di un contesto ospedaliero, religioso, scolastico, aziendale oppure privato.

Ha il semplice obiettivo di indirizzare la persona verso una possibile soluzione di una problematica presente in un determinato ambito o nata da difficoltà relazionali che possono impedire la libera espressione individuale.

Cosa fa e cosa non fa il counselor.

I campi di intervento del counselor sono definibili con estrema facilità determinando dei semplici punti di riferimento che si evidenziano in base alle specifiche formazioni professionali che saranno riportate di seguito.

Per ora definiamo cosa il Counselor non fa se non diversamente autorizzato.

Non fa terapia, non opera cure di nessun genere, non fa psicoterapia, nè consulenza, non insegna psicologia e genericamente non usa mai il prefisso psico se non acquisito per competenza. (Es. Counselor Operatore Psicosociale, Counselor Operatore Psicopedagogico)

Qual è la differenza tra un Operatore Psicopedagogico ed un Counselor Operatore Psicopedagogico?

Il secondo ha nella propria formazione un percorso di sviluppo personale individuale e/o di gruppo, che gli consente di operare come detto in precedenza "un counseling libero da propri, più o meno rigidi, pregiudizi".- (Rollo May)

Va evidenziato dunque che il Counseling Psicologico prevedendo tra l’altro la diagnosi psicologica, l’orientamento, la prevenzione, il sostegno, la riabilitazione, è una attività di esclusiva competenza del ruolo professionale dello psicologo (che avrà seguito a sua volta una formazione per Counselor).

E ancora il Counseling Medico prevedendo tra l’altro diagnosi fisica, prescrizione di farmaci, esami specialistici, ricoveri ecc. è di pertinenza esclusiva del ruolo professionale del medico. (Anche in questo caso che avrà seguito una formazione per Counselor).

In quali contesti è possibile operare il counseling?

In teoria non esiste un campo di attività specifico per il counseling. Se pensiamo al ruolo del counselor come la persona che favorisce lo sviluppo e l’utilizzazione delle potenzialità già insite nel cliente, aiutandolo a superare quei problemi di personalità che gli impediscono di esprimersi pienamente e liberamente nel mondo, ci rendiamo immediatamente conto che tutto questo può avvenire in ogni tipo di contesto.

Infatti, in funzione di ciò il counseling si sta affermando in ogni campo professionale con lo scopo di migliorare le relazioni interpersonali a seconda dei contesti con adeguate formazioni specifiche.

Avremo dunque, con le dovute variazioni di contesto:
  • counseling individuale, (di coppia, familiare, di gruppo);
  • counseling scolastico.
  • counseling aziendale (piccole, medie e grandi industrie, o in ogni caso unità lavorative strutturate)
  • counseling sessuologico (relativo alla coppia e alle varie tendenze sessuali o alle violenze e agli abusi sessuali)
  • counseling per persone in stato avanzato di malattia (AIDS Cancro)
  • Ecc.
Per comprendere meglio i vari ambiti di intervento si può consultare "Ambiti di intervento" del Counselor.

Definizione della "Figura Professionale del Counselor".

Il Counselor è la Figura Professionale che, avendo seguito un corso di studi almeno triennale, ed in possesso pertanto di un diploma rilasciato da specifiche scuole di formazione di differenti orientamenti teorici, è in grado di favorire la soluzione di disagi esistenziali di origine psichica che non comportino tuttavia una ristrutturazione profonda della personalità.

L'intervento di counseling può essere definito come la possibilità di offrire un orientamento o un sostegno a singoli individui o a gruppi, favorendo lo sviluppo e l'utilizzazione delle potenzialità del cliente.

All'interno di comunità: ospedali, scuole, università, aziende, comunità religiose, l'intervento di counseling è mirato da un lato a risolvere nel singolo individuo il conflitto esistenziale o il disagio emotivo che ne compromettono una espressione piena e creativa, dall'altro può inserirsi come elemento facilitante il dialogo tra la struttura e il dipendente.

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