Laboratorio Stanislavskij - Strasberg
Corso
A Roma
Hai bisogno di un coach per la formazione?
Ti aiuterà a confrontare vari corsi e trovare l'offerta formativa più conveniente.
Descrizione
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Tipologia
Corso
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Luogo
Roma
Sedi e date
Luogo
Inizio del corso
Inizio del corso
Opinioni
Programma
per attori professionisti e allievi attori
egisti e pedagoghi
a cura di Giorgina Cantalini
una volta a settimana
una lezione fiume di sei ore
il lunedì pomeriggio
dalle 15 alle 21 circa
Prendendo spunto dalle metodologie e dalle domande base dei due maestri (come si crea la vita in scena? come si costruisce un personaggio e attraverso quali fasi lo si realizza? che cosa determina la grande recitazione?) e ispirato al lavoro di Susan Batson, il corso non parte dalla fine (la parola, l’esecuzione), ma dall’inizio "io, l’attore, sono qui e il personaggio è lì" e si propone fondamentalmente i seguenti compiti:
1) di individuare e praticare gli elementi fondanti il lavoro e la formazione di un attore.
2) di creare un percorso individuale e specifico per ognuno che metta insieme "la vita organica" dell’attore con la vita della parte attraverso, per dirla alla Stanislavskij, una "linea ininterrotta" di azioni ed emozioni.
3) di dirigere tutto il lavoro dell’attore a far succedere invece che a far vedere, mostrandone i vantaggi e le possibili implicazioni professionali.
4) di trovare soluzioni efficaci a problemi di “blocchi”, tensione, difficoltà di concentrazione e insoddisfazione del risultato.
5) di corrispondere alle richieste registiche ed autoriali, senza mortificare le proprie caratteristiche ed iniziative individuali.
6) di ipotizzare un sistema di prove e studio praticabile da soli tale da non perdere l'efficacia dell'improvvisazione in circostanze date, ma da gestire il lavoro emerso come una partitura musicale sedimentata nel corpo, facilmente ritrovabile.
In conclusione: far emergere il talento e padroneggiare la tecnica.
Comprende: il rilasciamento dell’impulso: esercizi di rilassamento, attenzione/concentrazione, comunicazione; coordinamento dei motori della vita psichica, verbale, fisica: intelletto, volontà, sentimento, e sviluppo della loro funzione reattiva e creativa; esplicitazione di essi attraverso l’impulso espressivo e l’azione; la creazione del comportamento: esercizi sensoriali e di memoria emotiva; lavoro sull’animale (alcuni elementi); la connessione con il personaggio; la logica dell’azione: studio di scene e monologhi; improvvisazioni; logica e immaginazione; costruzione dell’azione drammatica e dell’arco narrativo (con particolare attenzione alle transizioni); analisi attiva del testo e approccio organico alla parola; il climax o turning point: strutturazione del conflitto e accettazione dell’ostacolo; come raggiungere il vertice di un’interpretazione.
E’ previsto l’uso saltuario della telecamera.
Il corso è articolato in 3 bimestri, 8 incontri a bimestre.
Ogni bimestre affronta aspetti diversi del lavoro e diverse drammaturgie, che vengono resi noti di volta in volta.
Primo bimestre: ottobre/novembre
Secondo bimestre: metà gennaio/metà marzo
Terzo bimestre: aprile/maggio
L’impegno di frequenza non è vincolante per tutti e tre i bimestri, ma vi è un filo conduttore del lavoro che permette a chi frequenta regolarmente di cogliere i nessi di questo sistema di lavoro e allenare complessivamente l’intero strumento.
E’ un corso di perfezionamento: non è quindi sostitutivo di un corso base.
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