Krav Maga - Kapap - Self Defence

Corso

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Descrizione

  • Tipologia

    Corso

  • Luogo

    San severo

  • Durata

    1 Mese

Rivolto a: tutti.

Sedi e date

Luogo

Inizio del corso

San Severo (Foggia)
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VIA ERGIZIO, 70, 71016

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  • Kapap

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APPLICAZIONE DI TECNICHE BASILARI DI SELF DEFENCE, PER TUTTI.

Il Krav Maga (קרב מגע) è un metodo di combattimento diffuso in ambienti ebraici dell'Europa centro-orientale sin dalla prima metà del XX secolo La parola krav maga, in ebraico moderno, significa letteralmente "combattimento con contatto". La traduzione più utilizzata è comunque "combattimento corpo a corpo". Anche se viene spesso indicata come stile di combattimento finalizzato alla difesa personale, in realtà il krav maga ha una componente offensiva che spesso prevede di attaccare l'avversario prima di essere attaccati.

Il krav maga (difesa personale) è un sistema di tecniche di combattimento e sopravvivenza nato in Israele nella prima metà del XX secolo grazie ad un ufficiale dell'esercito, esperto in tecniche di lotta occidentali, Imi Lichtenfeld. La parola krav maga, significa letteralmente "combattimento con contatto".

Questo sistema venne creato da Imi Lichtenfeld su richiesta del governo Israeliano. Infatti gli venne richiesto di sviluppare un sistema di combattimento efficace ma rapido da apprendere, al fine di addestrare le neonate forze speciali israeliane impegnate subito in una durissima lotta. L'esperienza di Lichtenfeld influenzò pesantemente lo stile e la filosofia del krav maga. Grande ginnasta, pugile e campione di lotta libera, alla base teorica aggiunse una grande esperienza di lotta di strada, maturata in una gioventù in parte passata a lottare per la vita nei vicoli del suo paese natale, allora occupato dai nazisti.

Il risultato della sua opera fu un sistema di combattimento semplice ed efficace, nato appunto per essere appreso in breve tempo. Il krav maga risponde a criteri di tipo militare quali l'efficacia e la rapidità con cui si arriva al risultato desiderato, che spesso è la neutralizzazione definitiva dell'avversario. Infatti esso punta proprio alla neutralizzazione del nemico, prima che questi possa diventare una minaccia, con un mix di tecniche che vanno da pugni a leve articolari, a calci e proiezioni. Esso punta prevalentemente a zone vitali del corpo quali: genitali, carotide, occhi etc, (ritenute normalmente intoccabili negli sport di contatto, e pertanto non può essere praticato in forma sportiva come per tutti gli sport da combattimento).

A ciò si aggiunga la grande attenzione che riveste la preparazione per fronteggiare nemici armati, anche di armi da fuoco.

Il krav maga si rivolge a tutti: uomini, donne e ragazzi. Le sue tecniche trovano particolare riscontro nel campo di operatori della sicurezza, forze armate e di polizia. Grazie ai primi seguaci di Imi Lichtenfeld, oltre che in Israele, il krav maga è ormai diffuso in tutti paesi del mondo, dando vita a numerose scuole.

Imi Lichtenfeld, nacque a Budapest nel 1910 ma crebbe a Bratislava, all'epoca capitale della Slovacchia. Fondamentale per l'educazione di Imi fu la figura del padre, Samuel, un circense esperto di lotta e sollevatore di pesi. In questo clima di grande passione per le attività fisiche e sportive, Imi mosse i primi passi nel mondo del combattimento. Nel 1928 vinse il Campionato giovanile di lotta libera, qualche tempo dopo vinse il Campionato "master" di lotta libera nazionale e di li a poco anche una competizione internazionale di ginnastica e un torneo nazionale di boxe. Gli anni successivi furono un susseguirsi di successi sportivi che testimoniano la sua incredibile predisposizione per gli sport da combattimento. Verso gli anni trenta si trovò ad affinare le sue tecniche di combattimento per le strade, infatti, assieme ad alcuni amici, costituì un gruppo che si addestrava specificatamente a scontri con le bande sempre più numerose di antisemiti. Nel 1940 lasciò Bratislava e fuggì verso la Palestina, sfuggendo all'olocausto. Nel 1944 partecipò alla costituzione dell'esercito israeliano, addestrando diverse unità di élite di Hagana e Palmach. Per oltre 20 anni mise a disposizione della forza di difesa israeliana la propria esperienza nel combattimento contribuendo a forgiare la leggenda delle unità speciali israeliane. Dopo anni passati al servizio dell'esercito si ritirò non rinunciando però a diffondere le tecniche apprese e raffinate negli anni. Infatti adattò il krav maga a scopi civili per renderlo praticabile anche a donne e ragazzi, al fine di permettere a ogni persona di muoversi liberamente in qualsiasi ambiente.

Il krav maga è una "tecnica di combattimento" semplice e pratica (chi la insegna preferisce non chiamarla "arte marziale"). Infatti è nata per essere appresa in breve tempo ed essere usata in un contesto bellico. Il krav maga predilige un approccio offensivo, che caratterizza questo sistema di combattimento. Se altre arti marziali tradizionali, soprattutto di matrice orientale, tendono ad associare oltre all'insegnamento delle tecniche un sistema filosofico e spirituale, il krav maga risponde a criteri di tipo militare quali l'efficacia e la rapidità con cui si arriva al risultato desiderato, che è la neutralizzazione dell'avversario.

Dove spesso molte arti marziali (tra le quali anche quelle da cui il krav maga ha attinto, come il jūdō, il ju-jitsu, il kung-fu, etc...) prediligono un'impostazione attendista che lascia all'avversario la prima mossa, il krav maga punta ad una rapida neutralizzazione dell'avversario prima che questi possa diventare una minaccia. Esso è una sintesi armonica di tecniche derivate dalle arti marziali, da sistemi di lotta a mani nude e dai metodi del close combat del Maggiore Firebairn, un mix di colpi a mano aperta diretti a punti sensibili come naso e gola, pugni di stile pugilistico, leve agli arti del judo e del ju-jitsu, e calci e ginocchiate tipici della thai boxe.

I punti sensibili sono di tre categorie:

  • 1ª categoria - procurano danni irreversibili
  • 2ª categoria - procurano fratture, lacerazioni e K.O.
  • 3ª categoria - procurano dolore senza K.O.

Punti sensibili nella parte anteriore del corpo e relativa categoria:

  • Occhi (1º cat.)
  • Tempia (1º cat.)
  • Atlante (1º cat.)
  • Gola (1º/2º cat.)
  • Genitali (1º/2º cat.)
  • Plesso solare (1º/2º/3º cat.)
  • Fronte (2º cat.)
  • Naso cartilagine (3º cat.)

Punti sensibili nella parte laterale del corpo e relativa categoria:

  • Lato del collo (1º/2º cat.)
  • Ginocchio (2º cat.)
  • Fegato (2º cat.)
  • Reni (2º cat.)
  • Quadricipite (3º cat.)

Punti sensibili nella parte posteriore del corpo e relativa categoria:

  • Cervelletto (1º cat)
  • Tendine d'Achille (2º/3º cat.)

Testa, collo e genitali appartengono alla 1ª/2ª categoria e in combattimento sono difficili da difendere contemporaneamente.

Questa impostazione, adatta ad ambienti ad alto rischio come i teatri operativi mediorientali, potrebbe essere fonte di problemi in situazioni di vita quotidiana: infatti l'approccio aggressivo e anticipatorio potrebbero portare a complicazioni di natura penale. Per questo, nell'ambito civile della difesa personale, il krav maga viene insegnato da istruttori esperti per essere usato solo in casi estremi di pericolo per la propria vita (violenza da strada, tentativi di stupro, aggressioni a mano armata ecc.).

La classificazione del krav maga come sistema di combattimento ravvicinato (come bene evidenzia la traduzione del nome) si evidenzia anche nella sua scarsa attitudine a essere praticato come sport da competizione. Puntando soprattutto a zone del corpo (genitali, carotide, occhi etc.), ritenute normalmente intoccabili per altri sport di contatto, il krav maga difficilmente può essere praticato in forma sportiva, come avviene per karate, taekwondo ed altri sport da combattimento. A differenza delle arti marziali che ritualizzano i gesti il krav maga è un sistema di combattimento pragmatico. Ogni gesto è essenziale, ogni colpo diretto verso un punto sensibile.

A ciò si aggiunga la grande attenzione che riveste la preparazione per fronteggiare nemici armati, anche con armi da fuoco come pistole e fucili, per comprendere l'elevata specificità di impiego di questo sistema di combattimento, in cui lo scontro fra due avversari a mani nude è solo una delle possibilità.

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