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LE PSICOTERAPIE COGNITIVO-COMPORTAMENTALI DI TERZA GENERAZIONE - 3G

Master universitario di secondo livello

A Roma ()

3.800 € IVA inc.

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Descrizione

  • Tipologia

    Master II livello

  • Durata

    1 Anno

  • Stage in azienda

L’Esperto in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale di terza generazione possiede conoscenze e competenze cliniche specifiche, relativamente ai differenti approcci teorico-operativi più moderni nel panorama internazionale della Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (CBT).
In particolare, è dotato di efficaci e validate metodiche di osservazione, approfondimento e concettualizzazione dei fenomeni clinici più rilevanti, riscontrabili nella pratica professionale quotidiana, e di procedure di intervento efficaci ed immediatamente utilizzabili, attingendo dai contributi attuali più accreditati e validati disponibili nel dominio teorico-procedurale della CBT e, specificamente: la ACT (Acceptance & Commitment Therapy) di S. Hayes e coll., la MBCT (Mindfulness-Based Cognitive Therapy) di J. Kabat-Zinn prima e di J. Teasdale e coll. poi, la DBT (Dialectical Behavior Therapy) di M. Linehan, la ST (Schema Therapy) di J. Young, la CFT (Compassion Focused Therapy) di P. Gilbert, la prospettiva Scopistico-Funzionalista di Capo e coll., la MCT (Meta-Cognitive Therapy) di A. Wells, la FAP (Functional Analytic Psychotherapy) di R. Kohlenberg e M. Tsai.

Profilo del corso

Gli psicoterapeuti che completeranno il percorso formativo saranno in grado di:
1. operare un processo di assessment approfondito di un fenomeno psicoptatologico sottoposto alla loro osservazione clinica, utilizzando conoscenze e metodiche variegate, desunte da differenti approcci teorico-procedurali di matrice CBT;
2. realizzare una case-formulation articolata ed operativamente funzionale per ipotizzare (secondo un chiaro razionale, solidamente argomentato) e sequenzializzare (formulazione di un progetto terapeutico) numerosi e variegati interventi CBT, provenienti da diverse prospettive teorico-operative afferenti a tale frame concettuale, per “manipolare” le variabili causali e di mantenimento della sintomatologia presa in esame, a partire da “punti di attacco” multipli e diversificati (con conseguente aumento della probabilità di successo terapeutico);
3. gestire la relazione terapeutica in modo strategico e funzionale agli obiettivi di cambiamento formulati nel progetto clinico, anche con pazienti complessi e difficili sul piano relazionale;
4. implementare con perizia numerose e variegate tecniche terapeutiche, desunte da approcci CBT differenti, e dimostratesi efficaci per gestire specifici fenomeni clinici (es.: la disregolazione emotiva e degli impulsi; l’iper-investimento su particolari scopi strumentali o strategici; l’auto-disprezzo di fronte a proprie colpe e/o inadeguatezze; le ossessioni e le compulsioni; ecc.);
5. verificare l’andamento della terapia e gli effettivi cambiamenti del paziente nel senso degli obiettivi clinici inizialmente formulati, anche al fine di predisporre, in corso d’opera, gli opportuni aggiustamenti al progetto terapeutico inizialmente ipotizzato.

Laureati in medicina e chirurgia o psicologia magistrale con una delle seguenti specializzazioni:

• Specializzazione in Psicoterapia
• Specializzazione in Psichiatria
• Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile
L’iscrizione è incompatibile con altre iscrizioni a Corsi di Laurea, Master, Corsi di Perfezionamento, Scuole di Specializzazione e Dottorati.
L’ammissione avverrà sulla base della dichiarazione del possesso dei titoli.

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Opinioni

Materie

  • Psicoterapia cognitivo-comportamentale
  • CBT
  • ACT (Acceptance & Commitment Therapy)
  • Mindfulness-Based Cognitive Therapy
  • Dialectical Behavior Therapy
  • Schema Therapy
  • Compassion focused therapy
  • Terapia Cognitivo-Funzionalista
  • Meta-Cognitive Therapy
  • Functional Analytic Psychotherapy)

Professori

ROSARIO  CAPO

ROSARIO CAPO

DOTT

Programma

1. L’Analisi Funzionale come possibile cornice integrativa dei vari approcci CBT di Nuova Generazione: la Prospettiva Scopistico-Funzionalista

(Referente Area Disciplinare: Prof. ROSARIO CAPO)

· L’Analisi Funzionale del comportamento, delle attività mentali e delle emozioni sintomatici;

· Lettura funzionalista dei fenomeni clinici ed integrazione dei vari contributi CBT di Nuova Generazione alla comprensione ed al trattamento delle differenti manifestazioni psicopatologiche;

· I fenomeni clinici come atti finalistici generalmente non-intenzionali;

· Scopi strumentali e sovra-ordinati, scopi terminali, valori evoluzionistici e bisogni di base nella spiegazione della condotta normale e patologica;

· I Sistemi Motivazionali Interpersonali (SMI) nella psicopatologia;

· L’iper-Investimento su particolari scopi terminali e la sofferenza psicopatologica: i meccanismi paradossali di mantenimento ed esasperazione del problema clinico e della sofferenza emozionale;

· I 3 bisogni di base più frequentemente implicati nella maggior parte dei fenomeni psicopatologici;

· Strategie di “rassicurazione” e di “accettazione” in psicoterapia cognitivo-comportamentale;

· La de-catastrofizzazione e l’esposizione nella prospettiva Scopistico-Funzionalista;

· La costruzione di “vie strumentali” alternative rispetto a quelle sintomatiche e/o iper-investite;

· Procedure e metodiche di osservazione, analisi e concettualizzazione dei fenomeni clinici nella CBT e, in particolare, nella prospettiva Scopistico-Funzionalista;

· La formulazione operazionale degli obiettivi clinici e del progetto terapeutico strategicamente orientato nella prospettiva Scopistico-Funzionalista;

· Le tecniche CBT e le tecniche specifiche nell’ambito della prospettiva Scopistico-Funzionalista: presentazione, definizione del razionale, esemplificazione operativa, esercitazione attiva in gruppo;

· Gestione strategicamente orientata della relazione terapeutica nella prospettiva Scopistico-Funzionalista;

· Conduzione del trattamento con pazienti complessi e di difficile gestione nell’ambito della prospettiva Scopistico-Funzionalista: il paziente ossessivo, narcisista, antisociale, istrionico, somatoforme e borderline.

2. La Acceptance & Commitment Therapy (ACT)

(Referente Area Disciplinare: Prof. GIOVANBATTISTA PRESTI)

· La CBT e la ACT;

· Gli approcci CBT post-skinneriani di terza generazione;

· La Relational Frame Theory (RFT) alla base della ACT;

· Il Sé come contesto;

· Il Contestualismo Funzionale;

· Centralità del Concetto di “Evitamento Esperienziale” (Esperiential Avoidance) nella ACT per la concettualizzazione della sofferenza psicopatologica;

· La Defusione;

· La capacità di Accettazione come fattore cruciale per la salute mentale e la flessibilità cognitiva nella ACT;

· Contatto con il momento presente ed accettazione dell’esperienza interiore (emozioni, pensieri, sensazioni, impulsi, immagini, ricordi, ecc.) senza agirla;

· Valori, accettazione e salute mentale: accettare l’esperienza dolorosa e, nel contempo, impegnarsi attivamente per attualizzare nel presente i propri valori;

· Procedure e metodiche di osservazione, analisi e concettualizzazione dei fenomeni clinici nella ACT;

· La formulazione degli obiettivi clinici e del progetto terapeutico nella ACT;

· Le tecniche terapeutiche specifiche della ACT: presentazione, definizione del rationale, esemplificazione operativa, esercitazione attiva in gruppo;

· Gestione strategicamente orientata della relazione terapeutica nella ACT;

· Conduzione del trattamento con pazienti complessi e di difficile gestione tramite la ACT: il paziente psicotico, i disturbi d’ansia gravi e resistenti, i disturbi dell’umore severi, il fronteggiamento del dolore e della malattia cronici.

3. La Compassion-Focused Therapy (CFT)

(Referente Area Disciplinare: Prof. NICOLA PETROCCHI)

· La CBT e la CFT;

· La mente evoluta e la CFT;

· Multi-Mente;

· L’attaccamento e l’importanza dell’affetto;

· I 3 sistemi di regolazione affettiva, l’accudimento e la CFT;

· Affiliazione, calore ed affetto;

· Vergogna (umiliazione) ed Autocritica (colpa) come elementi centrali nella concettualizzazione di numerosi fenomeni psicopatologici all’interno della CFT;

· Colpevolizzazione auto-critica vs. Responsabilità;

· Attacco di sé basato sulla vergogna vs. Auto-correzione compassionevole;

· Il bilanciamento dei Sistemi di Regolazione Emotiva;

· La pratica della Compassione verso di sé e verso gli altri e la salute mentale;

· Procedure e metodiche di osservazione, analisi e concettualizzazione dei fenomeni clinici nella CFT;

· La formulazione degli obiettivi clinici e del progetto terapeutico nella CFT;

· Le tecniche terapeutiche specifiche della CFT: presentazione, definizione del rationale, esemplificazione operativa, esercitazione attiva in gruppo;

· Gestione strategicamente orientata della relazione terapeutica nella CFT;

· Conduzione del trattamento con pazienti complessi e di difficile gestione tramite la CFT: il paziente depresso, fobico sociale, ossessivo, antisociale, narcisista.

4. La Schema Therapy (ST)

(Referente Area Disciplinare: Prof. ALESSANDRO CARMELITA)

· La CBT e la ST;

· La Schema Therapy come risultato dell’integrazione tra la Terapia Cognitiva Standard, l’Analisi Transazionale, la Terapia della Gestalt e la Terapia Comportamentale;

· Gli Schemi Maladattivi Precoci e la psicopatologia;

· I bisogni emotivi primari, le esperienze evolutive e lo sviluppo degli Schemi Maladattivi Precoci (EMS – Early Maladaptive Schemas);

· Classificazione degli EMS;

· EMS e Stili di Coping Disfunzionale: Evitamento, Resa ed Iper-compensazione;

· Gli Schema-Mode (Bambino, Genitore, Adulto) e la concettualizzazione dei Disturbi di Personalità più complessi: Narcisista, Borderline, Antisociale;

· Il cambiamento degli EMS: le tecniche cognitive, comportamentali ed esperienziali (Gestalt);

· Procedure e metodiche di osservazione, analisi e concettualizzazione dei fenomeni clinici nella ST;

· La formulazione degli obiettivi clinici e del progetto terapeutico nella ST;

· Le tecniche terapeutiche specifiche della ST: presentazione, definizione del rationale, esemplificazione operativa, esercitazione attiva in gruppo;

· Gestione strategicamente orientata della relazione terapeutica nella ST;

· Conduzione del trattamento con pazienti complessi e di difficile gestione tramite la ST: il paziente evitante, dipendente, antisociale, borderline e narcisista.

5. La Dialectical-Behavior Therapy (DBT)

(Referente Area Disciplinare: prof. CESARE MAFFEI)

· La CBT e la DBT;

· Principi dialettici: essere interrelati, gli opposti, cambiamento;

· Enfasi sul primato delle emozioni: emozioni come risposta sistemica, vulnerabilità emotiva, disregolazione emotiva;

· Vulnerabilità endogena ed ambiente invalidante nell’insorgenza della psicopatologia grave;

· Teoria transazionale dei deficit di abilità e dei deficit motivazionali;

· Il difficile equilibrio tra la validazione del paziente e le richieste di cambiamento;

· La formulazione degli obiettivi clinici e del progetto terapeutico nella DBT;

· Le tecniche terapeutiche specifiche della DBT: presentazione, definizione del rationale, esemplificazione operativa, esercitazione attiva in gruppo;

· Gli interventi di gruppo nella DBT (Skills Training);

· Gestione strategicamente orientata della relazione terapeutica nella DBT;

· Conduzione del trattamento con pazienti complessi e di difficile gestione tramite la DBT: il paziente antisociale, borderline, con gravi labilità dell’umore, affetto da severi disturbi del comportamento alimentare, suicidari, affetti da abuso di sostanze ed addiction.

6. La Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT)

(Referente Area Disciplinare: Prof. FABRIZIO DIDONNA)

· Raggiungere una comprensione del concetto di Mindfulness e della sua fenomenologia;

· Le origini della pratica di Mindfulness e gli insegnamenti della Psicologia Buddhista;

· Mindfulness e Cognitivismo: la terza generazione della Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale. Benefici clinici e applicativi che tale integrazione ha portato all'interno del modello cognitivo standard;

· Illustrare la teoria e il rationale degli interventi di Mindfulness con vari disturbi, sia in un setting ambulatoriale sia residenziale;

· Introdurre e insegnare la pratica di Mindfulness attraverso la visione di video di sedute individuali e di gruppo e tramite la condivisione di vari esercizi con i partecipanti;

· Apprendere l'utilizzo della pratica di Mindfulness in un setting psicoterapeutico attraverso esercizi di role-playing, esercizi a coppie e in piccoli gruppi;

· Il protocollo Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR);

· Mindfulness-Based Cognitive Therapy per la Depressione;

· Mindfulness-Based Cognitive Therapy per il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (MBCT for OCD);

· Lo stile terapeutico e le strategie di conduzione nella MBCT: incorporare la Mindfulness;

· Utilizzo della Mindfulness in un setting individuale e per potenziare la relazione terapeutica;

· Esempio clinico di Mindfulness in seduta individuale (video) con PTSD grave.

7. La Meta-Cognitive Therapy (MCT)

(Referente Area Disciplinare: Prof. WALTER SAPUPPO)

· La CBT e la MCT;

· Un modello del disturbo psicologico basato sull’elaborazione dell’informazione;

· La Sindrome Cognitivo Attentiva (SCA);

· Le convinzioni metacognitive e la psicopatologia;

· Modo oggetto e modo metacognitivo;

· L’analisi ABC riformulata;

· La presenza mentale distaccata;

· Controllo esecutivo e flessibilità attentiva;

· Livelli di controllo;

· Tipologie di conoscenza;

· La varietà del cambiamento;

· Processi e strategie oltre il contenuto cognitivo;

· Visione dell’autoconsapevolezza;

· Procedure e metodiche di osservazione, analisi e concettualizzazione dei fenomeni clinici nella MCT;

· La formulazione degli obiettivi clinici e del progetto terapeutico nella ST;

· Le tecniche terapeutiche specifiche della MCT: presentazione, definizione del razionale, esemplificazione operativa, esercitazione attiva in gruppo;

· Gestione strategicamente orientata della relazione terapeutica nella MCT;

· Conduzione del trattamento con pazienti complessi e di difficile gestione tramite la MCT: i disturbi d’ansia gravi e resistenti (DAG, Disturbo di Panico), l’ipocondria, il DOC, il PTSD, il timore di perdita di controllo, la fusione pensiero-azione, i disturbi depressivi.

8. La Functional Analytic Psychotherapy (FAP)

(Referenti Area Disciplinare: dott.ssa KATIA MANDUCHI)

· La CBT e la FAP;

· Radici storiche della FAP;

· L’importanza degli ambienti e della storia di apprendimento;

· Capire la Funzione del comportamento-problema del paziente; (5) Capire le funzioni del terapeuta;

· Il ruolo centrale del rinforzo soprattutto di natura sociale;

· Rinforzo naturale e rinforzo arbitrario; (8) Comportamenti clinicamente rilevanti (CRB);

· Punire CRB problematici e promuovere alternative più funzionali tramite l’interazione terapeutica nel qui ed ora; Le Regole Terapeutiche della FAP;

· Procedure e metodiche di osservazione, analisi e concettualizzazione dei fenomeni clinici nella FAP;

· La formulazione degli obiettivi clinici e del progetto terapeutico nella FAP;

· Le tecniche terapeutiche specifiche della FAP: presentazione, definizione del rationale, esemplificazione operativa, esercitazione attiva in gruppo;

· Gestione strategicamente orientata della relazione terapeutica nella FAP;

· Conduzione del trattamento con pazienti complessi e di difficile gestione tramite la FAP: il paziente evitante, dipendente, antisociale, borderline e narcisista.

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LE PSICOTERAPIE COGNITIVO-COMPORTAMENTALI DI TERZA GENERAZIONE - 3G

3.800 € IVA inc.