Workshop per Aziende “TROVARE NUOVI EQUILIBRI SUL MERCATO DEI CEREALI”

Evento

Online

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Descrizione

  • Tipologia

    Evento

  • Livello

    Livello avanzato

  • Metodologia

    Online

  • Durata

    1 Giorno

Il Centro Studi AMIStaDeS propone un workshop di 3 ore rivolto alle aziende che si trovano ad affrontare l'emergenza sul mercato dei cereali, che detta nuove sfide, minacce e opportunità agli operatori del settore.
Il workshop sarà tenuto da Alessandro Giraudo, economista e attualmente docente di Finanza Internazionale e Storia della Finanza in due Grands Ecoles di Parigi. Ha lavorato in Fiat («in corso Agnelli 20»), Ubs, Cargill e, infine, come World Chief Economist del Gruppo internazionale Tradition.

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Opinioni

Materie

  • Relazioni internazionali
  • Geopolitica
  • Materie prime
  • Settore agroalimentare
  • Aziende alimentari

Professori

Alessandro  Giraudo

Alessandro Giraudo

Economista e docente di Finanza Internazionale

Economista, ha studiato a Torino, Genova, Berkeley (con CM Cipolla) e a Salisburgo. Ha lavorato a Torino, Milano, New York, Ginevra, Zurigo, Amsterdam ed a Parigi, dove era World Chief Economist del Gruppo internazionale Tradition. Insegna Finanza Internazionale e Storia della Finanza in due Grands Ecoles di Parigi. È autore di vari saggi di storia economica fra cui Storie straordinarie delle materie prime (premio Città di Pontremoli per la ricerca economica), seguito da Altre storie straordinarie delle materie prime uscito all’inizio del mese di maggio. È membro della Société d’Economique

Programma

La crisi ucraina sta rimescolando le carte sul mercato mondiale dei cereali. Se si osserva il mercato in generale (mais, grano, orzo, avena, ecc.) gli USA sono il più grande produttore mondiale, seguito dalla Cina e dell’Unione Europea a 27; la Russia è al quinto posto e l’Ucraina al settimo. Nella lista dei più grandi esportatori figurano ancora gli USA, l’Argentina, la Russia, seguita dall’Ucraina. Invece fra i grandi importatori il Giappone è il primo nella lista, seguito dall’Egitto, dal Messico e dalla Corea del Sud.


Sviluppando l’analisi settoriale, si osserva che sul mercato del grano la Russia è al quinto posto nella lista dei grandi produttori e l’Ucraina è all’ottavo posto, ma questi due Paesi sono importanti esportatori: figurano al secondo e sesto posto. Nel caso del mais, l’Ucraina è il sesto produttore, ma il terzo esportatore. E nel caso dell’orzo la Russia è il secondo produttore mondiale e l’Ucraina il quinto; i due Paesi sono alla terza e quarta posizione per l’esportazione.


Ma le esportazioni dal mar Nero attualmente sono in parte bloccate. Infatti, i porti ucraini sono stati minati dal genio militare ucraino (per proteggerli contro sbarchi russi dal mare) e i noli sono esplosi (il costo è passato da 40 a 80 dollari/tonnellata, per esempio fra mar Nero ed Egitto) e i premi richiesti dagli assicuratori per coprire i rischi della merce e della nave sono stati moltiplicati per quattro. In questo momento ci sono 70 navi che attendono di caricare della merce alla rinfusa davanti ai porti ucraini e russi.


I principali importatori di cereali russo-ucraini sono i Paesi dell’Europa occidentale, del Maghreb (nord-ovest dell’Africa mediterranea), del nord-est dell’Africa, del Medio-oriente e dell’Africa tropicale. È possibile rimpiazzare i flussi destinati a queste regioni dal mar Nero con dei flussi provenienti da altre regioni, consentendo alle imprese italiane di continuare a produrre e rimanere competitive?

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