Lo psicologo a scuola

9.30 – 11.30 Tavola rotonda interdisciplinare
Coordina Elena Stanchina (Erickson, Trento)

• Il ruolo e le funzioni di psicologhe e psicologi all’interno dei contesti scolastico-educativi
  Maria Cristina Matteucci (Università di Bologna)
• Dirigente scolastico/a e psicologo/a: una collaborazione possibile e necessaria per stare bene a scuola
  Antonio Fini (Istruzione Superiore "G. Capellini - N. Sauro", La Spezia)
• Essere un buon “ricevente”. L'equipe scolastica come evoluzione dello sportello scolastico
  Marco Franchini (Psicologo e psicoterapeuta, Amministratore Unico ASP "G. Gasparini", Reggio Emilia)

12.00 – 13.30 Prima sessione - Lavorare nella complessità
Ogni partecipante avrà la possibilità di scegliere una delle due attività:

• Gestire le relazioni all’interno della realtà scolastica: le funzioni dell’ascolto psicologico
  Giuseppe Maiolo (Psicologo e psicoterapeuta, psicoanalista Junghiano, Università di Trento, Centro Officina del Benessere, Desenzano del Garda, Brescia) e Giuliana Franchini (Psicologa e psicoterapeuta infantile, Desenzano del Garda, Brescia)
  
  A partire dalla diffusa necessità di sviluppare interventi psicologici di aiuto nella scuola, oggi il counselling, come strumento di consultazione rivolto in primis ai minori ma anche a docenti e genitori, è da considerarsi soprattutto uno spazio di ascolto, cioè un luogo dove incontrare non un paziente o la patologia, ma una persona che per libera scelta chiede di parlare di sé con un professionista competente. Il workshop evidenzia la complessità della gestione delle relazioni nella realtà scolastica: se da una parte infatti il colloquio con l’adolescente mette in luce non solo un disagio personale ma anche una volontà di mettersi a confronto con un altro adulto per veder riconosciuta la propria crescita, dall’altra il colloquio con il genitore pone l’attenzione sulle funzioni genitoriali ed educative, così come quello con i docenti ha l’obiettivo di affrontare oltre al disagio segnalato, anche la relazione e le funzioni dell’adulto di riferimento. In qualsiasi caso però occorre sempre ricordare che la consulenza e il colloquio sono efficaci strumenti di prevenzione, che per i e le consulenti sono fondamentali per intercettare precocemente i possibili sintomi del disagio psicosociale. L’intervento si conclude con una breve presentazione dell’esperienza che si sta facendo da anni nella scuola italiana della provincia di Bolzano con l’attività di coordinamento e supervisione dello Sportello “Parliamone”.
  
  
• Essere un buon “inviante” nella collaborazione con il dirigente scolastico: mappare i servizi del territorio e gestirne i rapporti
  Marco Franchini (Psicologo e psicoterapeuta, Amministratore Unico ASP "G. Gasparini", Reggio Emilia)

14.30 – 16.00 Seconda sessione - Usare gli strumenti giusti
Ogni partecipante avrà la possibilità di scegliere una delle due attività:

• Osservazione, test e questionari: gli strumenti di valutazione applicati al contesto scolastico
  Antonella Ammirati (Psicologa e psicoterapeuta, Trento)
  
  Il protocollo MI-CNOP (ottobre 2020) promuove l’utilizzo dell’expertise dello psicologo al fine di mettere in campo azioni concrete per promuovere il benessere individuale, collettivo, sociale e lavorativo all’interno della scuola, intesa come sistema complesso di individui, gruppi e istituzioni (famiglia, realtà territoriali) in interazione tra loro. Assolvere questo compito implica, da parte dello psicologo scolastico, una formazione trasversale e in continuo aggiornamento complementare a quella acquisita come professionista. Lo scopo del workshop è quello di declinare gli strumenti dell’osservazione e dei questionari alle esigenze specifiche del contesto scuola, in cui si ha una molteplicità di domande, differenti destinatari e tempi ristretti, al fine di garantire all’interno di un contesto di ascolto empatico, delle risposte significative e rispettose delle caratteristiche dell’istituzione in cui si opera.
  
  
• Lo strumento del colloquio: porre le domande giuste per offrire risposte significative
  Melania Oliviero (Psicologa, docente e formatrice, Napoli)
  
  Per essere funzionale, il colloquio in ambito scolastico deve essere necessariamente adattato alle peculiarità del contesto; è di fondamentale importanza quindi che il/la professionista sia in possesso di specifiche modalità di gestione dell’utilizzo di questo strumento. Il presente workshop si pone proprio questo obiettivo: a partire dalla preparazione del setting del colloquio, inteso sia come luogo fisico che come spazio mentale e dalla gestione delle modalità di contatto tra utente e psicologo, si vuole riflettere sulle modalità utili ad elaborare una strategia efficace ma soprattutto possibile nei tempi restrittivi che il contesto scuola impone. È importante un ascolto attento e sensibile poiché chiedere e sostenere un colloquio in ambito scolastico risulta ancora più oneroso emotivamente per un utente, piuttosto che recarsi in un luogo esterno, slegato dal quotidiano che invece fa della scuola una “seconda casa” per studenti, docenti e personale scolastico. Risulta fondamentale quindi un confronto anche sui comportamenti da evitare. Durante il workshop si propone inoltre una breve esercitazione che permetterà al professionista di cimentarsi nella pratica al fine di fissare le competenze acquisite.

16.30 – 18.00 Terza sessione - Rispondere alla domanda della scuola
Ogni partecipante avrà la possibilità di scegliere una delle due attività:

• Il mio primo anno da psicologo scolastico: cornice normativa e comportamentale al ruolo dello psicologo a scuola
  Antonella Ammirati (Psicologa e psicoterapeuta, Trento)
  
  Cosa significa per giovani psicologhe e psicologi approcciarsi alla scuola non più come studenti ma in qualità di professionisti? Il workshop si propone di avvicinare i giovani professionisti/e alla natura complessa della Scuola al fine di promuovere maggior sicurezza e autonomia nel proporsi come figure in collaborazione professionale e competente con la stessa. Si cercherà di delineare e di aiutare a muovere i primi passi entro alcuni momenti significativi del lavoro con l’istituzione scolastica quali i requisiti e le competenze da possedere, la presa di contatto, l’invio di un progetto, la costante necessità di riferimento alla deontologia professionale per evitare comportamenti scorretti, le principali metodologie di lavoro.
  
  
• Dall'idea all'intervento nella scuola. Sostenere progettualità e convivenza in un’ottica di prevenzione
  Gabriele Raimondi (Psicologo e psicoterapeuta, Bologna)
  
  L'intervento psicologico nella scuola ha caratteristiche standard ma, allo stesso tempo, deve adattarsi allo specifico contesto. Durante il workshop saranno presentate alcune delle metodologie utili ad individuare i bisogni specifici del singolo istituto al fine di costruire il migliore progetto, ci si confronterà sulle risorse necessarie a sviluppare le diverse azioni di intervento e su come interagire con il sistema scuola e con i singoli attori che lo costituiscono (insegnanti, personale non docente, alunni, genitori ecc.) per conseguire i migliori risultati nella situazione data. Si lavorerà inoltre sulla capacità del professionista di gestire le diverse aspettative e i diversi vissuti (anche personali) rispetto alle specificità dell'intervento nello sportello di ascolto.
  Verrà dato seguito a domande quali: come si costruisce e realizza un intervento di prevenzione nella scuola? Quali sono gli elementi chiave che devono essere considerati nella progettazione e realizzazione di un intervento allo sportello di ascolto e in classe?