PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA E PAESAGGISTICO-AMBIENTALE

Laurea Triennale

A asti

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Descrizione

  • Tipologia

    Laurea Triennale

  • Luogo

    Asti

  • Durata

    Flessible

  • Inizio

    Scegli data

Tra le azioni individuate nella "Dichiarazione di Quito sulle città sostenibili e gli insediamenti umani per tutti" (documento costitutivo della nuova Agenda Urbana) è importante segnalare l'articolo 102 ("We will strive to improve capacity for urban planning and design and providing training for urban planners at national, sub-national, and local levels"*) che sottolinea l'importanza di una formazione nel campo della pianificazione urbana, territoriale, paesaggistica e ambientale.

Sedi e date

Luogo

Inizio del corso

asti (Torino)
via giotto, 20100

Inizio del corso

Scegli dataIscrizioni aperte

Profilo del corso

Il nostro corso di laurea forma un “tecnico del territorio” che ha una preparazione utile a collaborare a tutte le attività connesse alla pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale.

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Opinioni

Materie

  • Urbanistica
  • Aggettivi
  • Determinate
  • Pianificare
  • Pianificazione
  • Migliore
  • Risorse
  • Continuando
  • L'agricoltura
  • Sicurezza

Programma

Cosa vuol dire pianificare?

Pianificare vuol dire orientare l’uso di determinate risorse verso certi obiettivi piuttosto che altri, predisporre gli strumenti necessari e progettare gli interventi che servono a raggiungere gli obiettivi.
Usiamo tanti aggettivi per definire la pianificazione perché sono molte le risorse che possono essere utilizzate per pianificare nel modo migliore: il territorio, la città, il paesaggio, l'ambiente.

Potenzialità

Il territorio italiano è molto ricco di potenzialità ma molte le stiamo sprecando, ad esempio consumando il suolo, continuando a costruire su un territorio che dovrebbe essere usato per l'agricoltura, impermeabilizzando superfici senza pensare alle conseguenze sul cambiamento climatico e sulla sicurezza alimentare.
Non è un problema solo italiano: dalla metà degli anni ’50 la superficie totale delle aree urbane nell’Unione Europea è aumentata del 78%, mentre la crescita demografica è stata del 33%.

Rischi

Il territorio italiano è anche molto fragile. Sei milioni di persone vivono in zone ad alto rischio idrogeologico (frane ed alluvioni) e 3 milioni in quelle ad alto rischio sismico (terremoti), ma spesso si costruisce comunque dove sarebbe meglio non farlo

Città come risorsa

Nelle città si vive, si lavora, si studia, si sviluppano le innovazioni tecnologiche e si crea ricchezza, si scambiano esperienze, si trovano servizi, si comunica: “la città non è un’insieme di case. La città è la casa di una società, di una comunità.” (Edoardo Salzano, Fondamenti di Urbanistica, 1998).

Città come luogo di contraddizioni

Nelle città crescono più facilmente le disparità sociali, spesso è difficile trovare una casa, talvolta mancano i servizi necessari, manca il verde, il traffico è caotico.

Un paesaggio ricco

Il paesaggio italiano è ricco di aspetti naturali (ad esempio montagne, coste, fiumi), ricco di beni e patrimoni che la storia ci ha lasciato (ad esempio città, centri storici), ricco di segni che la cultura, il lavoro, la volontà delle popolazioni vi hanno impresso.

Un paesaggio a rischio

Nello stesso paesaggio, però, si costruisce abusivamente (ad esempio lungo le coste) e si costruisce dove è più rischioso (ad esempio le pendici dei vulcani).

L'ambiente è una risorsa non riproducibile nel suo complesso

L'ambiente include il territorio, la città, il paesaggio, ma anche altri aspetti meno ovvi come, ad esempio, il cambiamento climatico, o l'inquinamento dell'aria e dell'acqua.
Stiamo sprecando e distruggendo molte di queste risorse che sono di difficile o impossibile sostituzione o riproduzione.
È quindi necessario un nuovo modello di sviluppo sostenibile: "uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri (Rapporto Bruntland, 1987)

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