Il bilancio di genere

Corso

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Descrizione

  • Tipologia

    Corso

  • Livello

    Livello base

  • Luogo

    In 3 sedi

  • Ore di lezione

    6h

  • Durata

    1 Giorno

  • Inizio

    Scegli data

Uno strumento contro le discriminazioni

La direttiva del 26 giugno 2019, numero 2, che mira a rafforzare il ruolo dei Comitati Unici di Garanzia, afferma che le amministrazioni pubbliche devono promuovere analisi di bilancio che mettano in evidenza quanta parte e quali voci del bilancio di una amministrazione siano indirizzate alle donne, quanta parte agli uomini e quanta parte a entrambi. Auspica inoltre che la predisposizione dei bilanci di genere diventi una pratica consolidata.
Il bilancio di genere è infatti uno strumento per la valutazione del diverso impatto delle politiche di bilancio sulle donne e sugli uomini, in termini di denaro, servizi, tempo e lavoro non retribuito, tramite una maggiore trasparenza della destinazione delle risorse e attraverso un’analisi degli effetti delle suddette politiche in base al genere. In particolare, il bilancio di genere prevede, da un lato, la riclassificazione contabile delle spese del bilancio dello Stato e, dall’altro, l’individuazione di indicatori per monitorare le azioni intraprese per incidere sulle disuguaglianze di genere e la loro associazione alle strutture del bilancio contabile. I criteri per la riclassificazione delle spese sono indicati nella circolare del 29 marzo 2019, numero 9, emanata dal MEF. La costruzione del bilancio di genere comporta una “riclassificazione” delle spese del bilancio alla luce del loro diverso impatto su uomini e donne, considerando come unità di analisi il singolo piano gestionale di ciascun stato di previsione. L’individuazione della categoria da adottare deve avvenire sulla base dell’autorizzazione di spesa, della denominazione del capitolo/piano gestionale e dei dati sulle attività svolte. Dal punto di vista pratico, si tratta di classificare ciascuna voce di spesa fra tre categorie, esaustive e mutualmente esclusive.

Sedi e date

Luogo

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Mestre (Venezia)
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Viale Stazione, 36

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Milano
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Via Vitruvio, 43, 20124

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Torino
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Corso Vittorio Emanuele II, 54

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Profilo del corso

Si distingue infatti tra spese “neutrali”, cioè non connesse al genere, spese “sensibili”, ossia le misure che hanno un diverso impatto su uomini e donne, e spese “dirette a ridurre le diseguaglianze di genere”, ovvero le misure direttamente riconducili o mirate a ridurre le diseguaglianze di genere o a favorire le pari opportunità.

Referenti Amministrativi di tutti gli Enti Locali, membri dei comitati Unici di Garanzia

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Opinioni

Materie

  • Bilancio di genere
  • Promuovere analisi di bilancio
  • Criteri per la riclassificazione delle spese
  • Esaustive e mutualmente esclusive
  • Discriminazione diretta e indiretta
  • Comunicazione e diffusione del bilancio di genere

Professori

Valerio Langè

Valerio Langè

Collaboratore di Synergia e già ricercatore presso il Dipartimento di

Programma

• La questione di genere • Discriminazione diretta e indiretta • Fonti normative e ruolo del CUG nella redazione del bilancio di genere • Strumenti per l’analisi del contesto • L’analisi della domanda e dell’offerta dei servizi • La riclassificazione delle spese in ottica di genere • I criteri e la metodologia indicata dall’articolo 38-septies della legge 196/2009 • Comunicazione e diffusione del bilancio di genere • Esempi di bilancio di genere

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