Karate

Il karate

Arte marziale o Disciplina sportiva?!

Nato per un’esigenza, il karate ( arte della mano vuota ), di sopravvivere è stata negli anni passati un pilastro importante della cultura Giapponese.

La prima delle “arti marziali”, se così si può definire, che studiò l’efficacia delle proprie tecniche sul campo di battaglia.

Non erano previsti regolamenti arbitrali, ma la vita o la morte e, chi tornava dai propri cari, cercava di ottimizzare ed insegnare ad altri come poter sopravvivere.

Nel trascorrere degli anni il karate si appoggia su codici comportamentali diventando una vera e propria arte marziale.

Con i grandi Maestri, il karate, viene portato sul territorio occidentale, trovando persone che iniziarono a coltivare una passione nel praticare, un’arte che accuserà influenze sportive.

Con il trascorrere degli anni, vi è stata una interpretazione e una errata comprensione tra i significati di: Arte Marziale e Disciplina sportiva.

Il karate essendo Arte ( attività dell’uomo rivolta alla creazione di opere di valore – applicata: l’arte rivolta ai fini pratici ) è sostenuta dalla Disciplina ( complesso di norme rivolte all’insegnamento ) ed è considerata tale, ma quando si ha un eccesso di regole, ecco che allora abbiamo un condizionamento dell’arte, ed essa perde il suo significato espressivo originario.

Il karate negli ultimi anni è stato adattato alla esigenze della gente, soprattutto, per tutelare i giovani praticanti, introducendo anche storpiature come: karate-sound, gioco-karate basate solo sulla partecipazione fisica improntata sull’agonista sportivo e, l’eccesso di protezioni e l’elasticità con cui molte federazioni applicano i regolamenti.

“ Non dico che non sia giusto tutelare gli atleti, ma non è neanche giusto cercare di associare un’arte marziale, con delle basi solide di storia, a degli sport, come tanti, legati ai risultati agonistici.”

Federazioni, Società, Maestri ed Istruttori che si legano al concetto di Disciplina ( karate ) Sportiva ( agonistica ) solo per far acquisire prestigio al proprio dojo ( palestra ) , una volta che i loro atleti avranno raggiunto “l’età pensionabile”, per cui non potranno più gareggiare, dovranno essere in grado di dare maggiori conoscenze che si staccano dal mondo delle competizioni.

“ E come già ho potuto constatare la maggior parte di questi allievi, smette di praticare karate o cambia società.”

Il karate shotokan se studiato con passione prima di raggiungere il concetto di gara, quindi avere dei riscontri agonistici, l’allievo deve praticare per circa 20anni, sviluppando su un binario parallelo concetti che compensano quelli agonistici; è allora che egli potrà trasmettere, anche a persone che iniziano ad età avanzate e non hanno interesse a diventare agonisti, il significato e il sentimento del praticare karate.

Alex Guarneri, oltre ad essere un’agonista di Kumite ( combattimento ), dal 2002 insegna karate alla palestra di Isola Dovarese e da circa due anni sta esrcitando a Cremona, città, che in passato vantava di egregi scuole.

Alex, grazie ai prestigiosi insegnamenti del suo maestro Ciro Varone e al sostegno della società di cui fa parte Ten-no, vuole riportare quest’arte marziale a Cremona dando, a chi volesse, la possibilità di non fermarsi alla forma: estetica o agonistica, ma di andare oltre e continuare a praticare la propria passione.

I corsi si tengono presso la palestra ACTIVA in via DIRITTA n°9, il Martedì e il Venerdì dalle 17.00 alle 18.00.L e prime 2lezioni sono gratuite!!!

ISTRUTTORE Alex G.

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