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L’applicazione pratica della rotazione nell’affidamento degli appalti

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Descrizione

  • Tipologia

    Corso

  • Durata

    1 Giorno

 All’indomani dell’adozione del Codice dei contratti, l’intervento dell’ANAC nella linee guida n. 4 ha riportato l’attenzione di tutti sulla necessità di assicurare la rotazione negli inviti e negli affidamenti nell’ambito dei contratti sottosoglia, soprattutto se affidati con il sistema della procedura negoziata. Questo ha fatto sì che si creasse allarme in relazione al corretto uso della rotazione tanto che nel correttivo il legislatore è nuovamente intervenuto affermando la valenza primaria della rotazione. Da ciò è discesa una giurisprudenza che nel tentativo di interpretare cosa sia la rotazione e come si debba applicare ha determinato due filoni interpretativi.

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Opinioni

Materie

  • Giurisprudenza

Programma

Cosa si intende per “rotazione”; l’affermazione della rotazione è un principio. La posizione della giurisprudenza in contrasto con la posizione di ANAC nelle prime pronunce sul tema.
La soluzione del Consiglio di Stato e del Consiglio di Giustizia amministrativa per una ricostruzione del principio in concreto caso per caso: la concorrenza e la non discriminazione. La ripetizione di gare identiche; il fattore tempo; la esatta esecuzione.
La costruzione di un elenco di imprese pro rotazione: le scelte del RUP. Le procedure negoziate dell’art. 63 e i casi di rotazione. Quando è necessario il problema di rispetto della rotazione nel caso della procedura aperta e della procedura negoziata: la rotazione degli affidamenti e degli inviti.
Le problematiche nei mercati elettronici nella giurisprudenza: la eliminazione automatica da parte del sistema del precedente affidatario. Gli effetti distorti della rotazione.
L’impossibilità di “ruotare”: le forniture e servizi infungibili; le linee guida n.8. e la posizione del Consiglio di Stato e dell’Antitrust.
La ricostruzione di una determina; la motivazione pro e contro rotazione. La simulazione della procedura, la pubblicazione dell’elenco degli ammessi e esclusi e la tutela del procedimento: applicazione art. 29 e 53 del codice. La impugnazione della determina e poteri di intervento ANAC.
RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO
Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.
Questo corso si trova sul sito del MePA con codice prodotto: CEIDA-B460

Ulteriori informazioni

Avv. Francesca PETULLÀ

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