Seminario "il Cantar Naturale"

Corso

A Roma

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Descrizione

  • Tipologia

    Seminario

  • Luogo

    Roma

  • Durata

    2 Giorni

Obiettivo del corso: Masterclass con Antonio Juvarra " Il cantar Naturale ". Rivolto a: tutti.

Sedi e date

Luogo

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Roma
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via del forte tiburino 160, 00100

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nessuno

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Programma

Antonio Juvarra


ha compiuto gli studi umanistici presso l’Università di Padova, dove si è laureato in Lettere, e quelli musicali presso il Conservatorio di Verona, dove si è diplomato in canto, perfezionandosi poi con importanti personalità del mondo del canto, tra cui Carlo Bergonzi.
Dopo il debutto al teatro ‘Verdi’ di Busseto, nell’ambito del concorso internazionale per voci verdiane presieduto da Carlo Bergonzi, ha cantato come solista nei più importanti teatri italiani, tra cui La Scala di Milano, l’Arena di Verona, La Fenice di Venezia, il Massimo di Palermo, personalmente scritturato da direttori come Riccardo Muti e Gianandrea Gavazzeni. Ha cantato inoltre in Francia e in Germania, in sedi prestigiose quali la Grosse Halle di Amburgo e il Teatro dell’Opera di Bonn sotto la direzione di Julius Rudel. Numerose sono le registrazioni da lui effettuate per enti come la RAI, Radio France e la Radiotelevisione Svizzera.

E’ autore del trattato ‘Il canto e le sue tecniche’, edito da Ricordi nel 1987 e adottato come testo di studio in quasi tutti i conservatori;
del metodo teorico-pratico ‘Lo studio del canto’, edito da Ricordi nel 1999 e recentemente tradotto in tedesco;
del volume ‘Riflessioni figurate sul canto’, edito da Armelin nel 2002;
e di molti saggi e articoli, apparsi su riviste musicali nazionali come ‘Nuova Rivista Musicale Italiana’, ‘Musica Domani’, ‘Bequadro’ e altre .

E’ stato chiamato a tenere conferenze e corsi sulla vocalità presso il Mozarteum di Salisburgo e presso numerosi conservatori, università e istituzioni musicali e scientifiche italiane.
Dal 1996 è docente di tecnica vocale presso l’Accademia d’Arte Lirica di Osimo, istituzione dove hanno insegnato cantanti come Ferruccio Tagliavini, Magda Olivero e, attualmente, Raina Kabaivanska.


" IL CANTAR NATURALE "

Si sa che la voce cantata è uno strumento che, se usato bene, esalta al massimo le potenzialità espressive di chi canta, e, se usato male, le annulla, distruggendo sé stesso.. Condizione della libertà di espressione è la libertà di emissione, a sua volta resa possibile da ciò che chiamiamo ‘tecnica vocale’, stupefacente servomeccanismo che ci consente, grazie al fenomeno acustico della risonanza libera, di guidare la voce ‘con un dito’. Alla vera tecnica vocale non si arriva con gli artifici esterni, con le tensioni volontarie, con i controlli localizzati, con le dissezioni anatomiche, con le elucubrazioni intellettualistiche, con i meccanicismi foniatrici, ma con la semplice, vitale, sempre più profonda presa di coscienza del nostro collegamento con la natura profonda.
Stabilito questo misterioso contatto, ecco improvvisamente scaturire un’energia che “muove le montagne”. Non si tratta dell’energia dura degli sforzi muscolari e dei contorsionismi ginnici, ma dell’energia dolce dell’equilibrio interiore e degli atteggiamenti psicorporei globali, olistici.Quest’energia, per quanto invisibile e impalpabile, è reale e ‘passa’, trascendendo ogni posizione statica e ogni controllo localizzato, ogniqualvolta riusciamo a stabilire il giusto rapporto armonico tra le componenti di cui siamo fatti: mente, corpo e sensazioni vitali. I movimenti muscolari, frutto di questa coordinazione globale naturale e di questo uso centrale dell’energia, assumono allora una qualità diversa: da rigidi e meccanici diventano essenziali, sciolti, fluidi, unitari e molto più efficienti. A questo punto tutto cambia, anche la prospettiva con cui vediamo la tecnica vocale: è il canto a educare i muscoli e non viceversa, è la voce che controlla il fiato e non viceversa, è la voce che gradualmente trova da sola la sua posizione, non noi che la costringiamo in una gabbia ai piani alti (abbia o no il nome fatidico e rassicurante di ‘maschera’) o in un bunker sotterraneo in cui ,’affondando’, rifugiarci.”Il canto deve basarsi su una risposta naturale, globale e coordinata di tutto il corpo, altrimenti la gola è costretta all’iperfunzione per compensare la mancanza di un elemento”, aveva intuito già nell’Ottocento Giovanni Battista Lamperti, e alla domanda “come si fanno i suoni ‘a fuoco’ ?” rispondeva: “non si fanno, accadono, come l’arcobaleno.”
Questa è la ‘saggezza vocale’ tramandata dall’antica scuola del belcanto, che ci ha anche lasciato la formula per conseguire la meta e che è data dalla ricerca paziente e assidua del rapporto che intercorre tra due elementi fondamentali dello strumento voce: la sintonizzazione acustica del suono puro, libero, non distorto, resa possibile da una pronuncia essenziale, “a fior di labbra”, da una parte, e,dall’altra, l’uso dolce dell’energia, la distensione muscolare e l’apertura degli spazi interni, resi possibili dalla respirazione naturale profonda.

Gli incontri con il maestro prevedono:
domande e risposte sul “Cantar Naturale”
Ispirandosi a questi principi, il programma del seminario si articolerà in tre momenti:

1)- Presentazione teorica del corso e dibattito sui concetti proposti.
2)- Approfondimento pratico della dinamica respiratoria funzionale al canto, in rapporto anche alla postura.
3)- Lezioni vocali individuali, durante le quali, utilizzando specifici vocalizzi, verranno approfonditi i vari aspetti del canto (compresi quelli mentali e psicologici) e il loro rapporto.
4)- Eventuale applicazione dei concetti tecnici studiati ai brani musicali.
L’obiettivo globale del seminario è quello di fare esperienza, ovviamente a livelli diversi in rapporto alla maturità vocale dei singoli partecipanti, del canto come emissione libera, voce in equilibrio, sintonizzazione acustica del suono puro, armonia globale del corpo e della mente.

MODALITA' DI PARTECIPAZIONE:

Il corso è a numero chiuso: MAX 15 PARTECIPANTI e si svolgerà presso l' ASSOCIAZIONE CULTURALE " ISODO " ( ISTITUTO DI SCIENZE OLISTICHE E DISCIPLINE ORIENTALI ) sita in VIA DEL FORTE TIBURTINO, 160 NEI SEGUENTI GIORNI E ORARI: SABATO 22 MAGGIO 2010 DALLE 9.30 ALLE 13.00 E DALLE 14.30 ALLE 19.30; DOMENICA 23 MAGGIO DALLE 9.30 ALLE 13.00 E DALLE 14.30 ALLE 19.30
( ORARI DI MASSIMA )

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