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Dalla giustizia minore ai recenti correttivi del tavolo tecnico presso il Ministero della Giustizia

Corso

A Roma ()

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Descrizione

  • Tipologia

    Corso

  • Durata

    1 Giorno

Il corso ha lo scopo di fornire gli strumenti teorico-pratici per orientarsi nella predisposizione/aggiornamento della documentazione necessaria all’adeguamento delle strutture pubbliche alle disposizioni della Legge 57/2016 e dal D.lgs 116/2017 come modificati dalle recenti innovazioni elaborate in sede di Tavolo Tecnico istituito presso il Ministero della Giustizia. A tal fine, esso è articolato in due parti: la prima è rivolta a illustrare agli operatori il quadro giuridico di riferimento; la seconda, strutturata in due sessioni, è interamente dedicata alle modalità di elaborazione della documentazione, cioè dei provvedimenti richiesti dalla normativa per l’istituzione ed il funzionamento dei neo istituiti “Ufficio per il Processo” e “Ufficio di collaborazione con il Procuratore della Repubblica”.

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Opinioni

Materie

  • Giustizia
  • Magistratura
  • Giudice di pace
  • Pace
  • Tecnico

Programma

Norme di riferimento principali: art. 106, comma 2 Cost, art. 97, comma 4 Cost.,”Principi fondamentali relativi all’indipendenza della magistratura” approvato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1985, Legge 379/1991 e (s.m.i.) sostitutiva dell’istituto del Giudice Conciliatore con il “nuovo” GDP, il D.lgs 51/1998 istitutiva del Giudice Onorario di Tribunale e del Vice procuratore Onorario e le innovative disposizioni del DM 7/07/1999, la Legge 56/2016 ed i suoi principi ispiratori, il decreto attuativo D.lgs 116/2017, composto di 35 articoli tra i quali, in particolare, l’organizzazione della m.o. tra le nuove modalità di impiego nei tribunali e nelle procure e la rideterminazione dei ruoli svolti al loro interno, il decreto legislativo correttivo licenziato in seguito e per effetto della istituzione del Tavolo Tecnico presso il Ministero della Giustizia.
La definizione di “onorarietà” negli Atti dell’Assemblea Costituente e le differenze con le esperienze del giudice laico nella giurisdizione europea.
Il modello sotteso all’art. 106, II comma Cost. (pag 52) la ratio ed i limiti della disposizione Costituzionale.
Il dibattito circa la necessità del possesso dei requisiti di natura tecnica-operativa.
I primi progetti di legge sulla magistratura onoraria divisi tra un “modello forte” ed il “modello debole” di magistrato onorario; le delicate questioni del metodo di nomina , delle competenze, delle incompatibilità ed infine della reiterabilità dell’incarico.
I primi progetti attuativi operati negli anni dal 1976 al 1978. In particolare il progetto “Bonifacio” prototipo di un modello “forte” di magistrato onorario.
La completa ristrutturazione organizzativa operata tra il 1990 e l’anno 2000. Il superamento della figura del Giudice Conciliatore e la nascita del Giudice di pace, introdotta con le Leggi 374/1991; L. 198/1999; D.P.R. 198/2000.
L’istituzione delle due nuove figure dei Magistrati Onorari di Tribunale e dei Vice Procuratori Onorari con la riforma attuata dalla disciplina dettata dal D.lgs 51/1998, integrata dai DM 26/09/2007“Modifica ed integrazione dei criteri per la nomina e la conferma dei vice procuratori onorari e DM 26/09/2007 “Modifica ed integrazione dei criteri per la nomina e la conferma dei giudici onorari di tribunale”. L’innovativo DM 7/07/1999.
La delicata questione della dotazione organica della magistratura onoraria, approvando un articolato che definisse compiutamente il ruolo, lo status e la disciplina dei magistrati onorari.
L’importanze esperienza della (fallita) Commissione Acone, avente il compito di approntare un revisione organica e complessiva della magistratura onoraria.
Dalla previsione di una revisione organica, alla ben più modesto Decreto Legge 354/2003 di mera proroga dell’incarico dei magistrati onorari di imminente scadenza.
La legge Carotti prevedeva che la riforma avvenisse entro cinque anni, ma l’utilizzo di GOT e VPO vide prorogare detta scadenza di anno in anno, sino all’ultimatum dato nel 2015 che ha dato impulso alla relazione della legge delega del 29 aprile 2016, la quale ha tentato di chiarire le zone meno chiare dettate dalle discipline precedenti.
Le direttive principali della L. 57/2016, la predisposizione di uno statuto unico per la magistratura onoraria, la riorganizzazione dell’ufficio del giudice di pace, la rideterminazione dei ruoli con un importante ampliamento delle competenze dei magistrati onorari.
I due nuovi modelli organizzativi dell’ufficio per il processo (UPP) e dell’ufficio di collaborazione con il Procuratore della Repubblica (UPC), le novità nella organizzazione amministrativa degli uffici giudiziari e le rilevate criticità legate principalmente alla forma di collaborazione definita ufficio per il processo.
Gli aspetti pratici nella redazione dei singoli provvedimenti necessari all’istituzione ed al funzionamento dei vari modelli organizzativi previsti dalle recenti normative, nonché la procedura successiva costituita dall’invio della documentazione alla sezione specializzata del Consiglio Giudiziario.
Il contenuto del D.lgs 116/2017, le norme cardine della riforma, dai requisiti per poter accedere alla magistratura onoraria, le incompatibilità, le nuove modalità di impiego dei magistrati onorari negli uffici, le nuove competenze del giudice di pace, il tirocinio, la formazione e la procedura di conferma dei m.o., il sistema disciplinare ed il regime transitorio. La questione del compenso e la delicata questione della tutela previdenziale.
Il dettaglio dei lavori e gli esiti del Tavolo Tecnico per la riforma della magistratura onoraria, istituito con DM 21/09/2018, avente il compito di studiare e proporre modifiche al recente D.lgs 116/2017.
RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO
Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.
Questo corso si trova sul sito del MePA con codice prodotto: CEIDA-A658

Ulteriori informazioni

Avv. Alessandra Battistini

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