Yoga Doriano Sardu

Il lavoro che proponiamo in quest’annualità è volto a sciogliere le tensioni muscolari e migliorare la postura attraverso la pratica sia fisica che introspettivo-meditativa.

Asana

Per la nostra visione occidentale, il corpo deve stare sempre in movimento. Fermare il corpo, anche per pochi istanti, è come morire.

Lo yogi deve stare nella posizione statica (asana) per almeno tre ore, affinché sia compiuta. Noi non aspiriamo a tanto, ma vogliamo assaporare cosa significa la staticità.

I saggi dicono: “Non c’è asana senza pranayama e dharana (meditazione).”

Nella pratica dell’hatha yoga non può mancare il suryanamaskara. I guerrieri praticavano questo esercizio (sequenza dinamica di posizioni statiche) per potenziare il corpo e la mente prima di ogni battaglia.

Raja yoga e Kriya yoga sono la parte regale dell’hatha yoga.

Fino al secolo scorso, i Kriya erano tenuti segreti e venivano riservati agli iniziati, che li tramandavano da maestro a discepolo.

In queste pratiche, la mente e il respiro si mettono in sincronia con i circuiti cosmici, veicolando l’energia vitale ovunque nel corpo.

Questa pratica agisce nella profondità dell’essere purificando i canali pranici.

Hatha vidya.

Ha significa sole, tha luna; uno dei significati della parola hatha è forza; vidya significa conoscenza, consapevolezza.

Hatha vidya significa: consapevolezza della forza.