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    Milano

Obiettivo del corso: Ad avvicinarse a questo stupendo sport: l'equitazione. Rivolto a: Da consultare con il centro.

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Milano
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Via Vivaio 7, 20122

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Presentazione:

Tutti sanno cos'è l'equitazione, e se non lo sanno dovrebbero saperlo! Fare equitazione vuol dire andare in passeggiata con un cavallo, (meglio se ci montate sopra....), vuol dire lavorare in un maneggio per imparare sempre di più e sempre meglio come rapportarvi con il cavallo che montate, vuol dire fare gare di dressage o di salti o di figure.
Insomma vuol dire tante cose, ma la cosa principale è che voi non siete da soli, siete con un cavallo che con voi e per voi farà tutto quello che sarete capaci di chiedergli, con la precisione di un ingranaggio perfetto; un cavallo che vi comunicherà tutta la sua potenza e la sua voglia di correre in un prato o di saltare oltre un ostacolo sempre più alto; un cavallo che diventerà vostro amico e a cui farete carezze e porterete zuccherini e mele e carote e pane secco, non dimenticate, a fine di una cavalcata è importantissimo!
Potrete lavorare in un recinto chiuso o all'aperto, per imparare bene a stare in sella, o potrete tuffarvi in passeggiate elettrizzanti per boschi e colline, con il vento addosso e il sole che vi cuoce la testa sotto il casco.... con un pic nic a metà tragitto che vi aspetta!
Andare a cavallo aiuta a mantenere una postura corretta perchè sul cavallo bisogna starci ben dritti e composti; montare è un massaggio continuo per la spina dorsale, (infatti viene consigliato in alcuni tipi di riabilitazione); vi irrobustirete gambe e braccia, (il lavoro muscolare state sicuri che non lo fa tutto il cavallo); e inoltre è l'ideale per l'equilibrio, per imparare che ogni parte del nostro corpo ha uno scopo ben preciso di muoversi come si muove in un momento ben preciso.
Per noi che non ci vediamo c'è poi davvero un incentivo in più: imparerete a capire cosa sta facendo il cavallo, cosa state facendo voi sul cavallo, se vi siete posizionati in maniera corretta, per muovervi di conseguenza in maniera corretta nello spazio intorno a voi: attenzione, senso dell'orientamento e un'immagine molto precisa della vostra collocazione spaziale diventeranno quasi automatici, per forza!
Insomma andare a cavallo irrobustisce, rende più percettivi, e poi per chi ama gli animali e la natura è l'ideale! E il fatto di non vederci lascia ancora veramente tanto spazio all'abilità personale e e agli altri sensi per farne uno sport da gustarsi davvero a 360 gradi!

Per cominciare:

La prima volta che vi presentate al maneggio l'importante è che siate comodi, nessuno vi dirà che non vi fa montare se non avete già tutto subito e se ve lo dovesse dire.... mandatelo pure elegantemente a quel paese, perchè spendere soldi se non sapete ancora se la cosa vi piace?
Dicevamo che l'importante è stare comodi, quindi mettetevi un paio di pantaloni non troppo stretti ma non troppo leggeri, capirete il perchè.... e un paio di scarponcini o scarpe da tennis, sostenute se le avete.
Probabilmente vi chiederanno di mettere un caschetto, se ne avete uno da bici portatelo che va bene, altrimenti ve lo presteranno loro. Se siete minorenni è obbligatorio!

Quando avrete capito se volete andare avanti...
ecco cosa vi serve!:

L'Attrezzatura:

IL CASCHETTO:


Il caschetto regolamentare si chiama cap, ci sono di diversi tipi e costi, ma se non volete fare gare usatene uno da bici che costano meno e vanno benissimo. Non dimenticatelo quando uscite in passeggiata! Non è per evitare di farsi male in caso di caduta.... (rarissime!) ma per parare i colpi dell'avversa fortuna se il vostro istruttore/guida dovesse scordarsi di segnalarvi qualche frasca e voi non faceste di conseguenza in tempo ad abbassarvi....

GLI STIVALI:

Gli stivali di gomma sono la cosa più comoda e più pratica, li infilate sopra i pantaloni e chi s'è visto s'è visto, non dovete più preoccuparvi di dove andate o cosa pestate.... ricordatevi che i cavalli non è che quando hanno bisogno vanno al gabinetto!... Poi un bel getto dalla canna dell'acqua e via.
Se volete fare un po' i grandi potete dotarvi di stivali di cuoio, ce ne sono di fantastici, ma preparate anche il libretto degli assegni.
Di stivali se ne comprano a costi ragionevoli e si trovano facilmente, (se avete vicino un decatlon andrà benissimo), magari evitate i negozi specializzati in equitazione che sono un po' snob e dove magari li trovate dai 250 euro in su.... Vedete un po' voi!

I CALZONI:

Anche i calzoni ovviamente dovrebbero essere quelli fatti apposta, bianchi o comunque chiari per le gare, per essere più chic.... noi vi consigliamo di cominciare con un bel paio di calzoni neri o comunque scuri, la prima volta che farete lezione all'aperto dopo un giorno di pioggia apprezzerete il suggerimento.
Ce ne sono di diversi tipi e prezzi, comunque abbordabili. La caratteristica principale e che sono dotati di rinforzi all'interno dei polpacci e delle cosce, che sono i punti con cui si "abbraccia" la pancia del cavallo, e che quindi strusciano continuamente sulla sella e sui lacci delle staffe.
Potete montare con pantaloni normali, magari evitate i jeans stretti.... è un consiglio da amico! e i pantaloni troppo sottili, o l'attrito continuo vi farà venire dei bei lividoni molto pittoreschi!

I GUANTI:

Ci sono dei guanti apposta, ma un paio di guanti vecchi andranno benissimo, purchè non vi impediscano i movimenti delle dita e abbiano una presa salda sulle redini. . I guanti servono per non farsi venire le vesciche sulle dita e sul palmo, quando fate dei lavori particolari e insistenti o quando lavorate con cavalli un po'.... muli.
Possono essere utili anche se volete dare uno zuccherino al vostro cavallo alla fine del lavoro, (consigliato!), e non volete sporcarvi troppo le mani perchè siete un po' schizzinosi....

Poi ci sarebbero il frustino, gli speroni, la giacca da gara.... ma sono cose che vengono col tempo.... se vengono.
Intanto al cavallo mica interessano!

Adesso che siete vestiti di tutto punto, vediamo che cosa si può fare in sella a un cavallo.

Per prima cosa se non avete mai visto un cavallo l'istruttore ve lo presenterà, vi spiegherà un po' di teoria prima di farvi salire in sella, giusto quattro cose, se siete fortunati e capitate in un maneggio dove il tempo non è strettissimo magari vi faranno anche "strigliare" e "vestire" il vostro cavallo, vi servirà per conoscerlo meglio e allontanare quel briciolo di timore che 500 chili di muscoli potrebbero avervi messo addosso.
Ricordatevi che al cavallo piacciono le carezze!

Poi sarà il momento di salire in sella, doveva succedere, prima o poi. Cercate di imparare a farlo da soli, senza che qualcuno vi spinga, ma non preoccupatevi se non ci riuscite subito.
Vi faranno fare qualche esercizio da fermo, poi al passo. E' la prima andatura che affronterete, rilassatevi e cominciate a godervela. Con l'andare del tempo farete esercizi più difficili al passo e poi dovrete imparare ad andare al trotto, che è l'andatura un po' più veloce, diciamo una corsettina, per cominciare, ; il trotto è leggermente complicato perchè bisogna imparare a muoversi con i movimenti del cavallo. Non preoccupatevi perchè quando non ci starete neanche pensando vi verrà da solo. A questo punto esercizi al trotto e trotto sempre più veloce, stupendo! Adesso comincerete a divertirvi sul serio!
L'istruttore vedrà che siete belli sicuri in sella e vi insegnerà il galoppo! La soddisfazione che proverete non cerco neanche di descriverla, attenzione a non ubriacarvi di velocità!

E da qui in avanti.... potete fare quello che volete!

Le discipline:

Innanzitutto dove si lavora: il campo dove si lavora, il rettangolo di gara, dovrebbe essere di 60 metri per 20, se è regolamentare, ma più o meno avrà comunque queste dimensioni.
Ogni lato lungo è segnato da tre lettere, in centro e in prossimità degli spigoli, i lati corti sono segnati da una lettera in centro, ci sono lettere intermedie che però all'inizio non vengono considerate.
Le lettere sono: centro primo lato corto: "A". di solito nelle gare è la lettera d'ingresso. State girando in senso antiorario.
Spigolo lato lungo di destra: "F", in centro "B", spigolo più lontano "M"; centro lato corto opposto: "C". State proseguendo sempre girando a sinistra, quindi nello spigolo incontrate la "H", in centro al lato lungo la "E", e nell'ultimo spigolo la "K". L'intersezione delle diagonali è la "X". Come vedete l'ordine non è proprio consecutivo, quindi non fate inutili sforzi di memoria, quando il vostro istruttore comincerà a spiegarvi vi terrete a mente anche le posizioni delle lettere, le lettere infatti vengono usate per descrivere le figure di un esercizio di gara, per esempio: diagonale al trotto da m a k.

Le dimensioni del recinto di gara non cambiano, sia che si lavori in un capannone, cioè un maneggio coperto, o in un recinto esterno. Nelle gare FISE o C.I.P. invece della siepe o staccionata alta potrete trovarvi davanti a un nastro leggero tirato su paletti a un paio di spanne da terra. Sembra terrificante da far seguire al cavallo ma in realtà di solito l'animale tende a non oltrepassare comunque il confine del campo di gara.

IL DRESSAGE:

Il dressage consiste nel disegnare figure nel rettangolo di gara portando il cavallo alle diverse andature, nel modo più preciso possibile.
Questo significa che dovrete imparare a comandare al vostro cavallo con gesti più misurati possibile in modo che obbedisca all'istante e vi porti esattamente dove volete all'andatura che volete.
Ci sono dei passi che sono anche molto difficili, che per il cavallo non sono naturali, per questo normalmente i cavalli destinati al dressage vengono allevati allenandoli esclusivamente per questo. Per capirci, una gara di dressage può comprendere diagonali e cerchi, cambi di direzione, andrete al trotto, al passo e al galoppo, ma se diventerete davvero bravi e avrete un cavallo adatto potrete fargli eseguire anche quei passi laterali e incrociati che chi ha avuto modo di vedere nelle gare o al circo sembrano dei balletti!

Per essere bravi ci vuole tantissimo esercizio, e, possibilmente, sempre lo stesso cavallo e che sia un cavallo da dressage.

E fino a qui è uguale per tutti, vedenti e non vedenti.
Il problema, per noi, è proprio indirizzare il cavallo esattamente sulla lettera dove la figura richiede di andare.

Il maneggio di Merate così come quello di Latina si è dotato di segnali acustici che vengono posizionati sulle lettere principali, e che vengono azionati di volta in volta dall'istruttore, in genere viene attivata la lettera verso cui ci si deve dirigere e la segnalazione viene spenta nel momento in cui si supera il punto esatto e nello stesso tempo viene attivato il segnale sulla lettera successiva. Ma le strategie possono cambiare a seconda del lavoro che si sta facendo. Questo tipo di segnalazioni non disturba il cavallo e consente di avere una percezione perfetta, con un minimo di allenamento, della direzione da tenere e del punto da raggiungere.
In maniera più artigianale, quando non si disponga di segnalatori elettronici, vanno benissimo i nostri accompagnatori o persone in visita al maneggio che di solito si prestano volentieri a questa attività curiosa: posizionateli strategicamente sulle lettere più utili, vi chiameranno con la voce.

Il dressage è diventato disciplina di gara quindi è possibile partecipare a gare FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) e C.I.P. (Comitato Italiano Paralimpico). Occorre tesserarsi ma il tesseramento è automatico se si è iscritti per esempio al nostro gruppo sportivo!
Nelle gare C.I.P. le classifiche sono differenziate per categorie, non vedenti e ipovedenti, per quello che concerne la nostra disabilità, ma chi se la sente può gareggiare in gare FISE, e fare classifica con i normodotati, gareggiando assolutamente alla pari: una soddisfazione grandissima!

Non pensiate che il dressage sia solo per chi vuole gareggiare, in realtà preparare una gara di dressage vi costringe a un allenamento mirato e preciso che poi si rifletterà sul vostro modo di portare il cavallo anche se andate in passeggiata: dovrete per forza diventare bravissimi!

I SALTI:

Per i salti il discorso è un po' differente: in effetti il salto viene affrontato con la solita segnalazione acustica che a seconda delle preferenze può essere posizionata accanto o in centro all'ostacolo, ovviamente se il richiamo è effettuato dall'amico/aiutante di turno e non da un segnale elettronico non fatelo mettere in mezzo all'ostacolo....

Tutto il lavoro di preparazione del salto lo avrete già fatto con l'istruttore, quindi a questo punto non vi resta che puntare il vostro segnale acustico e restare in sella, il resto lo fa il cavallo!
La sensazione è bellissima, sembra proprio di volare.... ma attenti a non volare sul serio!

Normalmente una gara di salto comprende diversi ostacoli di diversa altezza e natura da raggiungere a diverse andature e seguendo uno schema preordinato nel campo di gara, quindi non seguendo il perimetro ma a volte anche passando accanto a un ostacolo che in quel momento non è da affrontare. Questa modalità per noi è abbastanza improponibile, per questo le gare FISE, cioè quelle del circuito italiano normodotati, non sono accessibili per noi.
D'altra parte neanche il C.I.P. riconosce i salti come disciplina di gara.

Di fatto non risulterebbe agevole creare un circuito in cui il percorso sia molto complesso, invece è possibile posizionare due o più salti in modo che siano raggiungibili facilmente, sul perimetro esterno ma anche all'interno, starà poi all'abilità del cavaliere riportare il suo animale sulla pista esterna o comunque nella traiettoria corretta. Quindi si possono tranquillamente organizzare gustosissime gare all'interno dei maneggi dove si monta abitualmente, con un po' di impegno personale.

LE PASSEGGIATE:

Ecco una disciplina comoda comoda accessibile più o meno a tutti.... state pensando voi... e invece non è proprio del tutto vero!

Troverete facilmente maneggi che fanno montare chiunque, anche principiantissimo, ma non voi perchè non ci vedete a meno che non abbiate un accompagnatore che monta anche lui; troverete difficilmente maneggi disposti a portarvi in giro al passo anche su un territorio semplice se non ci vedete e non siete mai stati a cavallo, e vi consiglierei di non insistere, dopotutto hanno ragione loro; troverete difficilmente anche maneggi che vi fanno montare in passeggiata anche se dimostrerete di essere un buon cavaliere, ma almeno qui potrete dire la vostra; infine troverete gestori di maneggi intelligenti che si accerteranno delle vostre abilità e poi vi porteranno senza problemi in memorabili passeggiate tra i boschi, su pratoni dove magari vi faranno fare anche un po' di galoppino, e se siete fortunati troverete anche qualche guado e salite e discese e l'istruttore ruberà per voi prugne selvatiche o fichi lungo la strada.
Ma il nostro consiglio è comunque di non chiedere di montare in passeggiata se non avete mai visto un cavallo, e anche se l'istruttore non è convinto. Non importa se tutti lo fanno, il cavallo è un animale fantastico ma come tutte le cose bisogna conoscerlo e imparare a trattarlo. E' vero anche che normalmente i cavalli dei maneggi che vanno in passeggiata si seguono l'un l'altro ma anche questo non è garanzia di una passeggiata sicura.

Molto meglio comunque farsi una serie di lezioni in un maneggio, imparare a guidare davvero il cavallo e non aspettare che sia lui a prendere le decisioni per voi, imparare a sentire i diversi tipi di terreno che obbligano il cavallo a movimenti diversi,( imparare le posizioni da tenere nelle salite e nelle discese, lo sapevate che in una discesona molto sdrucciolevole il cavallo tiene le gambe larghissime e voi dovete quasi sdraiarvi all'indietro per aiutarlo?) e magari anche qualche trucchetto nel caso vi capiti un cavallo un po' scherzoso.... una volta che saprete stare in sella senza spaventarvi per uno scarto, un'impennata, (rarissime), una falcata al galoppo non richiesta.... potrete affrontare qualsiasi passeggiata rassicurando la vostra guida che vi vedrà beati e tranquilli e padroni della situazione, e godervi davvero tutto quello che il cavallo e la natura possono offrirvi, il vento sulla faccia nelle galoppate, il rumore sordo degli zoccoli sulla terra molle, la potenza scatenata dai posteriori del cavallo in una corsa in salita.

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