Federico Fellini, tra cronaca e fantasmi

Il corso evidenzierà la stretta relazione tra la fantasia felliniana e la realtà, fin dal suo apprendistato nel cinema come sceneggiatore nel periodo del Neorealismo ma, ancor prima, nel suo lavorare come giornalista, vignettista e caricaturista. Questo suo “partire dalla realtà” lo accompagnerà poi anche nei suoi film da regista, apparentemente contraddistinti dalla fantasia più sfrenata.

In particolare analizzeremo nel dettaglio la genesi e la realizzazione del suo capolavoro “La dolce vita”, la cui narrazione è addirittura strutturata su casi di cronaca, mondana e non, dell’epoca, e con l’analisi del film “Amarcord”, spaccato storico (il fascismo nei primi anni 30) e soprattutto antropologico di un popolo eternamente bloccato nella pre-adolescenza... Questi due capolavori fungeranno anche come esempio delle particolari strutture narrative dei suoi film, quasi più letterarie che filmiche. Durante il corso vedremo però anche numerosi esempi tratti dall’intera sua filmografia, occasione per analizzarne e comprenderne nel dettaglio l’impareggiabile stile.

Obiettivo del corso è trasmettere ai partecipanti conoscenze e capacità sufficienti a comprendere come Federico Fellini, spesso visto come solo interessato ai propri sogni, ossessioni e ricordi personali, sia invece stato forse il più acuto “antropologo” del popolo italiano, documentandone il carattere profondo e le sue mutazioni sociali nel corso del tempo, ponendosi per questo ancora oggi (aldilà dell’indubbio valore estetico della sua opera) come nostro “interlocutore vivo”, aiuto indispensabile a capire chi siamo e da dove veniamo.