Corso Online: La conduzione efficace del colloquio clinico psicologico

MODULO I - ANALISI DELLA DOMANDA

L’analisi della domanda è il primo passaggio per definire il patto di lavoro tra il paziente e lo psicologo. Questa fase comincia ancor prima dell’incontro diretto tra i due, ha infatti inizio già dal primo contatto da parte del paziente/cliente che, al giorno d’oggi, avviene prevalentemente via web.

Lezione 1 - Quanti tipi di colloquio per quali scopi

Un colloquio può essere condotto secondo vari metodi, la cui scelta dipende da numerose variabili: ambito di applicazione del colloquio, stile dello psicologo e del soggetto, centratura sul tema o sul problema, età dei soggetti. In questa lezione definiremo il grado di strutturazione e le differenze tra le varie tipologie di colloquio a disposizione dello Psicologo.

Lezione 2 - Come rispondere alle richieste di aiuto

E-mail e messaggistica istantanea sono solo alcune delle modalità di comunicazione che oggi permettono di interagire, dando l'opportunità di accorciare i tempi e di rendere tutto molto più immediato. Saper rispondere è importante per definire il contatto successivo, gestire le manipolazioni, i tempi di risposta e le mancate risposte.

Lezione 3 - La prima telefonata

Rappresenta il momento iniziale in cui il problema viene presentato a una persona competente, alla quale si chiede una soluzione. Lo Psicologo si trova di fronte al compito di accogliere la domanda, e di esplorarne preliminarmente alcuni possibili significati, o di rifiutarla; egli comincia a costruire ipotesi triangolari e a tradurle in domande che tentano di ampliare gli elementi portati dall’interlocutore o di introdurvi proposte di nuove connessioni.

Lezione 4 - Il setting

Il setting è un fattore situazionale che può avere effetti molto importanti sulla dinamica relazionale e di conseguenza anche sui contenuti del colloquio e sul processo di valutazione. Compito importante dello psicologo è quello di avere particolare cura nel predisporre l’ambiente più adatto a fare sentire l’interlocutore a proprio agio.


MODULO II - METODOLOGIA NELLA CONDUZIONE DEL COLLOQUIO

All’interno di questo modulo sarà definito uno schema di base entro cui definire la struttura del primo colloquio e in generale anche dei successivi.

Lezione 1 - I preliminari del colloquio clinico psicologico

Vanno dal momento in cui c'è il primo contatto tra lo psicologo e la persona con cui effettuerà il colloquio, al momento in cui comincia il colloquio vero e proprio. L’inviante, il primo contatto, l’arrivo in stanza e tutto il linguaggio verbale e non verbale del paziente sono elementi fondamentali affinché il clinico possa cominciare a creare connessioni interne, ipotesi di lavoro oltre che le basi della relazione clinica.

Lezione 2 - La conduzione del colloquio psicologico

E' possibile suddividere il colloquio in tre fasi principali. La fase iniziale caratterizzata dalla presentazione e dalla raccolta anamnestica; la fase centrale all’interno della quale viene ampliata la storia del paziente e tutti gli eventi connessi al problema che la persona porta a colloquio; la fase di chiusura dove lo psicologo definisce la restituzione al paziente e delinea il contratto psicologico fatto di orari, frequenza e modalità di svolgimento dei colloqui successivi.

Lezione 3 - Le domande dello psicologo e l'analisi della domanda

Esistono varie tipologie di domande che lo psicologo può utilizzare all’interno del colloquio clinico, diversamente strutturate e utilizzabili per scopi diversi. La domanda è anche però quella che pone il paziente all’interno della sua richiesta di aiuto; scopo principale dello psicologo durante il primo colloquio e la fase valutativa è condurre una buona analisi della domanda attraverso l’ascolto efficace e l’assenza di pregiudizio.

Lezione 4 - Dinamiche relazionali del colloquio psicologico

Ogni scambio verbale comporta l’instaurarsi di una relazione fra i partecipanti. Un’adeguata percezione da parte dell’intervistatore della relazione che s’instaura con l’intervistato, nei suoi aspetti fenomenologici e dinamici, è un punto fondamentale per una buona conduzione del colloquio. È importante anche saper utilizzare la Metacomunicazione per gestire al meglio le resistenze tipiche del paziente, soprattutto laddove la motivazione si a di tipo estrinseca.


MODULO III - GLI STRUMENTI PER UNA BUONA CONDUZIONE DEL COLLOQUIO PSICOLOGICO

All’interno di questo terzo verranno approfonditi gli strumenti dello psicologo, la comunicazione efficace, strumenti per la raccolta informazioni del paziente e le basi del marketing professionale.

Lezione 1 - La comunicazione nel colloquio psicologico

Il colloquio psicologico si basa sullo scambio di messaggi fra persone a scopo informativo-pragmatico, che avviene mediante l'integrazione simultanea di aspetti diversi, dagli elementi verbali a quelli paralinguistici e cinesici. Una buona conoscenza delle caratteristiche generali e delle funzioni della comunicazione verbale e non verbale è una premessa indispensabile per la conduzione di un buon colloquio da parte dello psicologo clinico.

Lezione 2 - Gli strumenti per la raccolta informazioni del paziente

Il genogramma e il questionario sul copione di vita sono due strumenti d’elezione per la fase iniziale di conoscenza tra paziente e psicologo e verranno pertanto approfonditi all’interno di questa lezione.

Lezione 3 - Il marketing per lo psicologo

Per essere ben presenti sul territorio di appartenenza bisogna saper fare la differenza, rendersi diversi dagli altri colleghi, trovare quindi la propria specificità, la propria unicità e saperla mostrare al pubblico. Il marketing è il processo attraverso il quale si rende le persone interessate ai servizi della tua azienda/ente, pertanto una buona campagna pubblicitaria è necessaria sia all’inizio della professione che per garantire una costante affluenza di pazienti al proprio studio professionale.

Lezione 4 - Il caso clinico: Paola e il suo dolore inconsapevole

Caso clinico