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Il Dialogo Regista-Attore

Corso

A Milano ()

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Descrizione

  • Tipologia

    Corso

Giunto alla 5° edizione, il laboratorio di OffiCine dedicato a registi e attori a cura di Silvio Soldini, vede quest’anno la partecipazione della vincitrice della Coppa Volpi come migliore attrice all’ultimo Festival Internazionale del Cinema di Venezia: Alba Rohrwacher.
Quali sono le dinamiche che si vengono a creare su un set tra la figura del regista e quella dell’attore? Quali sono i presupposti necessari perché un interprete riesca a esprimersi al meglio muovendosi lungo il sottile confine tra libertà espressiva, specificità del personaggio, aspettative del regista?
Il workshop ha l’obiettivo di mettere in luce il lavoro e il dialogo costruttivo che regista e attore devono mettere in pratica per la buona riuscita di una scena e di un film, attraverso due protagonisti del panorama cinematografico contemporaneo.
Il laboratorio è a numero chiuso: i colloqui di selezione saranno tenuti direttamente dal regista Silvio Soldini.

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Opinioni

Successi del Centro

2017

Tutti i corsi devono essere aggiornati

La media delle valutazioni dev'essere superiore a 3,7

Più di 50 opinioni degli ultimi 12 mesi

18 anni del centro in Emagister.

Materie

  • Laboratorio
  • Cinema
  • Regia cinematografica
  • Attore cinematografico
  • Creatività
  • Linguaggio cinematografico
  • Messa in scena
  • Realizzazione cinematografica
  • Comunicazione diretta
  • Recitazione cinematografica

Programma

Il laboratorio "Il Dialogo Regista-Attore" si struttura come un percorso che, partendo dall’analisi di alcune scene, da improvvisazioni, dal lavoro sul corpo e sullo spazio, arriva a far comprendere l’importanza della costruzione di un dialogo regista-attore improntato sulla collaborazione e sulla creatività.

Si affronteranno le problematiche legate alla veridicità del personaggio, alla modalità di ricerca di soluzioni autentiche e ai percorsi che permettono di trasmettere e raccontare pensieri, informazioni, emozioni, senza sottolineare, senza forzare, nella semplicità di una messa in scena che apparentemente lascia solo accadere le cose. Per provare a dare possibili risposte a due domande: che cosa vuol dire dirigere gli attori? E cosa significa essere diretti?

Il corso vuole arrivare a stabilire i confini di un lavoro complesso portando l’attenzione prima di tutto sulla capacità di osservare, analizzare e ipotizzare nuove possibilità nello sviluppo di una scena o di un personaggio. Qualsiasi scena può arrivare ad esprimere la sua vera forza, si tratta solo di lavorare sui detta­gli, sulla messa a fuoco di ogni piccola azione interna.

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