Non Pensare... Agisci!
Corso
A Reggio Emilia
Hai bisogno di un coach per la formazione?
Ti aiuterà a confrontare vari corsi e trovare l'offerta formativa più conveniente.
Descrizione
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Tipologia
Corso
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Luogo
Reggio emilia
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Ore di lezione
50h
Il concetto é cambiare l’angolo di visuale e ridere con gli altri per poi imparare a ridere di sé stessi, utilizzando l’ errore come fonte di ispirazione per la soluzione di problemi.
Gli esercizi preparatori e le brevi messe in scena che verranno rappresentate metteranno in evidenza dapprima ed esalteranno poi le caratteristiche individuali di ciascuno, la consapevolezza di sé la fiducia nell’altro, la rapidità mentale, la sensazione interna del tempo e come gestirlo.
Informazioni importanti
Documenti
- presentazione
Sedi e date
Luogo
Inizio del corso
Inizio del corso
Profilo del corso
Il nostro corso è rivolto alle persone di qualunque età, perché tutte le esperienze sono utili al corso, che con spirito gioviale vogliano prendere parte e fare parte di chi, giocosamente e senza velleità alcuna, chiameremo partecip-attori.
Opinioni
Materie
- Incoraggiare l’espressività
- Usare un linguaggio efficace e concreto
- Accettare le critiche e le sfide
- Aumentare l’autostima
- Saper ascoltare
- Il linguaggio del gruppo naturale
- Comunicazione para-verbale e non-verbale
- Come dare/ricevere fiducia
- Gestire i conflitti
Professori
Daniele Ferrari
Docente di improvvisazione teatrale
Ha Frequentato il corso biennale di improvvisazione della LIIT. Ha partecipato a numerosi Laboratori con: Giuliana Musso, Fabio Mangolini, Francesco Burroni, Regina Saisi (True Fiction Magazine di San Francisco), Laura Cadelo, Alberto Di Matteo, J.P. Pearson, Rigoberto Giraldo, Roberto Anglisani- Dal 2000 ha partecipato a numerosi Match improvvisazione teatrale in Italia, Francia, Svizzera, Quebec e Belgio. Gioca con la Nazionale italiana i mondiali d’improvvisazione dal 2002 al 2005.Finalista al FCE 2005. Finalista al Festival di Martina Franca 2008. è arbitro di Match d’improvvisazione.
Max Caiti
Docente di secondo anno
a Frequentato il corso biennale di improvvisazione della LIIT Ha partecipato a numerosi Laboratori con: Roberto Anglisani, Antonella Talamonti, Cesare Gallarini, Fabio Mangolini, Francesco Burroni, Regina Saisi (True Fiction Magazine di San Francisco), Laura Cadelo, Paolo Scannavino e Laura Donzella, Rigoberto Giraldo, Alberto Di Matteo e Daniele Marcori.Dal 2000 ha partecipato a numerosi Match d’improvvisazione teatrale. Finalista al FCE 2005 Dal 2003 è arbitro di Match d’improvvisazione. Dal 2003 è arbitro di Match d’improvvisazione
Programma
L’improvvisazione offre innumerevoli vantaggi nella crescita dell’individuo e nella sua valorizzazione sia come singolo sia come componente di un gruppo.
Un potente strumento formativo che da ai partecipanti la possibilità di riflettere, in modo divertente dei propri comportamenti, sul proprio carattere, sulla propria personalità e sul modo che ognuno di noi ha di interagire con gli altri.
Utilizzando tecniche e giochi d’improvvisazione condotti da Formatori professionali, si crea un livello di coinvolgimento dei partecipanti-attori che supera la sfera cognitiva e permette di attivare quella emotiva e creativa che ognuno di noi ha, aggirando le difese individuali che ogni persona si è costruita nel tempo. Una barriera invalicabile contro la paura di sbagliare e refrattaria ad ogni forma di cambiamento, anche quello del proprio spazzolino da denti.
Molte persone vivono il cambiamento con scetticismo; sotto un inconscio terrore di errare considerandolo come una imposizione da parte di un’entità minacciosa e non ben definita, anziché viverla come un momento di autovalutazione e crescita personale.
Oggi, in particolare, ci stiamo affacciando ad una società diversa, dove vengono costantemente a mancare e a modificarsi i punti di riferimento; nella società, nel lavoro, nella famiglia. Non è facile guardare il mondo e vedersi nella giusta prospettiva. L’improvvisazione offre un contesto e uno spazio sufficientemente lontano dalla quotidianità e dal proprio “essere normale” che consente alla persona in modo indiretto di accettare con più facilità riflessioni sul proprio Io, il mettersi in gioco, il modo di operare, leggere i caratteri altrui, con lo scopo finale di una accrescimento individuale.
Il nostro obbiettivo è quello di esaltare l’ironia che c’è in ciascuno di noi e di rivalutare l’errore e la sua utilità nelle situazioni di crisi e generatrici di stress.
Il gioco e l’umorismo sono infatti espedienti potentissimi che servono a mettere a nudo noi stessi.
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