Corso Estivo Recitazione
Corso
A Roma
Hai bisogno di un coach per la formazione?
Ti aiuterà a confrontare vari corsi e trovare l'offerta formativa più conveniente.
Descrizione
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Tipologia
Laboratorio intensivo
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Livello
Livello base
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Luogo
Roma
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Ore di lezione
40h
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Durata
5 Giorni
La recitazione è, in fin dei conti un gioco: non per niente gli inglesi con il termine “to play” intendono “recitare”.
Si può scegliere di “giocare” affidandosi completamente al proprio istinto oppure seguendo le regole dettate dall’esperienza. La cosa più difficile è coniugare naturalezza e istinto all’interno di una struttura salda, sicura. Concedersi l’insicurezza essendo sicuri di quello che si fa.
Per arrivare a fare questo bisogna prima di tutto conoscere quali sono i propri mezzi, fisici e mentali, e poi conoscere le regole della struttura.
Sedi e date
Luogo
Inizio del corso
Inizio del corso
Profilo del corso
Nel corso dei cinque giorni si oscillerà tra esercizi di base, improvvisazioni e lavoro su un testo e si farà particolare attenzione a quelle che sono le caratteristiche proprie del “recitare davanti a una macchina da presa”: in tal senso, il corso si pone anche come possibile specializzazione e torna utile anche a chi ha fatto corsi improntati alla recitazione per il teatro.
il corso è adatto sia a chi vuole fare esperienza di quelle che sono le tecniche di base della recitazione sia a chi vuole perfezionare un’esperienza già acquisita in un campo affine – quello del teatro appunto.
L’unico vero prerequisito che viene richiesto riguarda la volontà, il desiderio, la passione nel mettersi in gioco, nel provare a far venir fuori, con forza, ciò che la nostra anima vuole dire.
attestato di frequenza
il corso estivo di recitazione della scuola di cinema Sentieri Selvaggi unisce un discorso di base sul mestiere d'attore a una preparazione in chiave cinematografica: si lavorerà quindi di fronte alla telecamera per imparare a essere più naturali davanti al mezzo
una volta inviata la richiesta di informazioni, sarete ricontattati dalla nostra segreteria per ulteriori info e assistenza nella compilazione della domanda di iscrizione
Opinioni
Materie
- Recitazione
- Recitazione cinematografica
- Recitazione teatrale
- Recitazione televisiva
- Cinema per ragazzi
- Corsi di cinema ragazzi
- Corsi recitazione per ragazzi
- Interpretazione davanti alla telecamera
- Interpretazione cinematografica
- Dizione
Professori
Massimiliano Davoli
attore e refista
regista e attore diplomato all’ Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’amico. La sua carriera si divide tra teatro, cinema e tv in Italia e in Inghilterra. Ha lavorato con i maggiori registi teatrali, andando in tour per diversi anni nei più importanti teatri italiani. Nel 2003 interpreta il film di Peter Greenaway Le valigie di Tulse Luper, dopo il quale si trasferisce a Londra per 3 anni, durante i quali lavora per la serie della BBC “Caravaggio”. In Italia ha lavorato al con Carlo Lizzani, in tv nelle serie Il giovane Montalbano e Squadra Antimafia
Programma
Come uso il mio corpo? Quali sono le mie abitudini inconsapevoli della mia voce, del mio sguardo, della mia postura? Qual è l’attitudine psicologica con la quale approccio al mondo?
Avere una risposta a queste domande è fondamentale per poter capire quale è il proprio mezzo di partenza, e quindi come usarlo essendone padroni.
La voce non è solo un suono che passa attraverso le nostre corde vocali permettendoci di comunicare. La voce è il suono dei nostri pensieri, della nostra personalità, del nostro stato d’animo. La maggior parte di noi usa male la voce a causa di cattive abitudini dialettali o di blocchi emotivi oppure di maschere che spesso usiamo per nasconderci. Essere padroni della propria voce serve a chiunque. Serve agli attori per poter essere in grado di modularla a seconda della propria esigenza, serve a chi ha voglia o bisogno di migliorare la propria capacità comunicativa. La voce intesa come attitudine vocale, dizione, articolazione, respirazione.
GIORNO 3 – IL CORPO DELL’ATTORE E DEL PERSONAGGIOCosi come la voce il nostro corpo ha una sua modalità comunicativa di cui spesso non siamo consapevoli. Questa consapevolezza è per un attore di basilare importanza. Bisogna prima conoscere il corpo dell’attore con tutti i suoi pregi e difetti per poi essere capaci di “manovrarlo”, per metterlo al servizio del corpo del personaggio. Lo scopo non è essere atleti ma burattinai della propria marionetta.
GIORNO 4 – LA TELECAMERA IL PERSONAGGIOTutte le conoscenze acquisite fino a questo punto vanno messe al servizio del personaggio. Come si muove? Come parla? Quale è il suo sguardo? Quale è la sua anima? Come funziona il suo cervello? Come viene”letto” dalla macchina da presa? Recitare davanti a una macchina da presa non significa solo essere “naturali”. Questo è un tipo di naturalezza che porta solo all’essere banali. Molto più difficile è essere capaci di essere veri e al tempo stesso non superficiali, capaci di esprimere i molteplici livelli del personaggio. Essere e non rappresentare
Partendo da un testo scelto si lavorerà sulla creazione di un personaggio d’avanti alla macchina da presa lavorando sia sulla creazione organica, realistica ed emozionale di una persona che è altro da noi, sia sullo studio del mezzo tecnico.
GIORNO 5 – RECITARENegli ultimi due giorni, e in particolare nell’ultimo, si lavorerà su una vera e propria costruzione di una scena come se ci si trovasse su un set. Si metteranno in gioco tutte le conoscenze acquisite in quello che alla fine è il mestiere vero e proprio dell’attore. Esattamente come se ci si trovasse a un provino o su un set pronti a girare!
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