L'Albero delle Domande. Seminario sulla competenza interrogativa

In questi ultimi decenni, in relazione all’apprendimento, l’attenzione si è incentrata sugli strumenti che favoriscono l’attivazione e lo sviluppo del pensiero.
La capacità di fare e farsi domande è sicuramente un aspetto centrale de “l’imparare ad imparare” e di un approccio metacognitivo. La competenza interrogativa dovrebbe essere, quindi, una delle principali finalità dell’educazione poiché stimola ad utilizzare ciò che si sa e nello stesso tempo spinge ad andare oltre il già conosciuto e a cercare soluzioni nuove.
Nel momento in cui come insegnante, educatore, genitore vogliamo favorire “l’imparare ad imparare” emerge la necessità di riflettere su come poniamo le domande e quale modello di dialogo interno vogliamo sviluppare nei nostri interlocutori in modo che sappiano poi, in modo autonomo, interrogarsi per affrontare le situazioni problematiche che la vita pone loro di fronte.
La prima giornata si prefigge di analizzare vari tipi di domanda e di sviluppare, nei partecipanti, la consapevolezza della ricaduta delle diverse formulazioni sui processi di apprendimento.
La capacità di fare e farsi domande è, infatti legata non solo al saper attuare delle distinzioni tra le varie tipologie di domande e all’essere consapevoli degli obiettivi che si vogliono raggiungere. La differenza tra il “domandare per valutare” e il “domandare per aiutare ad apprendere” richiede all’educatore di saper articolare la successione delle domande per tracciare un percorso di sviluppo partendo dalle risposte dell’interlocutore. Questa competenza si struttura tenendo conto non solo del contenuto manifesto della comunicazione ma dei vari aspetti in essa implicati tra cui assumono notevole rilevanza gli aspetti relazionali e motivazionali.
La seconda giornata si incentra, in particolare, sulla analisi di interazioni in modo da sviluppare una maggiore capacità di “vedersi in situazione” e dirigere il proprio operato di insegnante, educatore, genitore.