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La Relazione Educativa nei Servizi Territoriali
Corso
A Cagliari ()
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Descrizione
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Tipologia
Seminario
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Ore di lezione
80h
Obiettivo del corso: A conoscere: il ruolo dell'educatore; i setting educativi; le caratteristiche della relazione; la progettazione della relazione educativa. Rivolto a: Educatori professionali.
Profilo del corso
Laurea in materie pedagogiche o diploma + esperienza professionale
Opinioni
Programma
Il ruolo dell’educatore (durata: 20 ore)
I setting educativi (durata: 20 ore)
Le caratteristiche della relazione educativa (durata: 20 ore)
La progettazione della relazione educativa (durata: 20 ore)
Considerazioni. Esistono luoghi, nella storia della cultura, che ad un certo punto cominciano a essere ipertrafficati e i consueti segnali di regolazione della circolazione appaiono incapaci di sostenere i nuovi volumi di movimento e di sosta.La relazione è questo, passata a indicare sia un livello da riscoprire nella quotidiana pratica pedagogica, una ortoprassi, sia un metalivello di spiegazione tendenzialmente onnicomprensivo e organicistico.Ci dicono, infatti che bisogna riscoprire la relazione perché in questa sta il buon destino dell’uomo (è cosa buona in sé), perché una buona relazione facilita un buon apprendimento e impedisce che i giovani cadano prede di sirene edonistiche, consumistiche, violente, televisive.La relazione come strumento per il passaggio di visioni educative, dunque.Ci dicono, altri, che un buon approccio cognitivo è relazionale, che bisogna guardare il tutto e non la parte, che sono più importanti le regole del sistema che i suoi sintomi (i fatti), che bisogna includere il punto di vista altrui.Il problema nasce quando siamo costretti a costruire noi stessi una relazione che, per la sua struttura cambia e ci cambia, una relazione educativa.Siamo, dunque costretti ad agire professionalmente una relazione per ottenere obiettivi di cambiamento e crescita.E siamo costretti ad agirla con quello che siamo, il nostro corpo, le nostre emozioni, il nostro passato, i nostri desideri, le nostre ferite.Diviene, dunque urgente, per chi ha scelto o è stato scelto dall’ingrato mestiere dell’educatore professionale ragionare su quella particolare modalità relazionale che abbiamo a disposizione come strumento di lavoro, quel rapporto nel quale uno insegna e uno impara, quel rapporto nel quale si gioca l’apprendere e l’organizzazione delle esperienza, quel rapporto che sfiora metaforicamente e esistenzialmente altri rapporti (genitoriale, amicale, consulenziale, professorale, erotico) ma che se ne distanzia radicalmente rivendicando uno spazio autonomo in dialogo con altri spazi.
Ulteriori informazioni
Alunni per classe: 15
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