IL RISCHIO RAPINA: PREVENZIONE, GESTIONE E SOSTEGNO ORGANIZZATIVO

L’art. 28 del D.Lgs. 81/08 che definisce i termini per la valutazione dei rischi alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, prevede che il datore di lavoro effettui la valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari.
A tal fine, si rendono necessarie strategie di contrasto efficaci per rispondere alla crescente domanda di sicurezza da parte delle attività commerciali, turistiche, artigianali e dei servizi, che siano in grado di integrare alle classiche misure tecno-logistiche, nuove competenze/conoscenze sul piano psico-comportamentale, in modo da agire sia su un livello di rischio oggettivo che su quello del senso di sicurezza percepito.
L’evento rapina rientra negli eventi per loro natura traumatici, poiché si presenta come inatteso e minaccioso per l’integrità fisica e può causare sintomi significativi di stress ed incidere sulla qualità di vita del lavoratore e inevitabilmente sulla produttività lavorativa.
Pertanto il datore di lavoro deve valutare anche il rischio rapina per quei lavoratori che, per la tipologia di attività che svolgono, possono esservi esposti, ed assicurare a ciascun dipendente una formazione idonea a fronteggiare un evento traumatico, quale si configura l’evento criminoso della rapina.