ISTDP ADVANCED CORE TRAINING (2° LIVELLO)

LA SEQUENZA DINAMICA CENTRALE DI DAVANLOO e LA ROADMAP PER L’INCONSCIO. Partendo dalla Sequenza Dinamica Centrale di Habib Davanloo, che il terapeuta deve conoscere soprattutto durante la prova di relazione (trial session) che dà al terapeuta una prima “rotta” da seguire nel processo psicoterapeutico si prosegue rispettando una “mappa” realizzata con gli strumenti ideati da Josette ten Have-de Labije. J.t.H. de Labije propone dei diagrammi da seguire e da monitorare per sapere in ogni momento dove si trova e che cosa sta facendo il terapeuta all’interno della relazione con il paziente.

SPETTRO DELLE PSICONEVROSI DI H. DAVANLOO. La diagnosi in ISTDP differisce dalla diagnosi classica proposta dal DSM-V. Si tratta di una psicodiagnosi che prende in esame le dinamiche portate dal paziente fin dal primo momento in cui entra o non-entra in relazione con il terapeuta. Tali psicodinamiche si possono valutare tecnicamente utilizzando i Triangoli di David Malan. Una diagnosi più completa tiene conto anche della “posizione” del nostro paziente sullo spettro delle psiconevrosi di H. Davanloo di cui J.t.H de Labije enfatizza l’aspetto superegoico e la capacità adattiva dell’Io e Allan Abbass considera in dettaglio gli aspetti di resistenza che diventano utili indicatori, non solo della capacità adattiva dell’Io del paziente, ma anche della sua solidità o fragilità.

TRAUMA DI ATTACCAMENTO. La ISTDP si pone come modello d’intervento efficace nei traumi da attaccamento. I concetti di trauma e di trauma dell’attaccamento, la teoria delle psiconevrosi e la teoria dell’attaccamento verranno riproposti arricchiti dai contributi e dagli studi più recenti e dalle ultime esperienze cliniche condotti dai più affermati clinici, ricercatori e neuro scienziati che si occupano di attaccamento ed emozioni.

IL COMPLESSO DEI SENTIMENTI TRANSFERALI. Le emozioni che dapprima erano state traumatizzate nei legami di attaccamento con le figure primarie vengono ora esperite nella relazione terapeutica che risulta essere un’Esperienza Emotiva Correttiva. Quali sono queste emozioni. Quali sono i diversi livelli di espressione. Come lavorarci e quali sono gli errori che tipicamente fa il terapeuta e che devono essere evitati per non perdere l’alleanza di lavoro e per non far fallire la terapia. Questi interrogativi saranno alcuni trai i temi fondamentali sui quali verteranno le lezioni. Il Transfert. Il Transfert erotico nei legami di dipendenza. Il Controtransfert e le emozioni del terapeuta.

ALLEANZA TERAPEUTICA. Come attivare l’alleanza di lavoro e come mantenerla. Le front-door defenses, difese da confrontare/identificare e chiarificare per entrare in relazione con il paziente (J.t.H. de Labije). Ripasso sul tema delle difese (A. Abbass, J. Fredricson, J.t.H. de Labije, D. Fosha). L’utilità di un atteggiamento “compassionevole” (dal latino cum-patior: patire insieme; condividere la sofferenza) del terapeuta all’interno della relazione, come ponte per arrivare al paziente e dal paziente a noi. L’Affect Phobia Therapy (APT) di K. Osborn: approfondimento dei concetti chiave.

PATOLOGIA DEL SUPER-IO. Da Freud alle vignette cliniche di J.t.H. de Labije: le varie “facce” del super-Io, come smascherarlo e come mantenere un Super-Io sano. Il terapeuta funge da modello di Super-Io sano per il paziente nella relazione terapeutica. Lavoro sul terapeuta, il controtransfert e aspetti personali conflittuali irrisolti.

IL MODELLO GRADUATO DI ALLAN ABBASS PER I PAZIENTI FRAGILI. L’utilizzo consapevole ed efficace del modello graduato. Un sempre maggior utilizzo dell’intuito del terapeuta e un uso efficace del suo controtransfert e della sua capacità di sentire e gestire le emozioni, l’adattamento del setting con i pazienti fragili. Patologia borderline.